
Flora e il Natale (due uomini, un tacchino e una nonna sospettosa)
Serie: Flora
- Episodio 1: Flora e i due fuochi
- Episodio 2: Flora e il Natale (due uomini, un tacchino e una nonna sospettosa)
- Episodio 3: Flora e il Capodanno (o del brindisi proibito tra le lenzuola)
- Episodio 4: Gennaio – Buoni propositi e pessime compagnie(Un racconto ironico per cominciare l’anno… in tre.)
- Episodio 5: Flora e il libraio(Ovvero: come ho sfogliato un uomo e mi sono lasciata toccare con cura tipografica.)
- Episodio 6: Febbraio – San Valentino e la lista delle fantasie(Ovvero: come trasformare un innocuo cioccolatino in un detonatore erotico senza preavviso.)
STAGIONE 1
L’idea — sbagliata — è venuta a me.
«Perché non venite tutti e due dai miei, per Natale?»
L’ho detta così, a tavola, mentre Teo contava le calorie della pasta e Santo ci grattava sopra una montagna di pecorino.
Nessuno ha risposto.
Poi Teo ha detto: «Dai tuoi… insieme?»
E Santo, con la bocca piena: «La tua famiglia sa che siamo in tre?»
«No. Ma è Natale. Tutti mentono a Natale.»
Così ho organizzato il crimine.
La sera del 24 dicembre, sono arrivata a casa dei miei con due uomini e una sciarpa nuova. Mia madre ha inarcato un sopracciglio.
Mio padre si è versato da bere.
La nonna ha detto: «Chi sono questi due? Hai fondato una boy band?»
«Mamma,» ho detto, «Teo è il mio compagno ufficiale. Santo è un amico… molto vicino.»
«Quanto vicino?»
«Abbastanza da dormire nella stanza accanto.»
Silenzio.
Poi mia madre ha detto solo: «Spero abbiano portato il panettone.»
A tavola è andata peggio.
Teo parlava di sostenibilità alimentare, Santo passava il burro direttamente con le dita.
Teo tagliava il tacchino come un chirurgo. Santo gli rubava la pelle croccante con la forchetta.
Io, nel mezzo, bevevo prosecco e facevo finta di non esistere.
A un certo punto mio zio ha detto: «Ma quindi… siete amici?»
Teo ha sorriso.
Santo ha detto: «A turno.»
Sotto il tavolo, la tensione aumentava. Teo mi sfiorava la coscia con gentilezza. Santo infilava la mano sotto la gonna con disinvoltura.
Ho sussultato.
La nonna ha notato. «Hai freddo?»
«No, è il calore della famiglia.»
Dopo cena, mia madre ha detto: «Teo, vuoi aiutarmi con i piatti?»
E subito dopo: «Santo… tu puoi riposarti. Ti vedo… stanco.»
Traduzione: Teo è approvato, Santo è una minaccia.
Io sono uscita in giardino a fumare, pur non fumando. Teo mi ha raggiunta.
«La tua famiglia è adorabile. Ma Santo… è difficile.»
Poi è arrivato Santo.
«È Natale. Non si potrebbe essere ipocriti e sorridenti, come tutti gli altri?»
Li ho guardati. Uno con il maglione rosso. L’altro con la camicia aperta e il cappotto sulle spalle. Entrambi belli. Entrambi miei. E io con una voglia incredibile di scappare… o di saltare loro addosso.
Così ho detto: «Sapete cosa? Facciamo l’albero.»
«È già fatto» sottolinea Teo.
«Lo rifacciamo. In camera mia.»
Abbiamo aspettato un po’poi io ho fatto finta di andare in bagno. Teo ha detto che doveva meditare. Santo ha sussurrato alla nonna: «Vado a cercare il presepe.»
E ci siamo trovati nella mia vecchia stanza, con le lucine accese e il letto singolo. Una culla per il caos. Il resto… è stato miracolo e disobbedienza.
Teo ha cominciato a spogliarmi piano, come se fossi un regalo.
Santo ha strappato il reggiseno come se fosse carta da pacchi.
Mi sono ritrovata nuda, in ginocchio tra i due, con il cuore che batteva “Jingle Bells” e il corpo che urlava finalmente.
Io tra di loro. Il letto troppo piccolo, il piacere troppo grande. Mi tenevano, mi stringevano, mi riempivano.
Teo sussurrava: «Sei bellissima.»
Santo gemeva: «Sei mia.»
E io godevo, ridevo, mi lasciavo andare. Con le gambe aperte, la gola libera, il cuore sdoppiato. Avevo il Natale addosso. E dentro.
Quando è finita, Santo ha detto: «Se la tua famiglia ci becca, io nego tutto.»
Teo: «Io dirò che stavamo leggendo insieme.»
E io: «Io vi bacio. Perché siete il mio regalo. Il mio disordine preferito. Il mio peccato autorizzato.»
La mattina dopo, mia madre ci ha guardati con sospetto. Il mio reggiseno era sparito. La nonna sorrideva, sorniona.
Mio padre ha detto: «Quest’anno, Natale… è stato più vivace del solito.»
Ho bevuto il caffè, ho guardato i miei due uomini. E ho pensato:
“Ho smesso di cercare l’uomo perfetto. Ora mi porto sempre dietro due metà. E a Natale… mi sento completa.”
Serie: Flora
- Episodio 1: Flora e i due fuochi
- Episodio 2: Flora e il Natale (due uomini, un tacchino e una nonna sospettosa)
- Episodio 3: Flora e il Capodanno (o del brindisi proibito tra le lenzuola)
- Episodio 4: Gennaio – Buoni propositi e pessime compagnie(Un racconto ironico per cominciare l’anno… in tre.)
- Episodio 5: Flora e il libraio(Ovvero: come ho sfogliato un uomo e mi sono lasciata toccare con cura tipografica.)
- Episodio 6: Febbraio – San Valentino e la lista delle fantasie(Ovvero: come trasformare un innocuo cioccolatino in un detonatore erotico senza preavviso.)
I protagonisti di questo episodio sono i dialoghi, davvero frizzanti e riusciti. Bravissimo!
“Ora mi porto sempre dietro due metà.”
E come si fa? Serve urgentemente la ricetta 🙂
Ho adorato questo episodio! Sin dalla battuta iniziale dell’Immacolata 😅 Vorrei tanto vedere quella cena di Natale in un film, sarebbe fantastico.
Aspetta di leggere cosa succede a Pasqua