In fuga

Serie: I Dormienti


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Darius fa arrestare Vinicius, ma quest'ultimo non ha intenzione di rimanere in cella, usa il bracciale e torna a bordo dell'Eternity, dove Albert lo rende edotto del problema che lo affligge.

Albert non poteva di certo dire a Vinicius che non possedeva un’Essenza vitale e sfornò una bugia pur se consapevole che non avrebbe retto a lungo: «Perché qualcuno deve pur tenere in rotta l’astronave e difenderla da attacchi esterni.»

«Mah, tuttavia… Niente, lasci stare. Passiamo alle cose concrete. Certo che questo Primo Creatore le ha lasciato una bella gatta da pelare. Tuttavia, l’aiuterò. Ma a una condizione.»

«D’accordo.»

«Deve assicurarsi che non rimarrò bloccato insieme a loro.»

«Non accadrà. Traslerò la sua coscienza… non l’Essenza vitale. E pensi, in questo modo potrà creare il modo di presentarsi che più le aggrada e con quella personalità interagirà con gli Alter Ego all’interno dei loro mondi.»

«Mi piace molto poter scegliere come apparire e ho già un’idea. Però, prima di tuffarmi dentro, vorrei vedere Maya per avvisarla che starò via per un po’.»

«Nessun problema, ma faccia in fretta, il tempo è poco e le cose da fare molte.»

«Giusto quello che serve per rassicurarla.»

Quando Maya lo vide varcare la soglia, gli corse incontro e l’abbracciò, tanto forte da soffocarlo. «Ero preoccupata da morire. E dire che ti avevo avvertito di non fidarti di Darius e… Mi spieghi come hai fatto a evadere?»

Prima di risponderle, la baciò con il tenerla stretta a sé. «Ricordi il bracciale che Albert mi aveva consegnato? Ebbene, una volta che la guardia mi ha chiuso in cella, l’ho usato per trovarmi l’istante dopo sull’Eternity. E sai cosa ho scoperto? Che Albert non è il solo a bordo, a fargli compagnia ci sono sei ragazze e sei ragazzi che un’Entità misteriosa ha lasciato in una sorta di stasi profonda. Si fa chiamare il Primo Creatore e ha ordinato ad Albert di proteggere gli adolescenti finché non si saranno destati e quel giorno dovrà cedere loro il comando dell’astronave. Il problema è che si trovano in quello stato comatoso da moltissimo tempo e lui, stufo di aspettare che lo facciano da soli… Scusa, la storia è molto articolata e non ho il tempo di spiegarti nei dettagli. Anche perché ne so ancora molto poco anche io. In breve posso dirti che solo chi possiede un’Essenza vitale può destarli e per questo motivo Albert ha richiesto il mio aiuto. Ora devo scappare, Darius avrà di sicuro ordinato a Demetrius di arrestarmi e la prima cosa che farà quell’inetto sarà di venirmi a cercare qui da te. Ti dirò tutto al nostro prossimo incontro, tra in ciclo aethernano ci incontreremo là dove abbiamo suggellato il nostro patto d’amore. Quindi non mancare, non so se e quando potrò farlo di nuovo.»

«Non mancherò, mio adorato. Ora va’ e sii prudente.»

«Lo sarò. Non temere. Ah, lo sai che ti amo, vero?»

«Anche io ti amo… più di ogni altra cosa al mondo, caro.»

Vinicius spaziò con lo sguardo in ogni direzione e solo quando fu certo che non ci fossero guardie in giro, imboccò un vicolo con il mischiarsi tra le persone che lo percorrevano frettolose di raggiungere la propria meta; la stessa della sua: lo spazioporto.

Arrivato a destinazione, si appostò dietro alcune casse per accertarsi non ci fosse nei paraggi Demetrius. Non c’era e partì spedito verso il locale un cui intendeva entrare per farsi un’ultima bevuta prima di assentarsi per chissà quanto. Lì avevano la Verdina migliore di tutto il pianeta e, oltre a berne un po’, voleva farne scorta. Solo dopo sarebbe salito a bordo dell’Eternity con il mettersi a disposizione di Albert.

Ordinate al gestore tre bottiglie di Verdina, nell’attesa che l’omone gliele portasse Vinicius si guardò intorno. Ma oltre all’uomo, soltanto una ragazza con i capelli biondi e il volto tatuato faceva la sua bella presenza. Tuttavia, ciò che lo attirava di lei erano gli occhi di un bel viola acceso e d’istinto alzò la mano per salutarla, come se la conoscesse da tempo.

La biondina non ricambiò il suo saluto, come c’era da aspettarsi e anzi, si alzò di scatto e, stava per uscire, quando il gestore del locale, uscito dalle cucine, la fermò sull’uscio: «Ehi, dico a lei, signorina. Va via senza pagare? Le ho preparato le verdure fresche richieste e, anche se non le consuma, deve comunque saldare il conto.»

Il gestore, un omone più largo che lungo, mentre aspettava una conferma si torceva il baffo destro con le grosse e grasse dita untuose.

Lei allora prima guardò Vinicius con un misto di curiosità e apprensione e poi ribatté a tono verso il titolare del locale: «Non si preoccupi. Le consumo, le porti pure al tavolo.»

A primo acchito Artemide aveva pensato che Vinicius fosse uno dei tanti scagnozzi sguinzagliati da Donna Dorniana per catturarla, ma poi, al guardarlo meglio, era troppo ben vestito per essere un mercenario e si tranquillizzò del tutto. Anche perché aveva cambiato aspetto e non poteva riconoscerla come Roxanne. Per cui sfoderò un bel sorriso accattivante e ruppe l’indugio e le ritrosie iniziali: «Le farebbe piacere fermarsi a bere qualcosa di forte con me, signore? Vorrei farmi perdonare per aver pensato a lei come un malintenzionato. Offro io, s’intende.»

Curioso di sapere cosa temesse la ragazza, la quale continuava a guardarsi intorno circospetta, come se si aspettasse da un momento all’altro di essere scoperta, Vinicius si alzò in piedi e allungò la mano sinistra: «Io sono Vinicius e sì, accetto volentieri.»

Stretta la mano di lui: «Io sono Artemide e il piacere è tutto mio, signor Vinicius.»

«Via le formalità, dammi pure del tu, Artemide. Ah, e offro io la bevuta. Ho appena ordinato tre bottiglie di Verdina e potremmo scolarcene una insieme. Ti va?

«Ci sto.» E rivolta al grassone «scusi, potrebbe portare due bicchieri?»

«Arrivano subito, signorina.»

Ottenuti, Vinicius aprì la bottiglia e, riempitili fino all’orlo del liquore, di un bel verde intenso, ne passò uno a lei che lo mandò subito giù e lui, per non sfigurare, la imitò e quasi si strozzò. Tuttavia non tossì. «Ci voleva proprio. Devi sapere che vado matto per questo liquore alle erbe e sono venuto di proposito per farne provvista prima di partire. E credo di non essere il solo a scappare da questo posto. Anche tu stai per imbarcarti, vero?» 

Serie: I Dormienti


Avete messo Mi Piace2 apprezzamentiPubblicato in Fantasy

Discussioni

  1. Geniale! Hai eluso il limite massimo delle parole pubblicabili con uno stratagemma: togliendo una “a”. La mente umana non ha limiti, i programmi sì. Io faccio eccezione perché ho la mente a-nelastica. Vorrei tanto liberarmi di questa “a” di troppo. Come vedi scrivo Fantasy anch’io.

  2. Beh, a parte una a mancante, che però non inserirò perché altrimenti sforo a 1001, il tutto questa volta mi sembra quasi perfetto. A risentirci al prossimo episodio per sapere cosa accadrà tra Vinicius e Roxanne ora Artemide. 🙂