
Febbraio – San Valentino e la lista delle fantasie(Ovvero: come trasformare un innocuo cioccolatino in un detonatore erotico senza preavviso.)
Serie: Flora
- Episodio 1: Flora e i due fuochi
- Episodio 2: Flora e il Natale (due uomini, un tacchino e una nonna sospettosa)
- Episodio 3: Flora e il Capodanno (o del brindisi proibito tra le lenzuola)
- Episodio 4: Gennaio – Buoni propositi e pessime compagnie(Un racconto ironico per cominciare l’anno… in tre.)
- Episodio 5: Flora e il libraio(Ovvero: come ho sfogliato un uomo e mi sono lasciata toccare con cura tipografica.)
- Episodio 6: Febbraio – San Valentino e la lista delle fantasie(Ovvero: come trasformare un innocuo cioccolatino in un detonatore erotico senza preavviso.)
STAGIONE 1
San Valentino? Lo snobbo con convinzione.
Mazze floreali, cuoricini di cartone, messaggi sdolcinati scritti con calligrafia adolescenziale: una farsa.
Ma c’è qualcosa che ancora mi fa salivare: la perversione orchestrata con maestria.
Il 13 febbraio, tra una riunione noiosa e un paio di calze smagliate, ho stampato un documento segreto.
Una lista cominciata anni fa con una sola voce:
1 – Essere presa a turno da due uomini che si disprezzano, ma mi desiderano come si desidera l’ultima sigaretta prima del rogo.
Ora erano quarantasei.
L’ho piegata in quattro, infilata in una busta cremisi, e ho scritto a Teo e Santo:
«Domani. Ore 20. A casa mia. Abiti comodi, bocche pronte. Portate vino. E voglia di invadermi.»
Santo ha risposto: «Già eccitato.»
Teo ha chiesto: «Serve intimo coordinato?»
Li amo. Per ragioni opposte.
Teo: mente raffinata, tocco gentile, lussuria silenziosa.
Santo: impulso puro, zero filtro, un corpo che parla prima della bocca.
Il 14, ho indossato un body nero che lasciava intravedere l’anima.
Niente candele. Solo luce soffusa, playlist al rallentatore, pelle profumata di vaniglia e champagne.
Cena? Me stessa. A temperatura corporea.
Sono arrivati insieme.
Teo in camicia di seta e stivali.
Santo in pelle e jeans che sembravano cuciti addosso da mani maliziose.
Si sono osservati con lo sguardo di due rivali intrappolati in un accordo sensuale.
«Buon San Valentino,» ho detto.
«Non è la nostra festa,» ha replicato Teo.
«Adesso lo è,» ho sorriso.
Ho servito il vino.
Messo su il brano giusto.
Consegnato la busta come si passa un biglietto per entrare in un altro mondo.
Santo ha strappato il sigillo.
Ha letto a voce alta: «Le 46 fantasie sessuali di Flora. Ordine casuale. Intensità crescente.»
Teo ha ingoiato un sorso di vino come se fosse veleno.
Santo ha riso come un lupo che ha appena scoperto dove dormono le pecore.
Mi sono seduta sul divano, gambe divaricate, sguardo neutro come un testimone al processo del desiderio.
«Ne scegliete tre a testa. Una si realizza stanotte. Le altre due… quando meno me lo aspetto. Entro il 28.»
Silenzio.
Poi, Santo: «Altro che scatola di cioccolatini. Tu sei un fondente con la bomba dentro.»
Teo ha cominciato a leggere, ogni riga con lentezza chirurgica.
Santo ha cerchiato punti come un bambino in un catalogo natalizio.
Ecco cosa hanno selezionato:
Teo
· 14 – Lingua lenta su di me, mentre un altro osserva e resta immobile.
· 26 – Sesso in piedi contro una finestra, tendaggi aperti.
· 35 – Orgia descritta in dettaglio all’orecchio, senza mai toccare.
Santo
· 22 – Una mano ferma sulla gola, l’altra dentro.
· 31 – In ginocchio, mani legate con la mia sciarpa preferita.
· 40 – Plug vibrante, telecomando nascosto, cena pubblica.
«Quale si comincia?» ha chiesto Santo, palmo già teso.
«La prima. Di Teo,» ho sussurrato, con la gola secca e il sesso già in allerta.
Mi hanno spogliata con la lentezza di chi scarta qualcosa di sacro.
Mi hanno posata sul letto come un manoscritto proibito.
Teo è sceso. Bocca calda, lingua umida, fiato lungo.
Santo, seduto accanto, non mi toccava. Ma gli occhi suoi mi accarezzavano ovunque.
Il loro silenzio era più eccitante di mille frasi.
Il mio corpo vibrava tra stimolo e inibizione.
Sono venuta come se fosse un battesimo carnale.
Scossa. Sudata. Felice.
Una preghiera trasformata in gemito.
Quando ho ripreso ossigeno, ho detto: « metti una X sulla quattordici. Missione compiuta.»
Abbiamo brindato.
Santo mi ha trascinata sul divano.
Teo ha aperto un’altra bottiglia.
Io ho sorriso come una che sa di essere la miccia, non la vittima.
Mi sono seduta su Santo.
Ho guardato entrambi.
E ho dichiarato: «Se non ne spuntiamo almeno sei entro fine mese… organizzo un’orgia a quattro.»
Teo ha annuito con un mezzo sorriso.
Santo mi stava già strappando il body.
E io, Flora, ubriaca di libertà e vino rosso, ho chiuso gli occhi con una certezza:
Altro che San Valentino. Questo è febbraio. E io sto godendo il calendario, giorno per giorno.
Serie: Flora
- Episodio 1: Flora e i due fuochi
- Episodio 2: Flora e il Natale (due uomini, un tacchino e una nonna sospettosa)
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