Alibi a sorpresa.

Serie: Il sangue del mito


Il freddo del metallo le pungeva la pelle. La sedia era dura e per nulla confortevole. Erano una buona decina di donne sedute a circolo, alcune avevano lievi lividi sul viso. L’uomo era dall’altra parte del cerchio.

Hope: Non ho mai avuto il coraggio di parlarne. – sentì gli occhi venirle puntati addosso – A volte mi sembra di sentirlo ancora. – per un istante incrociò lo sguardo con William notando una strana espressione, la ragazza fece finta di nulla ed abbassò lo sguardo – Quando cala la notte e spengo le luci, – intrecciò le dita delle mani quasi a fermare lo scorrere del sangue – io… – scorse con la coda nell’occhio una leggera piega sulla bocca dell’uomo, qualcosa di inquietante, si convinse che fosse realmente lui il killer – Mi sembra di vederlo di nuovo… Mentre… – fece uscire le lacrime, non era mai stata brava a recitare eppure doveva sembrare reale – Io…

William: Te la senti di parlarne?

Fece di no con la testa.

Hope: Forse è ancora troppo presto…

Un oretta dopo entrarono nella stanza dove si cenava. Si sedette dinanzi il ragazzo.

Hope: Il gruppo maschile?

William: Non vengono gli stessi giorni. Solitamente le facciamo di notte le sedute, – lo vide mordere un pezzo di pane – ma da quando due membri sono morti ho deciso di spostarli a tarda sera.

Lo vide addentare nuovamente il pane. Che abbia spostato gli orari per aver più tempo per uccidere? Doveva ammettere che quei gruppi erano un alibi perfetto.

La sera procedette calma ed Hope tornò a casa udendo tuttavia il cellulare squillare.

Giunse sul luogo del crimine in fretta e furia. La strada dinanzi l’edificio era desolata. Samuel e Miranda la raggiunsero.

Hope: Hanno trovato un altro cadavere del killer?

Samuel: Sembrerebbe di si.

I tra salirono le scale del palazzo fino al luogo del delitto. La dottoressa Clarissa era dinanzi all’entrata.

Clarissa: È la terza vittima del killer. Anche qua è stato trovato un anello con su scritto “oH”.

Hope: William, – si sentì piena d’ira – sono sicura sia lui il killer.

Clarissa: Abbiamo già stabilito l’ora del decesso, eri a cena con lui.

La ragazza sbiancò. L’istinto eppure le diceva che fosse lui il killer. Videro lo psicologo raggiungerli assieme al commissario Mark.

Dan: Qualcosa è cambiato. Il modo di uccidere ed il luogo dove ha lasciato il corpo sembrano differenti dagli altri due, come se dovesse sbrigarsi.

Hope: Ha voluto agire esattamente nel momento in cui ero con il primo sospettato.

Mark: William non è più il primo sospettato e soprattutto tu sei il suo alibi. Stai dando troppa importanza a quell’uomo, trova delle reali prove oppure un altra pista.

Fece si con la testa ma aveva intenzione di continuare ad indagare su William. Entrò nella stanza del luogo del delitto assieme a Samuel e Miranda. Senti la ragazza correre alla tromba delle scale per rigurgitare. Dinanzi a loro vi era il più atroce scenario che avessero mai visto.

Fine episodio.

Serie: Il sangue del mito


Ti piace0 apprezzamentiPubblicato in Narrativa

Discussioni