I Selvaggi e il Mistero del Libro di Samantha

Serie: I Selvaggi


la mia serie parla di amicizia ma anche di avventura, un gruppo di giovani semidei che affrontano diversi nemici con poteri sovrannaturali. I Ragazzi si chiamano Sciamano, The Killer e Ocean Master, vengono da pianeti sconosciuti che fanno arte di un universo magico. Buona lettura!

The Killer, Ocean Master e altri, vivono in una radura e combattono contro Moon, Sciamano lo viene a sapere e dato che anche lui è un nemico di Moon, decide di andare sulla Terra ad aiutarli.

Infatti Sciamano é il principe di Sciamaria: una terra che fa parte dell’universo magico, anche gli altri componenti

dei Selvaggi vengono da pianeti sconosciuti.

Entrò nel salone principale dell’agenzia di controllo anti cattivi, Andrew Taller e fece con fierezza ed orgoglio un annuncio: ”Io sono Andrew Taller, vi ricordate di me?” Regnò il silenzio per pochi secondi e poi: ”Io mi ricordo benissimo di voi, ricordo quando ho distrutto le antiche mura prestigiose di questo posto, costringendovi a ricostruirne delle nuove, anzi devo dire che avete fatto un bel lavoro: avete modernizzato quest’agenzia in un modo assurdo, complimenti! Ma non so quanto dureranno…”

Tutti i lavoratori si fermarono a pensare, la faccenda non era chiara proprio a nessuno.

Poi Taller continuò: ”Io ho preso il libro di Samantha e voi, non mi potrete distogliere dalla mappa per il portale! Ah!
Ho visto che avete conosciuto la figlia del sovrano di Criminalandia: The Killer!

A quelle parole la ragazza iniziò ad urlare contro Taller: ”Non dire una parola su di me o sulla mia famiglia!”
“Hai ragione, parlare non serve a molto, infatti ho già provveduto: vai a cercare i tuoi genitori nei sotterranei della prigione di Starka, prego, la strada è tutta tua!” le rispose Taller.

Lei infuriata ma anche preoccupata per i suoi genitori, preferì non rispondere a quella provocazione.

Sciamano intanto non capiva nulla: “Chi è questa persona? Perché è qui? Chi è Samantha? E questo libro?”

Poi Taller scappò via.

“Presto dobbiamo seguirlo!” disse Francisco.

Sciamano pose a Francisco tutte le domande ma non c’era tempo di rispondere.

Fuori dall’agenzia tutti si fermarono guardando Taller scappare via, urlò“ Starka” e scomparve.

Allora Francisco prese per mano tutti i Selvaggi, e si teletrasportarono, anche loro, a Starka.

Arrivati lì, però, non c’era proprio nessun Taller.

“E adesso come facciamo?! Non abbiamo nemmeno il libro che equivale a non avere la mappa!” 

chiese Ocean Master scioccato!

Ma la speranza non era perduta: Sciamano trovò per terra un pezzo del mantello di Taller che probabilmente si era strappato durante il teletrasporto (è molto movimentato).

Francisco alzò l’ombrello magico al cielo e urlò: ”Dominus!” Fu così che il cielo diventò grigio, le nuvole si fecero più vicine tra loro e si alzò una raffica di vento.

Dalla foschia che si era creata, sbucò  un cagnolino bianco con alcune macchie color caffè.

Aveva le orecchie che gli percorrevano la testa lateralmente fino al collo, ”Ciao Dominus, quanto tempo!” Disse Francisco.

“Che carino!!!! Ma chi è?” Chiese sciamano incantato nel vedere quel musetto grazioso e poi quegli occhioni neri che lo guardavano come a chiedere una coccola sulla nuca.

Sciamano non seppe resistere a quella richiesta.

”Lui è Dominus, il mio fidato amichetto a 4 zampe, dotato di poteri straordinari, in grado di seguire l’odore del pezzetto di mantello, fino a portarci da Taller.“

Così iniziarono una camminata che si prospettava essere molto lunga.

Ad un certo punto del sentiero, sentirono dei rumori provenienti dalla fitta distesa di alberi folti alla loro sinistra, poi sentirono sussurrare qualcosa e infine dalla foresta sbucarono due individui sconosciuti, che non sembravano avere ottime intenzioni.

Avevano delle spade con loro, si avviarono a corsa verso i Selvaggi.

Sciamano scaglio un onda sonar che fece tremare il terreno e rimbalzare indietro i malintenzionati che probabilmente si trovavano lì per cacciare ed erano usciti allo scoperto dopo aver avvertito i passi dei ragazzi.

Uno dei due rimase stordito a terra dopo aver lanciato un urlo di dolore nello sbattere la schiena sul sentiero pieno di sassolini.

L’altro invece corse verso The Killer che venne salvata dallo scudo d’acqua di Ocean Master, infine Francisco sferrò un colpo letale che mise entrambe KO.

Continuarono il cammino.

La sera stava scendendo e per il gruppetto di viaggiatori si era fatto il momento di trovare un posto dove dormire.

Per loro fortuna si trovavano vicino ad un villaggio, dove speravano di trovare qualcuno di ospitale, che li facesse dormire tranquilli in una di quelle graziose casette di legno.

Fortunatamente una signora gentile li invitò ad entrare nella sua casa e il giorno dopo i Selvaggi proseguirono il cammino, guidati da Dominus.

Giunsero alla Valle del Fuoco, un piccolo paese, lo attraversarono e dall’altra parte della valle, li sorvolò una sagoma enorme e non capirono cosa potesse essere.

Solo pochi secondi dopo Sciamano capì che quello era il famosissimo drago spinato della Valle del Fuco.

Ali maestose attaccate alla schiena spinata, seguita da una coda con la punta di fero, la testa enorme a cui si attaccavano delle corna giallognole e una criniera di aculei appuntiti come lame.

Tutti sferrarono i loro colpi più forti per indebolire il drago, ma niente ”proviamo tutti insieme, al mio tre: uno, due, …”

Insieme crearono una convergenza magica che destabilizzò il drago, che se ne tornò nell’altro versante della montagna, dove non c’erano paesini che rischiavano di essere abbattuti.

Arrivarono al castello di Taller, una grande dimora costruita in pietra, che dava l’idea di essere molto antica.

Circondata da quattro torri altissime e da un fossato pieno d’acqua e piragna!

“Dobbiamo entrare” Affermò deciso Sciamano.

ma nessuno aveva idea di come fare.

“A mali estremi, estremi rimedi!” Esclamò The Killer tutta contenta.

“Che vuoi fare?” Chiese dubbioso Ocean Master.

”Ci faremo aiutare dal drago e voleremo sopra alla fortezza, per infiltrarci dal tetto! Che ne pensate?”
Rispose lei.

“Penso che questo viaggio ti abbia dato alla testa.” Le rispose Sciamano.

“Hai un’idea migliore?” Ribadì la ragazza.

“beh se la metti così… Ci sto ma come faremo a non farci divorare dal drago?”
Continuò lui.

“Criminalandia è famosa per i suoi draghi ben addestrati. Sai qual’ è il nostro segreto? Un incantesimo di controllo, ma per farlo funzionare su un drago così potente ho bisogno di insegnarlo a tutti e poi lo dovremo utilizzare contemporaneamente.” Spiegò The Killer.

E il giorno dopo tornarono tutti alla fortezza, sopra al drago!

Quando il bestione fu sopra ad una torre, si buttarono tutti insieme e poi penetrarono nel castello.

Sciamano tentò di lanciare un incantesimo di invisibilità, ma non ci riuscì: il castello era protetto da una potente magia di cui lui aveva solo sentito parlare, un incantesimo che ti toglie i poteri finché ti trovi nei luoghi protetti da esso.

Dovettero affrontare molte guardie senza usare i loro poteri fino ad arrivare allo studio di Taller che quando entrarono, era pronto a tirare loro un colpo potentissimo che li rispedì al castello di Sciamaria.

                                                              CONTINUA
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