
Bed & Breakfast
Serie: Saṃsāra
- Episodio 1: Re-incarnazione
- Episodio 2: Bed & Breakfast
- Episodio 3: Compact-Disc
- Episodio 4: White Pearl
- Episodio 5: Nucleo
- Episodio 6: Dove sei?
STAGIONE 1
Dovevo aver dormito sicuramente molto, mi sentivo un po’ frastornata.
Aprii gli occhi e mi accorsi di essere praticamente circondata.
Un sacco di persone erano intorno al letto in cui io mi trovavo assieme alla signora della sera prima, per intenderci quella dal famoso buon capezzolo. Non percepisco bene alcuni volti, anzi, a dirla tutta li vedo decisamente sfuocati! Anche quello della signora che non mi lascia un attimo avvinghiandomi in una specie di copertina scozzese dai colori celesti, rosa e bianchi, non lo vedo chiaramente. Ma forse a pensarci un attimo, sarà anche la vicinanza… il suo, è quello che mi risulta più nitido. Mentre se c’è una cosa che percepisco chiaramente, sono le voci!
Aiuto, queste voci… non smette nessuno di parlare, continuano a blaterare inutilità a me incomprensibili e fanno un fracasso assurdo! Aiuto, voglio tornare a dormire, perché questi qui non vanno a chiacchierare da un’altra parte?
«Forse è meglio che in stanza rimanga solo il papà, l’orario delle visite è ormai terminato e voi siete decisamente in troppi! Fosse per me vi lascerei anche, ma proprio poco fa ho visto il primario gironzolare in reparto e se vi vede tutti qui la responsabilità ricade inevitabilmente su di me per cui signori, sono costernata, ma devo chiedervi di lasciare la camera» esordì una dolce signorina dal lungo camice e una specie di berretto a coprirle i capelli, con tanto di mascherina sul viso. Pensai subito di essere fortunata, finalmente qualcuno aveva capito che volessi stare da sola. Sola, sì. Sola, ma in braccio a questa profumata donna che non mi staccava un attimo gli occhi di dosso.
In realtà ogni tanto mi sbaciucchiava anche sulla fronte, io glielo lasciavo fare perché la sensazione era bellissima. Eppure qualcosa non mi tornava, non volevo muovermi da lì. O forse neanche potevo, visto che nell’esatto momento in cui pensavo di far un balzo, scender giù da questo letto e scappar via… qualcosa mi diceva di lasciar perdere.
Percepivo che probabilmente non ne sarei stata in grado, ed ero certa che questo sconosciuto qualcosa avesse comunque ragione poiché subito dopo tale pensiero di fuga, uno strano spavento mi attraversava tutta.
«Hai visto, Mauro Mauretto? Finalmente ci hanno lasciato soli, ora proviamo a dormire un po’, che dici? Ma si, gnu-gnu-gnuuuu, dormiamooo…!» fece lei dolcemente, con voce a dir poco stupida e strofinando più volte delicatamente il suo naso contro il mio. Provai sì una bellissima sensazione grazie a quel contatto, ma… avevo sentito bene?! Mamma?! Mauro Mauretto?! Che diavolo… ?! Un brivido gelido mi attraversa.
Lo sento partire dalla nuca fin giù all’osso sacro.
Un pugnale ghiacciato lacera la mia spina dorsale, ed esplodo in strazianti urla grottesche, con la gola che mi raschia e sembra emettere dei versi animali, quasi come ruggiti, mentre dalle fauci bevo le mie stesse lacrime senza neanche accorgermi.
Ho di nuovo fame, e voglio dormire.
Il suo seno, dov’è?! Dov’è il suo seno?!
Ah, eccolo… per fortuna!
Sono salva.
Serie: Saṃsāra
- Episodio 1: Re-incarnazione
- Episodio 2: Bed & Breakfast
- Episodio 3: Compact-Disc
- Episodio 4: White Pearl
- Episodio 5: Nucleo
- Episodio 6: Dove sei?
Ciao Loris! Pensare di avere i ricordi di un adulto mentre si è imprigionati dentro al corpo di un neonato deve essere un bell’incubo😅 chissà quanto senso di impotenza. Si è in balia di tutto! Tra le righe, però, si intuisce una presa di potere da parte dell’istinto, che nel protagonista sembra manifestarsi in un livello a metà via tra il conscio e l’inconscio. Tanto per dire che tutto funziona al contrario, nell’esistenza, e più si avanza, più si dimentica.
Ben trovato, sir Nicholas. Si, a un certo punto l’istinto di Sara cerca in un modo o nell’altro di prevalere. Almeno nei momenti in cui non viene forzatamente trascinata dal mulinello della nuova vita, cercando di rimanere lucida. Pian piano inizia a notare che proprio quei momenti di lucidità son sempre più rari e divengono dunque più importanti, riconosce che se non fa qualcosa in quei frangenti forse non ne avrà più occasione. La vecchia sè, vuole portarsela appresso per sempre, vuole lottare con tutte le sue forze per riuscirci. Che non abbiamo fatto anche tutti noi, così? Tralasciando la domanda retorica, ti ringrazio per aver lasciato un segno della tua lettura. È per me un enorme feedback
Mamma mia che ansia che mi hai messo addosso😅 mentre leggevo mi chiedevo ‘e se toccasse a me un destino simile?’ se potessi scegliere, sceglierei un gatto 🐱
Eh, ma una volta indossato un corpo umano non puoi tornare indietro a qualcuno animale 😅 sicuramente avrò modo di parlare anche di questo, nel frattempo aspetto che esca il terzo episodio e continuo a dedicarmi agli altri! Molto felice che il capitolo ti abbia trasmesso delle emozioni
Mi ricorda un po’ “Senti chi parla”, probabilmente per il carattere ironico in alcuni punti e questo, secondo me, è un punto a favore, perché rende la lettura più coinvolgente.
Curiosissimo di scoprire come proseguirà. 😁👍
Ciao Giuseppe! Sai che non ho idea di cosa sia “Senti chi parla”…? Per quanto riguarda l’ironia si, credo che ci voglia… perché ci saranno parti più forti, e dunque in diversi punti serve, tu ben sai quanto! Che tra l’altro sei molto bravo ad usarla nei tuoi, di racconti! Il terzo capitolo è in sospeso da circa 24h, attendo la sua “nascita”…!
Molto ben fatto! Mi piace tantissimo il modo in cui Mauretto ancora si pensa donna…chissà poi che non sia così, e senza ricordarlo ci siamo passati tutti 😊
Ti ringrazio, mi fa molto piacere sentirtelo dire! E poi si, ci siamo passati tutti. Il punto è ricordarselo o meno 😅