
KNYEBOLO-Preludio I
La conversazione con Otorisàn era stata proficua. Cristiano ora aveva le idee molto più chiare sulla situazione generale che si viveva nella nuova Linz. La capitale.
-..e se volessi fare un’intervista a Knyebòlo?
-Molto difficile, caro amico mio!
Otorisàn si stese ancora di più sul divano stiracchiandosi ora in tutti i suoi 180 centimetri di lunghezza.
-Ma proprio non c’ è modo? Nessun modo possibile?
-Sei un neo-giornalista ufficialmente accreditato, questo sì. Ma Knyebòlo vive come in una teca di cristallo lassù sulla torre-faro. Dopo la seconda invasione del Marburg II le paratie della fortezza sono state rinforzate ed il personale scuro lo protegge aggirandosi nel palazzo in tute bollose a livello 0.
La città in effetti, divenuta il centro del Mondo di Mezzo, era soprattutto una città sotterranea preda del buio e della luce artificiale, ad ore alterne. Tutto il traffico era sotterraneo, anche se la superficie esterna -soprattutto i giardini- era rimasta quasi intatta dopo il Marburg I.
Il Mondo di Mezzo era la nuova realtà del pianeta, almeno in Europa e nelle sue adiacenze. Esistevano poi i Mondi dell’Est e dell’Ovest e la Distesa Acquea dove Cristiano sperava di emigrare un giorno.
-Il mio giornale e soprattutto il mio direttore-editore anela a questo. Knyebòlo è un leader del Nuovo Mondo ed il pubblico amerebbe sapere molto di più su di lui.
-Si sa molto poco, questo è vero- ammise Otorisàn.
-Anche le varie ‘sonde’ informative automatizzate della mia catena non sono riuscite ad acquisire metadati, lo sai?
Otorisàn lo guardava ora con maggiore attenzione.
-Dimmi! Quali sonde?
-Una prima la lanciammo lo scorso anno, ma il Portale resistette. Poi riuscimmo ad adescare un funzionario interno con il passaparola e una bella cifra di crediti e questi lasciò una postazione di controllo aperta, apposta per noi.
-Il risultato?
-Quanto basta per attivare una linea di primo approccio. Sappiamo ora qualcosa di più del Primo Signore.
-Che cosa?
-E’ nato in Austria a Sankt Martin am TGB ai primi del 2000. E’ di buona costituzione, non molto alto, veste sempre in uniforme. Da giovane ha praticato canottaggio, alpinismo e lotta libera. Pare abbia pochi amici. Non si ha conoscenza di mogli od amanti.
-Tu l’hai mai incontrato, Oto?
-Solo in oloconferenza, come tutti.
-Ha malattie, che tu sappia?
-No. E’ sano come un pesce, anche se i suoi contatti sociali si sono rarefatti con il tempo.
-Mi piacerebbe incontrarlo di persona, forse potrebbe spiegare alcuni misteri che aleggiano su di lui oppure -e soprattutto- potrei individuare specifiche maggiori dal modo in cui parla o da come si muove.
-Non credo.
-Perché?
-Knyebòlo veste sempre con una specie di scafandro-uniforme: sembra un esoscheletro od una di quelle datate configurazioni di chi lavorava sott’acqua nelle vecchie piattaforme. Hai presente i palombari delle vecchie immagini del XX°?
-E la sua voce? Nelle oloconferenze potrebbe essere alterata, lo sai che è possibile. Dal vivo sarebbe diverso, non credi?
-Non lo so. In tutta onestà non lo so.
-Sulla sua psicologia che cosa mi puoi dire?
-E’ un narcisista patologico, secondo gli analisti che l’hanno esaminato da remoto. Forse un narcisista maligno.
-Addirittura?
– Vive su quella torre per tutto il giorno. Osserva Linz dall’alto. Il sistema automatico lo connette con i Sottoposti regionali. Il Mondo di Mezzo è un regime autoreferenziale, lo sai?
-Si dice che nessuno osi contraddirlo durante le riunioni.
-Sì, pare di sì. Ma si tratta solo di voci che girano nel Deep senza il conforto di alcuna informativa attendibile.
-Eppure nelle oloconferenze conciona ai cittadini ed al suo team di tirapiedi politici. O no?
-E’ un mondo difficile da decifrare, Cristiano. Non sei mai sicuro se la figura che ti appare in olo sia un individuo reale, come io e te ora che parliamo.
-Noi siamo umani, Oto. Chi ha voluto il Nuovo Mondo forse non lo era… Ed i giochi ormai sono stati fatti e tornare indietro non si può. La Macchina Senziente, poi, non lo permetterebbe.
-Della sua eterocromia che mi sai dire, Oto?
-Sì. Dicono che sia impressionante: un sinistro color viride foglie di bosco e il destro color sabbia del deserto. Assolutamente sconvolgente.
-Della famiglia che si sa?
-Ha una sorella che pare sia stata reclusa in una specie di monastero riformante. Dicono che abbia problemi psichici. Ma possono essere le malelingue. Comunque si sa che fosse contraria al Nuovo Mondo.
– I genitori?
-E’ sopravvissuta solo la madre. Fonti non sospette affermano che abiti nel Palazzo Centrale qui a Linz.
-Possiamo accedere al Portale da qui?
Otorisàn diede un comando vocale e la parete che stava di fronte a loro improvvisamente si illuminò divenendo semitrasparente. Un altro comando aprì una finestra nella finestra.
-Che vuoi che cerchi?
-Knyebòlo+Linz+torre-faro
-Ok!
Si aprirono diverse schermate e con il dito Oto le faceva scorrere. Appariva la costruzione della torre vista da diverse angolazioni ed in un angolo anche dati ed informazioni specifiche della sua costruzione.
-Ora?
-Ricostruzione 3d. Ripeti!
La torre apparve sullo schermo in tutta la sua maestosità: possedeva una base quadrata, ma poi si ergeva per circa 600 metri nel cielo di Linz.
-Fai girare e poi zooma sulla base!
Oto eseguì l’ordine. Si vedevano i due portali blindati e le garitte delle guardie. Erano armate e con cani al guinzaglio. Il visore percorse tutto il perimetro alla ricerca di un possibile punto di inserimento. Ma, per gli oltre tre chilometri della base, una parete alta, piatta e grigia si prolungava davanti ai loro occhi.
-Niente!
-Prova ad osservare la cima, Oto!
-Che idea hai in mente, Cris?
-Non lo so. Voglio solo cercare di carpirne i segreti. La struttura: com’è fatta.
La visione, in un decimo di secondo, volò lungo le ripide pareti della torre a volo d’uccello e s’intravide il castello di Knyebòlo in men che non si dica.
Aveva come tetto la forma della cima di un vecchio faro. Un conoide, ma arrotondato con una cupoletta che terminava con una selva di antenne illuminate con pallini rossi come in un gigantesco e buffo albero di Natale. I vetri erano nebbiosi ed oscurati.
-E’ in tempo reale?
-Sì, ovviamente
-Si potrebbe lanciare una sonda visiva contro le vetrate? (E percepire di rimando come con un sonar le immagini ed i dialoghi).
-E’ un’operazione rischiosa Cris. E necessita di tempo. Forse con un po’ di fortuna potresti attendere il momento in cui il Primo Signore si avvicina alle vetrate e catturarne lo screen.
-Ci vuole del tempo. Sì.
-Allora?
-La tua postazione è sufficientemente protetta?
-Direi di sì. Ma solo in un primo momento. Non sono sicuro che possa resistere ad un contrattacco. E parliamo del Mondo di Mezzo, Cris!
-Il tempo per te è un problema?
-No! E poi sei mio ospite qui. E gli ospiti nella mia tradizione sono sacri.
-Ok!
-Allora cominciamo!
Avete messo Mi Piace3 apprezzamentiPubblicato in Fantasy
Non c’ è nulla da fare: l’ immagine che mi ha accompagnato per tutta la lettura è stata quella del Primo Signore di tutte le Russie. Aspetto con ansia il seguito.
mi immedesimo sempre in un personaggio quando leggo
Stupefacente! Un pò allucinante! Stupendo! Per me anche ipertonizzante-spasticizzante!
Sono la sorella!
(mi immedesimo sempre in un personaggio quando leggo)
E confermo. Sono malelingue!
Anche se proprio del tutto normale non sono, così reclusa! O meglio, per questo reclusa.
E Poi?
Uzzolo!
@Laura
Non capisco bene di chi sei sorella?! Del personaggio?! Dell’autore?!
Comunque grazie del commento!
Bell’inizio serie, all’apparenza un distopico. Aspetto con curiosità i prossimi episodi
Ti ringrazio Micol. Sì tratta in verità dei personaggi di una storia/romanzo che ha al auo interno anche quello di Jungfra u che hai apprezzato. Spero di farcela a riunire insieme tutto quanto.