J. Dieu
Ep. [part not set] della Serie: Le rose e le rouge
Sul tavolino basso del salotto il cellulare aveva iniziato a vibrare, mentre Valentina, distesa sul divano, consumava, avidamente, il secondo racconto di Giallo Sardo. “Pisano…
Sul tavolino basso del salotto il cellulare aveva iniziato a vibrare, mentre Valentina, distesa sul divano, consumava, avidamente, il secondo racconto di Giallo Sardo. “Pisano…
A dispetto delle nuvole che adombravano il cielo di quella domenica mattina, Valentina si era svegliata contenta e con l’insolita voglia di cantare, all’idea di…
Le foto incriminate avevano tutte lo stesso volto della ragazza distesa sul letto, col seno nudo, turgido e acerbo di un’adolescente. Sulla testa aveva un…
In attesa della sua ospite Clara aveva apparecchiato il tavolino del salotto: tovaglietta bianca ricamata a mano, le ultime due tazze superstiti, di porcellana inglese,…
«Il numero selezionato è inesistente o momentaneamente non raggiungibile.» «Uffa, che rottura…!» L’ennesimo tentativo di comunicare per telefono col professor Bellu, si era concluso con…
Era stata una serata piena di sapori, di odori, di suoni e di emozioni. Sotto gli influssi di una luna matrona, raggiante e complice, i…
Il letto sfatto, come un campo di battaglia, senza vincitori né vinti. Calze e calzini lanciati sul pavimento, nella foga che accelera movimenti, respiri e…
L’uomo in doppio petto blu si era avvicinato col passo incerto, claudicante, il busto leggermente inclinato sul lato sinistro e un sorriso raggiante. «Cosa le…
Laura aveva chiamato Giò, l’ amica parrucchiera che faceva servizio a domicilio. Una volta al mese andava da lei per spuntarle i capelli, di lunghezza…
Lui era grassoccio, grondava sudore ed emanava un odore rancido, di birra e aglio. Appariva instabile sulle gambe, con le braghe calate fino alle ginocchia.…
Il maresciallo Ercole Lo Piccolo si era fermato al chiosco del cimitero per acquistare un mazzo di fiori da deporre sulla tomba di un caro…
Vecchio Quando non è finita, hai ancora tanta vita E l’anima che grida e tu lo sai che c’è. (Renato Zero – Spalle al muro)…
Valentina e Viola avevano lasciato il parcheggio del San Michele per avviarsi al paese, senza dire mezza parola. Una attenta al traffico dell’incrocio e l’altra…
Il maresciallo Ercole Lo Piccolo era rimasto in silenzio. Laura si chiedeva se fosse caduta la linea o si fosse verificato qualche problema di…
Il reparto di neurologia del San Michele era immerso nella penombra e nel silenzio. Un tablet acceso attenuava l’oscurità dell’infermeria. La donna che lo teneva…
Le note di City of light della suoneria avevano rotto il silenzio di un pomeriggio solitario, trascorso a riordinare appunti pasticciati, pieni di scarabocchi, asterischi…
Sulla tavola, tra i piatti sporchi impilati, qualche tozzo di pane e avanzi di cibo, alcune bottiglie ancora piene: acqua minerale, olio d’oliva, aceto…
Il motorino era fermo da un anno. Si era spaccato l’asse della batteria e Valentina, per poterlo riparare, sperava sempre in un gratta e vinci…
Il cellulare sul comodino aveva iniziato a vibrare. Da mezzanotte fino alle otto o nove del mattino, suoneria esclusa per evitare risvegli di soprassalto. Lo…
Rebbio era stato abile e veloce. Con un clic e una spinta, la porta dell’ingresso principale era già spalancata, senza alcun segno di scasso.…
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