Il venditore di cianfrusaglie
Ep. 12 della Serie: Picciuotti adolescenti
Poco più avanti c’era un autru bar. Bar Napoli! Ah, qua si fermavanu i sferi. Facìa dolci buonissimi. Appena entravi, a manu manca, c’era seduta…
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Poco più avanti c’era un autru bar. Bar Napoli! Ah, qua si fermavanu i sferi. Facìa dolci buonissimi. Appena entravi, a manu manca, c’era seduta…
I raggi del sole che entravano dalle persiane, dipingevano la camera da letto con tinte color miele ed ambra, con l’eccezione dei zampilli di sangue, …
Per ogni mio progetto avrei desiderato tracciare le ombre dei suoi primi passi e progressi, sia inerenti alla gestazione del manoscritto, quindi alla sua fase…
Non urlò. Atterrò sul prato, rotolò e cercò di non intrappolarsi da solo nei fili del paracadute. Non successe. Anche se era contro la Convenzione…
Il giorno dopo lo chiamai e lo invitai a casa mia. «Perché?» «Per lavorare. Scrivere. Migliorare quello che hai fatto. Se vuoi che qualcuno ti…
Suave dischiuse le labbra in uno di quei sorrisi sornioni che quando le persone ci inciampavano contro si convincevano sempre che fare quel che veniva…
Mi trovai davanti a un grande negozio di televisori. Mamma mia quanto erunu belli. Ce n’era uno che era enorme, un Grundic bianco e nero…
La città di Aosta era avvolta dalla neve e James non si aspettava di trovarla persino in ottobre, nemmeno il tempo di abituarsi al freddo…
Io questa storia, l’ho saputa quasi per caso. Mi è arrivata addosso come il tizio che, quando stai fermo al semaforo, ti tampona e poi…
Il piano era semplice. Il cancello di ingresso pedonale aveva la classica serratura elettrica a scatto comandata da un pulsante nel cortile o dall’apparecchio citofonico.…
Le voci sulla casa infestata si consolidarono definitivamente; tutti in città non facevano altro che parlare di quel posto maledetto pregando amici e parenti di…
1) Sono sveglio dalle sei. Finalmente, dopo essermi rasato, lavato e vestito di tutto punto, sono pronto per cominciare la mia esistenza da autore premiato,…
La fatica è sedersi senza farsi notare. Occorre scegliere un angolo, stare immobili, respirare piano. In un posto così, nessuno alza lo sguardo. Nemmeno il…
Mi chiedo quale sapore abbia la parola mamma per altri. Per me ha il sapore inconsistente della nebbia: è una parola priva di connotazione. Indica…
«Puoi darmi una mano, per favore?» gli fece Gustav, assai turbato dalla situazione, come dalla presenza inattesa del poeta sull’uscio della sua camera da letto,…
«Guardie, a me». Bastò la parola del legato perché dei legionari della prima coorte si facessero in avanti. Non pretoriani, né ex gladiatori che fungevano…
Ritornai a sedermi al mio posto. Lei mi parlò di un raduno della sua classe di liceo. Si sarebbero incontrati prima del Capodanno, in un…
Gustav lo attese sull’uscio. Quando lo rivide si accorse che il poeta aveva lo stesso viso di un tempo. Indossava una giacca di pelle, i…
La sera era una di quelle maledettamente umide, l’aria che s’incollava alla pelle come sudore freddo. Milano era grigia e gocciolante, più sporca che mai,…
Zuddu era un uomo simpatico. Bassino di statura. Nessuno riusciva a capiri chi minchia di mistieri facìa. Lo vedevi sempri in giro. Era siccu siccu…
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