Transfert
Serie: La Regina della casa
- Episodio 1: La regina della casa
- Episodio 2: Transfert
STAGIONE 1
Alle mie amiche ho detto che la casa รจ diventata troppo grande per me. Visto che ora sono sola, ho deciso di venderla per acquistare un bilocale in centro, cosa che mi renderebbe la vita anche piรน semplice. Vorrei trasferirmi prima dellโarrivo dellโautunno. Non avrรฒ difficoltร a vendere la mia casa morta, perchรฉ รจ morta per me, non รจ detto che lo sia per altri che lโabiteranno.
โUn appartamento tenuto in modo perfetto, complimentiโ.
Il signor Biondi, lโagente immobiliare a cui mi sono rivolta, dopo un mese dalla mia richiesta, finalmente oggi รจ qui. Mentre gira per le stanze io rimango ferma sempre nel medesimo punto, per coprire lโangolo in cui รจ comparso il primo segno di malattia mortale: una specie di muffa color fango, resistente a qualsiasi trattamento, fiorita una mattina della scorsa primavera sulla parete che separa il soggiorno dalla cucina. Trattata con mille rimedi, alcuni anche estremi, รจ puntualmente ricomparsa. Stamattina, poco prima dellโarrivo del titolare dellโagenzia Domus, persona competente e seria che conosco da anni, ho coperto la macchia con della pittura bianca e il lavoro รจ venuto anche abbastanza bene.
So, perรฒ, che รจ solo un tocco di maquillage. Non reggerร a lungo
Appena uscito il Biondi mi sono riaccanita sulla macchia, rispuntata in tutto il suo grigiore. Vorrei lasciare la casa in uno stato il piรน possibile perfetto. Mentre provo a cancellare quel neo antiestetico con un prodotto nuovo che ho trovato recentemente nel negozio di ferramenta, mi viene in mente che potrei anche tentare di rianimare il mio agonizzante appartamento, non ovviamente per me, ma per il prossimo proprietario. A differenza degli esseri viventi, รจ possibile donare ad un oggetto una seconda vita. Fino ad ora la cosa non mi interessava, provando per natura una certa repulsione verso tutto ciรฒ che รจ rotto, scheggiato, vecchio, imperfetto. Di norma lascio al loro destino gli oggetti che danno segni di irreversibile caduta. Questa volta varrebbe la pena provarci, si tratta pur sempre del luogo che mi ha accolto ogni giorno senza reticenze per trentโanni: รจ mio dovere impegnarmi per fare in modo che abbia una seconda giovinezza, anche se non me la godrรฒ io. So che la prima cosa da fare รจ capire qual รจ il centro dellโoggetto che si intende riportare in vita. Se oggi trovassi la vena principale che la percorre internamente e seguissi il suo percorso a ritroso, arriverei allo statico cuore compatto della casa; a quel punto avrei buone possibilitร di rianimarla. Mi dispiace un poโ scavare nelle sue viscere: รจ in fondo un oltraggio che le faccio. Ma ai malati spesso si chiede di rinunciare alla propria dignitร . Lo farรฒ per il suo bene. Mi accingo ad unโimpresa estremamente difficile. Servirร anche parecchia fortuna. So giร da dove cominciare: scavo lโintonaco intorno alla macchia, nel punto in cui la malattia ha indebolito il muro, che infatti risulta piรน tenero. Aiutata da un martello, in ginocchio sul pavimento, protetto da un paio di fogli di giornale, creo un buco e poi una galleria dal diametro di un bicchiere. Ci infilo la mano, sento che sul fondo si apre un intercapedine, uno spazio libero e piรน in lร comincia un secondo muro. Allargo con pazienza il buco, fino a che diventa ampio a sufficienza per far passare il mio corpo. Ho un fisico minuto e, come giร detto, molto flessibile. Mi ritrovo ben presto, senza grandi sforzi, dallโaltra parte. Riesco a stare in piedi, stretta stretta, tra la parete interna e quella esterna. Ma da qui non ci si puรฒ muovere! Provo piรน volte a scalfire i fianchi della nicchia che mi contiene di misura, ma sembrano fatti dโacciaio.
Niente da fare. Non ho nulla da rimproverarmi, ci ho provato.
Non ci sarร un lieto fine. La macchia che ho sul petto รจ la fotocopia di quella che aveva mia sorella, stesso punto, stessa dimensione, stesso color fango. Non vale la pena accanirsi. Non cโรจ motivo di impegnarsi ulteriormente, nรฉ di scappare altrove. Tuttavia in questa tragedia ho avuto fortuna: non potevo sperare di finire in un posto migliore di questo, cioรจ dietro le quinte del mio palcoscenico privato.
La mia casa risorgerร : i nuovi proprietari la sventreranno e la riporteranno in vita, ristrutturandola completamente. Tra una cosa e lโaltra passeranno mesi, forse un anno, o forse due; conoscendo gli eredi so che non sarร facile per loro trovare un accordo.
Avrรฒ tutto il tempo per fondermi con essa, e diventare parte della sua struttura interna.
Solo ora comprendo che in questi anni di alacre lavoro domestico non ho fatto altro che abbellire, senza saperlo, il mio personale mausoleo. Da qui, dalla mia nicchia, continuerรฒ a governare, anche se in un modo inusuale, lโintero spazio domestico. Non mi serve altro.
Spero solo che la nuova sera vestita di rosso non perda tempo, entri dalla finestra piรน grande e mi incoroni Regina!
Serie: La Regina della casa
- Episodio 1: La regina della casa
- Episodio 2: Transfert
“Ma ai malati spesso si chiede di rinunciare alla propria dignitร ”
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