Frammenti (Elly) L’incontro 

Serie: Giochi d’amore


Giochi d’amore é il racconto degli incontri amorosi, ludici e sessuali che il personaggio effettua nell’arco della sua esistenza.

Ero nel letto ancora caldo di lei, quando si ricompose dicendo: “È ora che vada…”

Avevo passato uno dei momenti più intensi della mia vita.

Elly era una ragazza di origini inglesi, quasi trentenne con un viso stupendo, l’avevo conosciuta in una chat di Wing Women (in pratica hostess, o ragazze di compagnia); non erano escort, ma la domanda: “Se ci vediamo per cena, lasci aperta la possibilità anche per un dopo cena?” era lecita in quel mondo.

Lei lavorava in un negozio di abbigliamento di lusso a Roma in via del Babbuino.

Era qualche giorno che eravamo in chat e se pur con pochi messaggi si era creata una singolare sintonia e lei mi aveva scritto in un messaggio: “Già intravedo la possibilità di andare oltre con te, si è creato un bel feeling…”

E sì, era vero.

Il giorno del nostro appuntamento era arrivato e gli ultimi messaggi facevano presagire bene, finché lei non mi fece capire con un messaggio  che quella sera sarebbe stata solo una cena, per conoscerci.

In quel momento ebbi un calo glicemico…

Più che un calo un crollo.

D’altronde come potevo chiedere ad una ragazza che non mi conosceva di garantire che sarebbe venuta a letto con me la sera stessa?

Riguardando le chat aveva ragione lei… ero io che avevo frainteso nella foga di conoscerla.

Il dopo ci sarebbe stato in un altro incontro, ma io non avevo quel tempo, ero lì solo un giorno.

Insistetti dicendo: “Ma se ci stiamo particolarmente simpatici?”

Lei sparò alto, superando decisamente le mie aspettative e forse possibilità, sperando magari non lo accettassi.

Io avevo solo quel giorno poi avrei rischiato di non vederla più e lei mi intrigava davvero molto, quindi risposi: “Ok, ci vediamo alle 20:30 in via Cola di Rienzo 167”

Avrei voluto scegliere un ristorante più romantico e avere più tempo ma non potevo rischiare, dovevo essere vicino al mio hotel.

Ero sicuro che dopo la mia risposta secca, “Ok, ci vediamo” deve essere stata lei ad avere avuto un calo glicemico; non era una escort e non era abituata a questi incontri e quella serata ne ebbi completamente riprova.

Cinque minuti obbligatori di ritardo per una donna con la D maiuscola; alle 20:35 vidi la ragazza col bel viso arrivare, aveva due occhi che quando li strizzava sembravano dei raggi laser, vestita modernina con un pantalone largo, e il resto non lo ricordo perché la guardavo solo in volto essendone ipnotizzato, il tempo di un bacio sulla guancia ed un “Ciao come stai?, Tutto ok?” e ci sedemmo al tavolo del ristorante.

Eravamo entrambi imbarazzati.

“Grazie di aver accettato il mio invito Elly!” Rispose con un sorriso che sembrava dire: “Non è necessario che mi ringrazi, sono venuta perché volevo”.

Era una Donna.

Naturalmente avevo pensato di dividere in due il suo cachet così che se lei se ne fosse voluta andare via dopo cena le avrei comunque pagato la compagnia.

Chiacchierammo amabilmente per quasi due ore (ma ne avrei volute avere altre dieci), intervallate da tre o quattro mie gaffe sulle quali lei passò sopra teneramente, forse perché si stava divertendo vedendomi un po’ impacciato, quando in realtà non lo ero per niente, quello era il mio gioco.

Rideva alle mie battute con un sorriso simpatico che estendeva anche agli occhi, strizzandoli in un modo di ridere che mi faceva impazzire.

Era dolcissima.

Mi raccontò che stava per partire e che avrebbe vissuto all’estero i prossimi anni per correre dietro alla sua più grande passione, la musica.

Nonostante tutto la serata si mosse nella direzione giusta e ci ritrovavamo presto nella camera del mio hotel.

Le chiesi se era tranquilla, rispose: “Ma certo…“ ma non era del tutto vero…

Serie: Giochi d’amore


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