Lezione di volo
Serie: Narzole Untold
- Episodio 1: Lezione di volo
- Episodio 2: Maledetta pala
- Episodio 3: Una radice particolare
- Episodio 4: La nuova veritร
- Episodio 5: La vecchia maga
- Episodio 6: Le fate
- Episodio 7: Allora esistono
- Episodio 8: L’amuleto mediatore
- Episodio 9: La storia degli spiriti
- Episodio 10: Non sono un eroe
STAGIONE 1
ยซImbarda, intanto mantieni picchia e rolla.ยป Il drone ruotava, inclinandosi verso la sua elica anteriore sinistra. ยซControlla bene lโorientamento del drone in funzione della sua posizioneยป si raccomandรฒ lโistruttore con lโallievo. Il mezzo proseguรฌ la sua manovra, un otto ben eseguito fino a quel momento, finchรจ non dovette impostare la seconda curva; qua iniziรฒ ad allargare eccessivamente. ยซAumenta il rollioยป consigliรฒ lโistruttore. Lโallievo eseguรฌ ed il drone si inclinรฒ timidamente sulla sua sinistra. ยซRolla, rollaยป incitรฒ lโistruttore ulteriormente. ยซSto giร rollando, รจ lui che non rispondeยป si giustificรฒ lโallievo con una punta di fastidio. ยซSei alla fine dello stick? Sta battendo contro il fine corsa?ยป chiese severo lโistruttore. ยซNo, sonoโฆยป tentรฒ di spiegare lโallievo. ยซAllora significa che devi darne di piรน!ยป disse lapidario lโistruttore, ma ormai era troppo tardi. La traiettoria del drone stava puntando pericolosamente contro le piante che seguivano il perimetro del campo volo, proprio sul limitare di un piccolo canale di irrigazione. Lโistruttore tolse il dito dalla levetta del radiocomando ed essa si abbassรฒ di scatto, riprendendo il controllo del mezzo. ยซMioยป annunciรฒ lโistruttore, che, nel linguaggio del campo volo, significa che lโallievo non aveva piรน la guida del drone. Dunque strinse la manovra e riportรฒ il velivolo sul cono numero uno. ยซTre, due, unoโฆยป poi risollevรฒ la levetta con lโindice destro ยซโฆtuo.ยป Cosรฌ lโallievo riebbe il pieno controllo del velivolo. ยซRiprovo un altro otto?ยป chiese, ยซSi, dobbiamo almeno completarne qualcuno prima di passare alle prossime figureยป confermรฒ lโistruttore. Lโallievo mosse lo stick destro in su, comandando una picchiata. Il mezzo si inclinรฒ in avanti, accelerando nella medesima direzione. ยซQuesta volta dai fin da subito piรน rollio quando imposti la seconda curvaยป consigliรฒ lโistruttore. ยซOkยป si limitรฒ nella risposta lโallievo. Prima ancora che il drone potรจ iniziare il primo arco dellโotto la voce metallica e robotica del tablet iniziรฒ a gracchiare ยซBattery low, 29% remainingยป segnalando lโentrata della carica della batteria nella fascia gialla, che possiamo equiparare alla riserva di unโautomobile. ยซFiniamo questo poi veniamo in atterraggioยป ordinรฒ lโistruttore. ยซVa beneยป rispose lโallievo. Lโallievo allargรฒ di nuovo la seconda curva, ma questa volta riuscรฌ a concludere la figura. Dopo di che mise il drone in istintiva, ovvero con la poppa rivolta verso il pilota, ed eseguรฌ un atterraggio corretto. Dopo qualche secondo che il drone fu immobile sulla piazzola dโatterraggio lโistruttore mise alla prova lโallievo ยซEโ disarmato?ยป. ยซSi.ยป ยซSei sicuro?ยป ยซIl LED lampeggia, quindi si.ยป ยซMetteresti una mano in mezzo ad unโelica e poi daresti gas? Attualmente hai questo livello di sicurezza?ยป continuรฒ ad inquisire lโistruttore. ยซEhmโฆnon capisco dove sto sbagliandoโฆยป ยซHai alzato un poโ il gas per appurare che effettivamente il mezzo non risponde ai comandi?ยป ยซAhโฆยป quindi fece la prova. ยซOk, รจ tutto fermo.ยป ยซPerfetto, non dimenticarti. Eโ meglio il riscontro diretto del disarmo che fidarsi unicamente del software.ยป spiegรฒ lโistruttore, sfilandosi il laccio del radiocomando dal collo. Si tirรฒ un poโ su la manica destra e controllรฒ lโora. ยซDirei che per oggi abbiam dato. Andiamo ad aggiornare il logbook, cosรฌ poi ti lascio andare.ยป disse lโistruttore. ยซLasciamo tutto qui?ยป chiese lโallievo, riferendosi allโequipaggiamento dispiegato. ยซSi, tanto ci mettiamo poco, poi ritiro tutto io.ยป rispose lโistruttore. Poi si avviarono verso il piccolo prefabbricato da cantiere, unica costruzione sul campo volo.
Una volta finita la compilazione del logbook e firmati i registri i due uscirono e si scambiarono un saluto, stringendosi la mano. ยซGrazie Kire, allora ti faccio poi sapere quando potrรฒ la prossima voltaยป disse lโallievo. ยซCertamente, non cโรจ fretta. Tanto le disponibilitร le puoi sempre controllare sul gruppo telegramยป e Kire ricambiรฒ la stretta di mano. ยซPerfetto. Ciao, buona serataยป si congedรฒ lโallievo andando verso la macchina.
Kire percorse il sentiero di piastrelle quadrate, di quelle fatte in cemento e sassolini, che collega il prefabbricato con la piazzola dei piloti; che a sua volta รจ collegata alla piazzola dโatterraggio e decollo da unโaltro sentiero piรน corto. Mentre camminava la vettura dellโallievo percorreva il parcheggio, una trentina di metri alla sua destra; poi girรฒ la curva e sparรฌ dietro il muro di cemento dei campi da calcio. Kire prese il drone per un braccio e lo appoggiรฒ sul tavolo pieghevole su cui avevano appoggiato i radiocomandi. Ne richiuse i bracci e lโantenna, poi lo prese per una โgambaโ. Strinse nella mano libera le maniglie dei due radiocomandi, insieme al cavo di collegamento arrotolato, e si diresse verso il prefabbricato. Mentre camminava, allโincirca a metร percorso, la sua attenzione andรฒ improvvisamente ed inspiegabilmente verso la fila di alberi al limitare del campo volo. Si girรฒ verso destra e li osservรฒ, continuando a camminare. Allโimprovviso uno stormo di uccelli si levรฒ dalle chiome, come la nuvola scura di fumo che si espande da unโesplosione. Ognuno volava in direzioni differenti, veloci e senza accennare cambiamenti di direzione. Kire si fermรฒ immobile ad osservare lo strano spettacolo, non aveva mai visto nulla del genere. Quello stormo avrebbe potuto tranquillamente contenere tre o quattro centinaia di volatili, una dimensione abnorme. Eppure il gigantesco stormo stava continuando a volare, diradandosi nel cielo. Poi un rumore sinistro iniziรฒ ad aumentare sempre di piรน il suo volume. Era un miscuglio fra lo strisciare nellโerba, uno strano e veloce ticchettio, uno sfregamento spastico ed un leggero frinire. Dopo dieci secondi era giร molto intenso, abbastanza da dover far urlare due persone che avessero voluto parlare. Fu proprio allโapice dellโintensitร di quel rumore che Kire notรฒ qualcosa di strano nellโerba; sembrava un immenso tappeto scuro che scivolava a gran velocitร verso di lui. Quando lโombra fu abbastanza vicina notรฒ che era formata da miliardi di insetti, da ragni enormi a minuscoli grilli, da scarabei a piccoli topolini. Una massa informe di creaturine che copriva ogni centimetro di erba e che correva inesorabile verso di lui; arrivando dalla schiera di alberi. Quando Kire realizzรฒ la situazione inorridรฌ e crebbe in lui un giustificato terrore; non tanto per gli animaletti ma per non sapere cosa stesse succedendo.
Kire iniziรฒ a correre verso il prefabbricato, ma riuscรฌ a fare solo pochi passi prima che lโorda di insetti lo investisse. Si accorse subito di una cosa particolare: le piccole creature non si arrampicavano sulle sue gambe ma passavano intorno alle sue suole senza badare a lui. Si fermรฒ, incuriosito dallโinsolito comportamento. Evidentemente gli insetti erano stati spaventati dalla stessa cosa che aveva spaventato gli uccelli; e lo aveva fatto abbastanza da fargli ignorare la sua presenza.
Kire rimase immobile, con una mano che afferrava una โgambaโ del drone e lโaltra le maniglie dei due radiocomandi, lo sguardo fisso sulla nube di uccelli e i piedi circondati da un esercito di insetti.
Poi, poco alla volta, lo stormo si disperse e lโorda scemรฒ; finchรจ finalmente non rimase piรน nulla di quella follia. Fu proprio in quel momento che successe forse la cosa piรน spaventosa. Un boato terribile, unโonda dโurto furiosa colpรฌ gli alberi e subito caddero decine di foglie per lโurto. Poi investรฌ anche Kire, scuotendolo e spingendolo, tanto che dovette fare un passo indietro per poter rimanere in piedi in equilibrio. I timpani gli duolevano per il forte rumore. Smaltito lo shock dellโurto, Kire prese a correre verso il prefabbricato. Arrivato davanti alla porta si accorse di non avere mani libere per poter aprire la porta poi si guardรฒ intorno. Apparentemente sembrava che non ci fosse piรน nulla del quale avere paura, cosรฌ come non cโera piรน nulla da temere prima del boato. Almeno la baraonda aveva fatto disperdere una volta per tutte ogni sorta di creatura che si aggirava li intorno. Si calmรฒ, posรฒ il drone a terra per liberarsi una mano ed entrรฒ.
Qualche minuto dopo aveva giร ritirato anche il tavolo ed il treppiede su cui era innestato il tablet. Ora stava sorseggiando un caffรจ caldo mentre guardava fuori dal vetro della porta. Dallโaltra parte del campo volo erano giร arrivate due macchine, i campi da tennis iniziavano a popolarsi. Kire divenne dubbioso, cominciรฒ a pensare di essersi immaginato tutto. Uno scoppio di quella portata lo avrebbero dovuto sentire tutti eppure quelle persone non sembravano per nulla turbate, tanto che erano venute tranquillamente a giocare a tennis come in un qualsiasi altro giorno. Forse stava impazzendo, forse si era immaginato tutto. Daltronde, se lo stormo di uccelli poteva essere verosimile, il manto di insetti e topolini non poteva essere un fenomeno realmente esistente, comโera possibile che tutti quegli esseri potessero sincronizzarsi in quella maniera? Scelse di credere alla teoria per la quale fu tutto un gioco della sua testa, avrebbe preso una settimana di ferie, magari era solo stressato ed aveva bisogno di riposarsi e distrarsi un poโ.
Uno dei caricabatterie iniziรฒ a suonare, indicando che la carica era giunta al termine. Kire si distolse dai suoi pensieri, buttรฒ il bicchierino di caffรจ ormai vuoto e si dedicรฒ al suo lavoro. Mezzโoretta dopo aveva giร caricato tutto in macchina e chiuso a chiave il prefabbricato. Prima di partire dedicรฒ qualche minuto al tramonto, che colorava la montagne di nero ed il cielo intorno dโarancione ed oro.
Serie: Narzole Untold
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- Episodio 3: Una radice particolare
- Episodio 4: La nuova veritร
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- Episodio 6: Le fate
- Episodio 7: Allora esistono
- Episodio 8: L’amuleto mediatore
- Episodio 9: La storia degli spiriti
- Episodio 10: Non sono un eroe
Bellissima la parte del volo, mi sono sentito in quapche modo leggero!
Ciao Nicola, grazie per il follow. Sono molto felice di aver avoca questa sensazione in te.
Inizio solo ora questa interessante serie, spinto dal tag “folklore” che ho visto nell’episodio che hai pubblicato proprio oggi. E posso affermare di non esserne rimasto deluso, perchรฉ l’atmosfera che si respire giร in questo primo episodio รจ molto coinvolgente.
Bella l’immagine dello stormo di uccelli, seguito dall’orda di insetti nell’erba.
Piano piano recupererรฒ anche gli altri sei episodi!
Buonasera Giuseppe, ti ringrazio calorosamente per l’entusiasmo. Spero di non deludere le tue aspettative.
A spingermi a tornare indietro per leggere il principio di questa storia รจ stata l’ironia con la quale Kire affronta una situazione tanto paradossale quanto pericolosa come quella dell’incontro programmato con le fate. Hai suscitato la giusta curiositร in una lettrice che non ti ha seguito dal primo capitolo, e questo giร di per sรฉ indica qualcosa. Il protagonista ha del fascino, primo punto a favore. Complimenti anche per la fantasia.
Buonasera Rita, il tuo commento mi rende estremamente felice. E’ un traguardo molto soddisfacente quello di riuscire a suscitare interesse in un lettore tanto da portarlo a recuperare ben quattro episodi precedenti. Ti ringrazio per la lettura e spero che la mia storia continui a interessarti per ancora molti episodi.
Accidenti Erik, sei davvero bravo! Hai uno stile di scrittura coinvolgente, sai portare su carta (mi piace ancora chiamarla cosรฌ ๐) la naturalezza dei dialoghi e sei in grado di mantenere viva l’attenzione del lettore anche su porzioni delle narrazione che, di per sรฉ, potrebbero magari wnon essere l’argomento piรน interessante dell’universo. Lo dico in senso buono naturalmente. Proprio perchรฉ mi sei piaciuto cosรฌ tanto ti rimando perรฒ anche la mia perplessitร su come possa essere credibile che un evento come quello vissuto da Kire possa passare plausibilmente come frutto della propria immaginazione. Mi sembra un escamotage un po’ abusato che sottrae credibilitร alla storia. Ma questa รจ solo un’opinione non richiesta e mi tengo aperto alla possibilitร che tu riesca a farmi cambiare idea. Ancora complimenti
Ciao Roberto e grazie per avermi dedicato il tempo del commento. La narrazione, per quanto sia onnipresente e onnisciente, รจ fortemente incentrata sulla testa di Kire; per questo motivo ne trasmette anche le sensazione personali. Kire mette in dubbio quello che ha appena vissuto per via dello shock ma, in realtร , รจ tutto vero e sarร un elemento della trama. Cerco di creare personaggi poco fiabeschi e molto realistici, a tal punto da rimanere sconcertati di fronte a certi eventi piuttosto che metabolizzarli all’istante.
Ciao Erik, un inizio di serie intrigante con simpatici riferimenti a Birds di Hitchcock, ti seguirรฒ per vedere come evolve. Ti mando in PM alcune segnalazioni di refusi grammaticali, purtroppo ce ne sono e fanno ‘inciampare’ la lettura.
Ciao Nyam, grazie infinite per le segnalazioni, ho provveduto a correggerle. ๐ Purtroppo scrivo e rileggo la sera dopo il lavoro e spesso sono abbastanza stanco per far passare certi strafalcioni. XD Ci sono tre segnalazioni che, invece, non sono veramente errori ma, oserei dire, licenze poetiche. Il verbo coniugato male nel discorso diretto dell’allievo รจ voluto, ho ricalcato il modo di parlare che effettivamente hanno le persone nella vita vera, ho sempre trovato i dialoghi perfettissimi dal punto di vista grammaticale estremamente irrealistici proprio perchรจ nell’italiano parlato si sbagliano determinate cose per comoditร . La puntualizzazione sui topolini che non sono insetti รจ corretta, e ti assicuro che ne ero al corrente. XD Se noti, l’intera frase รจ stata strutturata come se fosse un climax, non per niente i topolini sono menzionati per ultimi. Immedesimati nel protagonista Kire, la prima cosa che vede รจ un qualcosa che nella sua mente ricorda un specie di tappeto che avanza, poi, un po’ per la distanza che si accorcia con il tempo, un po’ perchรจ strizza un po’ gli occhi, si accorge che รจ fatta di insetti. Infine nota anche dei topolini, ma, in proporzione, sono talmente pochi che li nota per ultimi, tanto che in una prima osservazione nella sua testa pensa ad un gruppo di insetti. L’ultima, quella sul tramonto, non volevo intendere che Kire fosse rimasto ad osservare il tramonto. E’ una frase volutamente vaga, in quel passaggio non volevo che il protagonista fosse un mio burattino descrivendo esattamente le sue azioni ma piuttosto volevo che prendesse vita all’interno della mente del lettore. Con “dedicรฒ qualche secondo al tramonto” intendo dire che il lettore deve interpretare questa fra. Nella tua testa Kire si รจ fermato un attimo ad osservare il tramonto, in quella di un altro magari ha acceso il motore e, prima di ingranare la retro, รจ rimasto un attimo a guardare le montagne, e cosรฌ via. Mi piace lasciare che i personaggi prendano vita nella testa dei lettori, ovviamente quando la narrazione non richiede un dettaglio piรน stringente. Trovo molto entusiasmante il fatto che le storie assumano sfaccettature differenti in base a chi le legge, non trovi? ๐ Nella mia testa, invece, prima di chiudere il portellone, Kire rimane un attimo con la mano sulla maniglia a guardare i colori del cielo attraverso il vetro del lunotto. Poi chiude e se ne va senza piรน badare al tramonto. Vero che sono sempre riconducibili all’osservare il tramonto ma ho preferito l’indicazione piรน vaga proprio perchรจ non volevo che lo stereotipo di una persona che guarda il tramonto prendesse il sopravvento nella testa del lettore, lasciandolo spaziare nella sua personale rappresentazione della scena.