Alice nel paese delle maldicenze

Stefano entra nella sua stanza e getta su una sedia la cartella contenente il lavoro che oggi dovrà esaminare.

Si siede alla sua scrivania e si convince che oggi è una di quelle giornate in cui avrebbe fatto meglio a restarsene a casa.

Non riesce ad uscire fuori da quella situazione, che come le sabbie mobili, più si agita per tirarsene fuori, più viene risucchiato verso il fondo.

Quattro mesi prima Giovanna, quella che è stata la sua donna per sei anni, lo ha piantato improvvisamente per un altro.

Stefano non riesce a farsene una ragione, lei viveva una doppia vita da sei mesi e lui non si è mai accorto di niente, il loro amore sembrava quello di sempre, con alti e bassi ma tenace e profondo.

Ha tolto dalla sua casa e dal suo ufficio tutto ciò che le apparteneva, oggetti acquistati insieme, foto, persino le lenzuola del letto sono finite nel camino in un bel falò, ma non riesce a togliere lei dalla sua testa.

Prende la cartella e inizia ad esaminare i nuovi prodotti che la nota fabbrica francese di cosmetici per cui lavora, sta per lanciare sul mercato.

Lui è un creativo e deve trovare slogan e nuove idee per pubblicizzare i prodotti ma concentrarsi, per lui, oggi sembra impossibile.

Bussano alla porta ed entra Alessia la segretaria del capo.

“Ti vuole parlare, ha detto se vai lì.”

Con un sospiro Stefano si alza dalla poltrona e va verso la stanza del capo.

Entra ed una leggera nuvola di profumo gli sale su per le narici e, per una attimo, avverte un leggero senso di stordimento.

“Giornata no anche oggi Stefano?”

Il capo lo conosce abbastanza bene ormai, da capire con uno sguardo il suo stato d’animo, anche se lui fa di tutto perché i suoi turbamenti non siano evidenti.

“Non è una delle migliori.” le dice guardandola

Alice Galiani è una donna di successo, che ha iniziato come semplice segretaria quando aveva vent’anni e lavorava di giorno e studiava di notte per prendere una laurea in economia aziendale.

Dopo la laurea è iniziata la sua scalata verso vette sempre più alte essendo una donna intelligente, intraprendente e carismatica.

È anche molto bella e la bellezza, soprattutto nel suo settore, costituisce una marcia in più.

Ora, a trentotto anni, è la top manager della sede italiana dell’azienda e tra loro si è stabilito un rapporto di amicizia e complicità e Stefano riesce a parlare con lei anche della sua vita privata perché Alice non è la classica donna che ha sfondato nel lavoro e, per paura di perdere autorità, tratta i suoi dipendenti con distacco e freddezza, durezza.

È troppo sicura di sé per assumere atteggiamenti difensivi, attingendo alla sua femminilità, è riuscita ad affrancarsi da un vecchio modello di leadership al maschile creandone uno tutto suo nel quale usa la negoziazione al posto del tipico atteggiamento di dominio proprio dell’altro sesso.

E così è riuscita a conquistare la stima e la simpatia dei suoi dipendenti pur facendo sentire loro che è lei il capo, senza mascolinizzarsi, senza indurirsi, semplicemente usando il suo innato carisma.

“Stefano, Stefano… un uomo come te che si perde dietro una Giovanna qualsiasi!

Tu hai tutto, sei ancora giovane, sei un uomo di successo, sei bello come il sole, hai un buon carattere, il mondo è tuo!”

“Hai ragione Alice, devo darci un taglio. Tu mi potresti aiutare facendomi compagnia questa sera a cena.”

Alice lo guarda sorpresa :”Si può fare a patto che non si parli tutta sera di Giovanna.”

“Non la nominerò nemmeno.”

Stefano ha scelto un ristorante con il reparto fumatori, perché Alice diventa nevrotica se è costretta a stare più di mezz’ora senza fumare.

È già seduto al tavolo e aspetta il capo.

Ed ecco che entra, con il suo classico outfit sobrio e di classe: tailleur pantaloni nero, pashmina di cachemire azzurra, borsa con tracolla e scarpe decolleté Chanel.

Stefano non può fare a meno di notare quanto sia affascinante, di una femminilità non ostentata, quasi inconsapevole.

“Scusa il ritardo ma sono stata trattenuta da una lunga telefonata con Parigi.” dice con la sua voce calda, dai toni bassi, arrochita, forse, dalle troppe sigarette.

“Tranquilla, sono abituato ad attendere.”

Lei lo guarda con un leggero sorriso e puntandole contro un dito gli dice :”Sono proibite anche vaghe allusioni alla tua ex e poi io normalmente non faccio mai aspettare, stasera è stata solo una sfortunata coincidenza.”

“Scusami. Voglio smetterla davvero con il vittimismo, in fondo non merita nemmeno che io pensi ancora a lei e tantomeno che ne parli e non con te. Piuttosto parlami di te, non lo hai mai fatto finora se non vagamente.”

“Non basta una cena, credimi Stefano. La mia vita è un romanzo, penso che un giorno scriverò un libro autobiografico.”

“Immagino. Hai fatto una carriera vertiginosa, sei una delle top manager più giovani d’Italia.”

“Ah questo si! Ma me la sono guadagnata con tanti sacrifici, ho rinunciato alla mia giovinezza per arrivare dove sono. Ma la mia vita non è stata solo studio e lavoro, è costellata da tante altre esperienze, situazioni drammatiche che vorrei dimenticare, lasciarmi alle spalle. Forse un giorno ci riuscirò.”

Stefano capisce che c’è qualcosa nel passato di Alice di cui lei non vuol parlare, almeno per ora. Ma Stefano non ha fretta, ha tutto il tempo per conquistare la sua fiducia e la sua confidenza.

Finiscono col parlare di lavoro e Stefano la ascolta ammirato e interessato mentre lei gli espone alcune idee gesticolando con le sue mani grandi ed affusolate.

A fine serata, Stefano accompagna a casa Alice che lo ringrazia, gli dà un bacio su una guancia e se ne va.

Arrivato a casa, Stefano non ha voglia di andare a dormire, sente scorrere ancora l’adrenalina per la serata passata con Alice.

Decide di provare a lavorare un po’.

Per prima cosa, decide di sondare gli umori della gente, quindi va sul sito del brand e clicca su “Dicono di noi”.

Ci sono i soliti articoli stereotipati dove si esalta la qualità dei prodotti, il fatto che quello sia un marchio che mantiene intatto il suo prestigio da quasi un secolo poi nota un articolo nuovo, diverso dagli altri, postato poche ore prima.

“Alice Galiani, l’uomo che è riuscito a diventare una donna di successo.”

Quel titolo fa provare una stretta allo stomaco a Stefano e un senso di smarrimento e confusione. Che significa?

Ha timore a leggere l’articolo, ha paura di trovare una conferma a ciò che è già abbastanza esplicito nel titolo.

Lo legge e legge la storia di un ragazzo transgender di diciotto anni che si sottopone ad alcuni interventi chirurgici per assumere sembianze femminili, che a vent’anni, ormai donna, viene assunta da una nota casa di cosmetica come segretaria e che, con caparbietà e tanti sacrifici, ottiene una laurea in economia aziendale e da lì inizia la sua scalata verso il successo diventando a poco più di trent’anni, una delle donne manager più apprezzate e capaci.

Malignamente l’articolo si conclude insinuando il dubbio che tanto talento derivi dal fatto che Alice Galiani è geneticamente un uomo.

Stefano sferra furioso un pugno sulla scrivania e, con una manata, va volare in aria il portapenne.

Ce l’ha con chi ha scritto quell’articolo e in particolare con la sua conclusione idiota e maschilista e ce l’ha con Alice perché, dopo quattro anni che lavorano a stretto contatto, non ha mai trovato opportuno confidarle il suo suo segreto mentre lui, per amicizia ed affetto, non le ha mai nascosto nulla della sua vita privata.

Certo, il segreto di Alice è difficile da confidare ma davvero lo crede così piccolo, meschino e ottuso da aver avuto paura della sua reazione?

Si sente confuso, è vero, pensare che una splendida donna come Alice, vent’anni prima era un ragazzo è abbastanza sconvolgente ma questo non cambia la stima e l’affetto che prova per lei.

Cerca di calmarsi e di riflettere e pensa a quanto odio, avversione, discriminazione basati su pregiudizi e stereotipi abbia dovuto sicuramente subire e ricorda che meno di trent’anni fa l’OMS considerava l’omosessualità una malattia mentale e che in alcune parti del mondo, viene considerata addirittura un crimine.

Capisce la reticenza di Alice e il fardello atavico che si porta dietro da quasi tutta la vita, capisce la sua diffidenza nel parlare di qualcosa che, in fondo, è solo una variante naturale del comportamento umano e prova una profonda tenerezza nei suoi confronti.

Vorrebbe chiamarla subito, dirle che sa tutto di lei e dei suoi tormenti, dirle che per lui è e rimarrà sempre la stessa Alice, donna affascinante, intelligente e talentuosa ma non lo fa.

Lo farà di persona perché lei possa vedere nei suoi occhi la sua sincerità, perché nel suo sguardo lei possa leggere che per lui rimarrà sempre Alice, la sua amica speciale e per dirle che sarà sempre al suo fianco per proteggerla da chi è malato di pregiudizi ed a causa di questi, lede la libertà delle persone e le mortifica privandole della loro dignità.

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