
I BOSCHI SUI MONTI
Serie: LA VALLE DELLE LACRIME
- Episodio 1: IL BAMBINO DEL BURRONE
- Episodio 2: ELENA CABALLARIO
- Episodio 3: LE PAURE DEL POLIZIOTTO
- Episodio 4: IL VALICO DELL’ALBA
- Episodio 5: LA PRIGIONE AI PIEDI DEL MONTE
- Episodio 6: GIULIO CABALLARIO
- Episodio 7: NASCONDERSI IN UNA SPELONCA
- Episodio 8: IL DISEGNO
- Episodio 9: LUIGI CABALLARIO
- Episodio 10: INDAGINI E RICORDI
- Episodio 1: INIZIATIVA PERSONALE
- Episodio 2: L’INTERROGATORIO
- Episodio 3: I BOSCHI SUI MONTI
STAGIONE 1
STAGIONE 2
CONTRADA DEL LUPO
«Signora mi scusi, volevo chiedere delle informazioni su questa donna» chiese, mostrando una foto. «L’ha mai vista nei paraggi?»
L’interpellata socchiuse leggermente gli occhi. Osservò per alcuni secondi la donna ritratta nell’immagine, poi rispose subitamente: «Non l’ho mai vista», scuotendo velocemente il capo.
Mentiva, lo capì subito. La sua esperienza nell’esercito gli aveva permesso di affinare la capacità di capire quando le persone mentivano e quando no.
Forse, in quel caso, si stava sbagliando, ma un tentativo andava comunque fatto.
Mise perciò via la foto, piegandola e riponendola in tasca.
«Ma chi la cerca?» gli domandò, intanto, la donna.
«Questo non posso dirglielo» rispose, sicuro di sé e facendo un passo in avanti, avvicinandosi alla signora. Doveva incuterle un po’ di terrore, altrimenti non avrebbe ottenuto nulla.
«Posso solo dirle che ci sono delle indagini in corso in cui è richiesto il più totale riserbo. Se sa qualcosa, qualsiasi cosa» sottolineò l’uomo «su questa donna, me la dica subito se vuole evitare guai.»
«È la verità, non la vedo da molto…» disse.
Si era tradita da sola.
«Prima mi aveva detto di non averla mai vista…» disse, sornione. Capì di averla in pugno. Doveva solo metterla alle strette.
«No, volevo dire, sì. Anzi, non la vedo da molto, è vero…»
L’incertezza della donna non fece altro che confermare i suoi sospetti: sapeva qualcosa, ma non voleva dirla.
«Signora», disse con voce ferma, avvicinandosi di un altro passo, «le ripeto: se sa qualcosa, me lo dica subito, altrimenti rischierà qualcosa di grave. Parliamo di intralcio alle indagini. La donna è ricercata e lei, se anche solo l’ha vista e non riferisce nulla, rischia a sua volta l’arresto», mentì.
La donna deglutì, nervosa. Il sudore le imperlava la fronte e gli occhi quasi sgranati indicavano una malcelata preoccupazione.
«Io…l’ho vista quella donna ma-» si interruppe, distogliendo lo sguardo. Fissò per qualche secondo la strada, poi sospirò e proseguì col racconto: «ma non so che fine abbia fatto. Era anche notte quando la vidi, quindi non sono neanche sicura che fosse lei. E poi la conosco, non credo sia lei la colpevole…»
«Dove l’ha vista?» chiese, laconico. Non gli interessavano i pensieri della gente. Lui era lì per trovare quella donna e per nient’altro.
«Camminava…», si interruppe di nuovo, «…camminava verso i passi montani.»
«E dove si trovano questi passi montani?!»
«Deve proseguire lungo questa strada, svoltare a sinistra e continuare ancora.»
L’uomo osservò la strada di fronte a sé: aveva appena ricevuto una preziosa informazione; ora sapeva dove cercarla. Doveva soltanto accertarsi che il racconto della signora corrispondesse alla realtà.
«Va bene, la ringrazio.»
MONTE PAVONE

Il recente acquazzone aveva causato gravi danni ai boschi delle montagne. Il vento aveva sradicato molti alberi, fra cui uno nei pressi della grotta dove era nascosta. Ciò non le impediva di certo di uscire, ma doveva compiere un notevole sforzo per farlo, rischiando di farsi seriamente male.
Ma ben più gravi erano gli effetti sul suo corpo della disidratazione che cominciava già a manifestarsi in maniera lampante: la poca acqua in bottiglia di cui disponeva era finita, non beveva ormai da tre giorni, le forze iniziavano a mancare e si sentiva confusa e affaticata.
“Devo assolutamente uscire da qui”, si ripropose.
Si fece forza, attraversò la grotta e giunta all’uscita, finalmente, poté vederlo: l’albero creava davanti all’entrata della grotta un ostacolo difficile da superare, ma non impossibile.
Si inerpicò sul tronco facendo leva sulle braccia, poi tentò di uscire da un piccolo spazio presente tra l’albero e la volta della grotta stessa rischiando seriamente di rimanere incastrata.
L’entrata della cavità sotterranea, infatti, era piccola e bassa, e permetteva non senza difficoltà ad una persona di entrare; figurarsi con un albero a bloccare la via d’uscita.
Percepiva la nuda roccia che le graffiava la pelle e i vestiti lacerarsi a causa delle aguzze pietruzze della grotta, ma riuscì comunque ad uscire. Scivolò pian piano lungo il tronco dell’albero e scese a terra cercando di attutire un po’ la caduta. Si pulì, mentre un piccolo raggio di sole illuminava leggermente il monte. Iniziò a camminare pensando a come giungere alla contrada del lupo: una parte di lei era propensa a percorrere un piccolo tratto interno dei boschi per poi imboccare i passi montani più battuti e raggiungere la contrada; un’altra le diceva di non correre rischi e di sfruttare le stradine interne alla montagna stessa. Decise di fare in quest’ultimo modo.
Cominciò a sentire le gambe pesanti e barcollanti a causa della confusione provocata dalla disidratazione.
Lungo il percorso inciampò varie volte in alcuni arbusti e radici ferendosi leggermente alle mani, ma ad un tratto, quasi giunta al Passo delle erbe, sentì cedere il terreno sotto di sé cadendo rovinosamente. La vista si annebbiò. E perse coscienza.
Serie: LA VALLE DELLE LACRIME
- Episodio 1: INIZIATIVA PERSONALE
- Episodio 2: L’INTERROGATORIO
- Episodio 3: I BOSCHI SUI MONTI
Non mi è ancora chiaro se Elena sta scappando o meno. E se è responsabile della morte di Enea. Sto aspettando che salti fuori qualche nuovo indizio. Sempre più agganciata alla storia. Aspetto il prossimo episodio ☺️
Bene, mi è molto piaciuto!
Ciao Kenji, grazie mille!!!