Prima che apra gli occhi

Serie: Desideri


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Cosa accade quando possiamo esaudire i nostri desdieri

Ogni mattina, ancora prima di aprire gli occhi,  sentiva la sua presenza.

Era lì, accanto a lei, silenzioso come un segreto, il respiro appena percettibile, caldo sulla pelle nuda delle sue spalle.

Era iniziato come un gioco innocente. Un risveglio delicato fatto di carezze lievi, appena accennate, che lui lasciava cadere sul suo corpo ancora assonnato. Lei aveva imparato presto a fingere di dormire, trattenendo il respiro per godersi quei momenti dolci e proibiti in cui era vulnerabile e completamente sua.

Ogni giorno lui osava qualcosa di più. Le sue mani esploravano con lentezza esasperante il corpo di lei, sfiorando la curva del collo, la pelle morbida tra le scapole, scendendo piano lungo la schiena fino al punto in cui lei tratteneva involontariamente il respiro.

Non apriva mai gli occhi, nemmeno quando il desiderio diventava quasi insostenibile e il corpo implorava di essere sfiorato più intensamente. Non parlavano mai di quei momenti. Non ce n’era bisogno. Lui sapeva. Lei sapeva. Era tutto lì, sospeso in quel silenzio denso di attesa.

Un mattino, lui andò oltre. Le sue labbra si posarono appena dietro l’orecchio, il respiro caldo che le solleticava la pelle. Lei sentì una scossa di piacere attraversarla lentamente, diffondendosi ovunque, accendendole il corpo di voglie che non avrebbe mai ammesso. Sorrise piano, mordendosi il labbro inferiore per non far trapelare nulla.

«Non aprire gli occhi», le sussurrò lui, con voce bassa e sensuale. «Non ancora.»

Lei obbedì, lasciandosi scivolare nel piacere di quel comando morbido, intenso.

Sentì il suo peso premere delicatamente contro di lei, le mani che le scorrevano sul fianco, sul ventre, fino a sfiorarla dove nessun altro aveva mai osato con tanta delicatezza.

La sua pelle tremava sotto quei tocchi leggeri, insistenti, esperti.

La sensazione di lasciarsi dominare così, nel dormiveglia, senza poter opporre resistenza, era travolgente. Il suo respiro accelerò, il cuore le batteva in gola.

Voleva guardarlo, ma obbedire era più intenso, più erotico, più irresistibile.

Quando lui si fermò improvvisamente, lei sentì il corpo fremere dalla frustrazione e dal piacere negato.

«Apri gli occhi», sussurrò lui, la voce roca, quasi impercettibile.

Lei li aprì lentamente, incontrando immediatamente il suo sguardo scuro, deciso, penetrante.

«D’ora in poi», disse lui con fermezza, «il tuo piacere dipenderà sempre da me.»

Lei sentì un brivido dolce attraversarle la pelle, una resa assoluta che le toglieva ogni difesa.

E mentre lui sorrideva, sicuro della sua vittoria, lei capì che niente avrebbe mai potuto essere più eccitante, più appagante, più intenso di appartenere a qualcuno in quel modo.

Ora era sveglia, davvero sveglia.

Ma in cuor suo sapeva che avrebbe continuato a fingere di dormire, ancora e ancora, ogni mattina.

Perché il piacere di aprire gli occhi solo quando glielo avrebbe ordinato lui era la libertà più assoluta che avesse mai provato.

Serie: Desideri


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