• «Era una notte incantevole, una di quelle notti che ci sono solo se si è giovani, gentile lettore. Il cielo era stellato, sfavillante, tanto che, dopo averlo contemplato, ci si chiedeva involontariamente se sotto un cielo così potessero vivere uomini irascibili ed irosi.»
      Questo è il memorabile incipit di Le notti bianche (1848), il racconto di Fëdor Dostoevskij che ho riletto di recente.

      Sembra scritto oggi.

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      Rocco Malaparte, Tiziano Pitisci and 9 others
      10 Comments
      • Fëdor Dostoevskij non analizza semplicemente l’animo umano, ma gli fa un’accuratissima e delicatissima autopsia, permettendoci di capire gli altri, noi stessi e di non sentirci soli con le nostre emozioni. Questo incipit, come dici tu, sembra scritto oggi e il significato è valido per ogni tempo.

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        • Non ho letto niente di Dostoevskij. Ho provato a leggere “Delitto e castigo” e mi sono arena dopo un centinaio di pagine. Potrei riprovare con questo racconto. Ha lo stesso stile dei romanzi?

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          • Non è sicuramente un autore “facile” ma credo valga la pena di leggere “le notti bianche”. Fëdor Dostoevskij ha il merito di descrivere in maniera così dettagliata che pare di essere lì con lui.

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          • Dea

            “Io vorrei farti dormire, ma come i personaggi delle favole, che dormono per svegliarsi solo il giorno in cui saranno felici. Ma succederà così anche a te. Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata. Ci sarà il sole, e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido. Quello che prima ti sembrava impossibile diventerà semplice, normale. Non ci credi? Io sono sicuro. E presto. Anche domani.”

            Uno dei miei preferiti, e questo è il passaggio che mi rileggo e rileggo sempre, quando l’irascibilita’ degli uomini rischia di avere la meglio…

            Grazie per averlo condiviso!

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          • Leggere Dostoevskij riesce ad essere così doloroso e piacevole allo stesso tempo, non ho ancora trovato qualcuno che riesca a mettere per iscritto l’animo umano così bene come fa lui. Sembra di leggersi dentro fa paura

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            • Ho letto “Le notti bianche” molto tempo fa. A mio parere è un buon modo per avvicinarsi in modo quasi “indolore” a Dostoevskij, magari dopo aver letto qualche racconto breve giusto per entrare nel suo mondo… Mi sa che lo recupererò presto.

              Hai perfettamente ragione, Rocco: ci sono alcuni passaggi di grandi autori che non si piegano al passare del tempo…

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              • Colgo il tuo spunto per dirti che ci riproverò, proverò a portare Dostoevskij ad una delle nostre serate letterarie. È un autore troppo rilevante, sia per le sue opere sia per la sua vita così travagliata. Senza contare la meravigliosa intersezione da questi due mondi. Grazie Rocco per aver condiviso questo passaggio.

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                • Sono felice di aver portato la discussione su questo autore considerato spesso e a torto “ pesante”. Speriamo di poter fare presto un incontro letterario per parlarne diffusamente.