Caro Elio

Caro Elio,

è notte fonda e io ho gli occhi gonfi di lacrime, perché penso a te.

Sono tornata a casa da poco, sono sul letto e ho appena finito di guardarmi alcune tue foto, lo sai che eri bellissimo? Io lo sapevo, infatti me ne vantavo con tutti: ”Il mio gatto potrebbe fare la pubblicità delle scatolette” dicevo.

Pelo grigio e degli occhi azzurri mozzafiato.

Non ti penso sempre Elio, devo essere sincera. Purtroppo la vita non permette di soffermarsi più di tanto sui propri sentimenti, bisogna andare per forza avanti, altrimenti si viene schiacciati. Però quando ti penso, come adesso, mi sale un nodo alla gola e sento il cuore pesante, perché mi manchi tantissimo. A volte immagino di trovarti per strada, di non riconoscerti in principio, perché magari sei cambiato, e poi di correrti incontro sprezzante di gioia e con gli occhi lucidi. Se chiudo gli occhi sai..riesco a sentirti ancora vicino a me, sento il tuo pelo morbido e il rumore della tue fusa che mi facevi sempre, come a dire ”mi sei mancata”. Il nostro legame era speciale, questo nessuno me lo toglierà dalla testa. Quella brutta estate in cui ti ho perso, tornavo a casa tardi da lavoro, e tu spuntavi e mi accoglievi, poi dormivamo insieme, quasi abbracciati. Adesso siamo rimasti io, Romeo e la Ninetta, loro dormono ai piedi del letto e sono schivi, ma sono sicura che gli manchi tantissimo.

Non riesco ad andare avanti Elio..ho pensato di adottare un altro gatto ma come potrebbe essere come te? Che sei arrivato in Toscana dalla Sardegna e inaspettatamente sei finito da me. Ho ancora i jeans che mi hai strappato da piccolo, facendoti le unghie..non li butterò mai.

Chissà cosa penseresti di me, adesso. Forse, se tu fossi ancora qui con me, non sentirei il bisogno di uscire tutte le sere per colmare i vuoti della mia esistenza. Una volta non ne sentivo il bisogno, forse perché c’eri anche te accanto a me. Quando in casa c’erano solo litigi e urla io mi rifugiavo in camera, con te, sempre al mio fianco.

Non so se saresti fiero di me.. sei scomparso due anni fa e da allora sono cambiate un po’ di cose, sono cambiata anche io, mi sembra sempre di fare un passo avanti e mille indietro.

Non avevo mai trovato il coraggio di parlarti, mi sono sempre tenuta tutto dentro, perché poi la maggior parte delle persone non capisce il dolore che provo, annuiscono come a dire ”questa è pazza”.

Ma stasera ne ho sentito la necessità e spero che, ovunque tu sia, ti arrivino le mie parole.

Adesso ti lascio stare, ti immagino correre libero dietro a qualche farfalla, come ti piaceva fare.

Mi mancherai per il resto dei miei giorni.

Con infinito amore,

tua per sempre,

Gloria.

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Discussioni

  1. Pazzo, o forse semplicemente e fortemente limitato, è chi non è in grado di accettare che l’amore possa esistere anche nell’incrocio di sguardi fra un animale ed il suo umano. Forse perché è un concetto più grande di loro. Deve avere una grande anima questo Elio, da qualche parte prima o poi ci si rincontra e ci si riconosce sempre.

  2. Cara Gloria, una lettera d’amore bellissima scritta da chi sente quella cosa lì dentro, che, come dici tu, chi non la sperimenta non lo sa. La perdita è difficile da superare, però parlarne aiuta. Guardare i video e le immagini in cui ci divertivamo con loro, ricordare il calore dei bacetti e degli abbracci. Sostituirli no, anzi, è una parola bruttissima. Però ci sono in giro altri amori che ci possono scaldare. Aspettano solamente noi.