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Serie: La Regina della casa


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: La protagonista รจ una casalinga perfetta. Decide di cambiare casa, ma situazioni impreviste glielo impediranno

Alle mie amiche ho detto che la casa รจ diventata troppo grande per me. Visto che ora sono sola, ho deciso di venderla per acquistare un bilocale in centro, cosa che mi renderebbe la vita anche piรน semplice. Vorrei trasferirmi prima dellโ€™arrivo dellโ€™autunno. Non avrรฒ difficoltร  a vendere la mia casa morta, perchรฉ รจ morta per me, non รจ detto che lo sia per altri che lโ€™abiteranno.

โ€œUn appartamento tenuto in modo perfetto, complimentiโ€.

Il signor Biondi, lโ€™agente immobiliare a cui mi sono rivolta, dopo un mese dalla mia richiesta, finalmente oggi รจ qui. Mentre gira per le stanze io rimango ferma sempre nel medesimo punto, per coprire lโ€™angolo in cui รจ comparso il primo segno di malattia mortale: una specie di muffa color fango, resistente a qualsiasi trattamento, fiorita una mattina della scorsa primavera sulla parete che separa il soggiorno dalla cucina. Trattata con mille rimedi, alcuni anche estremi, รจ puntualmente ricomparsa. Stamattina, poco prima dellโ€™arrivo del titolare dellโ€™agenzia Domus, persona competente e seria che conosco da anni, ho coperto la macchia con della pittura bianca e il lavoro รจ venuto anche abbastanza bene.

So, perรฒ, che รจ solo un tocco di maquillage. Non reggerร  a lungo

Appena uscito il Biondi mi sono riaccanita sulla macchia, rispuntata in tutto il suo grigiore. Vorrei lasciare la casa in uno stato il piรน possibile perfetto. Mentre provo a cancellare quel neo antiestetico con un prodotto nuovo che ho trovato recentemente nel negozio di ferramenta, mi viene in mente che potrei anche tentare di rianimare il mio agonizzante appartamento, non ovviamente per me, ma per il prossimo proprietario. A differenza degli esseri viventi, รจ possibile donare ad un oggetto una seconda vita. Fino ad ora la cosa non mi interessava, provando per natura una certa repulsione verso tutto ciรฒ che รจ rotto, scheggiato, vecchio, imperfetto. Di norma lascio al loro destino gli oggetti che danno segni di irreversibile caduta. Questa volta varrebbe la pena provarci, si tratta pur sempre del luogo che mi ha accolto ogni giorno senza reticenze per trentโ€™anni: รจ mio dovere impegnarmi per fare in modo che abbia una seconda giovinezza, anche se non me la godrรฒ io. So che la prima cosa da fare รจ capire qual รจ il centro dellโ€™oggetto che si intende riportare in vita. Se oggi trovassi la vena principale che la percorre internamente e seguissi il suo percorso a ritroso, arriverei allo statico cuore compatto della casa; a quel punto avrei buone possibilitร  di rianimarla. Mi dispiace un poโ€™ scavare nelle sue viscere: รจ in fondo un oltraggio che le faccio. Ma ai malati spesso si chiede di rinunciare alla propria dignitร . Lo farรฒ per il suo bene. Mi accingo ad unโ€™impresa estremamente difficile. Servirร  anche parecchia fortuna. So giร  da dove cominciare: scavo lโ€™intonaco intorno alla macchia, nel punto in cui la malattia ha indebolito il muro, che infatti risulta piรน tenero. Aiutata da un martello, in ginocchio sul pavimento, protetto da un paio di fogli di giornale, creo un buco e poi una galleria dal diametro di un bicchiere. Ci infilo la mano, sento che sul fondo si apre un intercapedine, uno spazio libero e piรน in lร  comincia un secondo muro. Allargo con pazienza il buco, fino a che diventa ampio a sufficienza per far passare il mio corpo. Ho un fisico minuto e, come giร  detto, molto flessibile. Mi ritrovo ben presto, senza grandi sforzi, dallโ€™altra parte. Riesco a stare in piedi, stretta stretta, tra la parete interna e quella esterna. Ma da qui non ci si puรฒ muovere! Provo piรน volte a scalfire i fianchi della nicchia che mi contiene di misura, ma sembrano fatti dโ€™acciaio.

Niente da fare. Non ho nulla da rimproverarmi, ci ho provato.

Non ci sarร  un lieto fine. La macchia che ho sul petto รจ la fotocopia di quella che aveva mia sorella, stesso punto, stessa dimensione, stesso color fango. Non vale la pena accanirsi. Non cโ€™รจ motivo di impegnarsi ulteriormente, nรฉ di scappare altrove. Tuttavia in questa tragedia ho avuto fortuna: non potevo sperare di finire in un posto migliore di questo, cioรจ dietro le quinte del mio palcoscenico privato.

La mia casa risorgerร : i nuovi proprietari la sventreranno e la riporteranno in vita, ristrutturandola completamente. Tra una cosa e lโ€™altra passeranno mesi, forse un anno, o forse due; conoscendo gli eredi so che non sarร  facile per loro trovare un accordo.

Avrรฒ tutto il tempo per fondermi con essa, e diventare parte della sua struttura interna.

Solo ora comprendo che in questi anni di alacre lavoro domestico non ho fatto altro che abbellire, senza saperlo, il mio personale mausoleo. Da qui, dalla mia nicchia, continuerรฒ a governare, anche se in un modo inusuale, lโ€™intero spazio domestico. Non mi serve altro.

Spero solo che la nuova sera vestita di rosso non perda tempo, entri dalla finestra piรน grande e mi incoroni Regina!

Serie: La Regina della casa


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