Colpo di scena

Serie: Imprevisti


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Cosa รจ successo nell'episodio precedente? Quasi nulla, potete proseguire con la lettura nell'ordine che preferite.

Lโ€™appuntamento รจ per le 20 al Santa Rosa bistrot fuori porta San Frediano. Arrivo dopo due ore di misantropia e sette anni di fidanzamento, inevitabilmente la mia dimestichezza con lโ€™universo femminile รจ pari a zero. Se mi trovassi davanti la classica alternativa con la frangia che fuma tabacco e esce in Santo Spirito come le spiego che di Greta Thunberg non me ne frega un cazzo? Immaginiamo che io voglia offrire lโ€™aperitivo, come gestire la sua concreta lotta al patriarcato senza prendere una testata in pieno volto?

Istintivamente passo in rassegna le vie di fuga a disposizione, ho diversi messaggi salvati nei preferiti di whatsapp. โ€œCiao ho appena forato. Arrivare dalla parte opposta della cittร  senza macchina oggi รจ impossibile.โ€ In pieno stile metrosessuale scrivo come se avessi le sopracciglia ad ali di gabbiano e le gambe senza un pelo. Oppure โ€œHo avuto un imprevisto รจ una urgenza che non posso rimandare. Questioni di famiglia.โ€ In questa versione sembro una persona responsabile. Senza rendermene conto perdo troppo tempo e nel momento in cui decido veramente di scappare lei arriva, sono in trappola. Dimentico i dubbi e abbraccio la spontaneitร .

Si chiama Sara e viene da Torino. รˆ una Barlady, pesa 50 Kg vestita e beve alcol quasi fosse un bisogno fisiologico con gesti rapidi e misurati. Profuma di buono, sa a memoria Gente che spera degli Articolo 31 e quello che conosce della vita รจ un insegnamento della nonna materna. รˆ una stagione benedetta la sua, si trova a Firenze da due settimane e la differenza con Bologna e Barcellona รจ evidente, qui i problemi che solitamente la rincorrono non esistono. Lโ€™antifona รจ chiara. Ha la sensibilitร  di chi ha vissuto in prima persona la dipendenza e lโ€™ingenuitร  tipica dei giovani perfetti e invincibili. รˆ tutto un gioco senza prezzo e sotto il pieno controllo. La sua spontaneitร  mi travolge non ha filtri, un mondo lontano anni luce dal mio fare serioso e composto.

Il telefono le squilla a piรน riprese ricordo ancora le conversazioni sconclusionate. โ€œMamma non te lo voglio fare un nipote, ora basta vai a dormire!!โ€ e ancora โ€œVa bene a breve mi organizzo, lo prometto. No, non posso chiamarlo Saro, รจ solo la versione maschile del mio nome e lโ€™hai appena inventato!! Cerca qualcosa che esista almeno!!โ€ Ascolto in silenzio. I miei genitori sono cosรฌ dice. Certe persone fanno parte della tua vita e non puoi farci nulla, con il tempo impari a prendere solo il bello. Per un attimo non ha piรน la stessa energia รจ come se i suoi ventโ€™anni pesassero il doppio. A fine serata sul tavolo conto quattro piatti di tapas e dodici bicchieri vuoti, la sfida si รจ svolta a colpi di old fashioned, black russian e martini con oliva. Ci alziamo tronfi dโ€™alcol e usciamo dal locale, da bravo uomo di mondo prometto una passeggiata alla scoperta di una Firenze inedita. Superiamo Porta San Frediano camminando in mezzo alla carreggiata quando improvvisamente una Fiat punto nera ci affianca e si ferma. Sento il suono del freno a mano che scatta nervoso e vedo il finestrino abbassarsi di colpo. Una quarantenne in visibile difficoltร  si rivolge a noi biascicando, sono cinque ore esatte che guida per il centro storico, si รจ persa e deve tornare a Rignano. Ha un cane nel retro che deve essere operato di urgenza. La osservo con calma, รจ in piena crisi di astinenza e serra la mandibola con violenza tra una parola e lโ€™altra. Alzo il braccio per liquidarla nella prima direzione disponibile ma รจ troppo tardi, Sara sale in macchina nel posteriore. Non รจ mai stata in grado di dominare i suoi istinti ormai chiaro. Io, che di istinti ne ho pochi ma ho la presunzione di saper gestire ogni situazione, la seguo senza fare domande. Le serrature si bloccano e lโ€™auto parte. La guida รจ isterica, il ruolo della segnaletica si riduce a quello che tutti noi conosciamo, un suggerimento. Io nel frattempo parlo Training Autogeno. ยซPrincipessa di Rignano perchรฉ non ci fermiamo? Segua il suo respiro, si concentri sul petto. Rilassiamoci insieme piรน avanti cโ€™รจ un parcheggio libero.ยป Lei smette di tremare e si asciuga le lacrime, per qualche strano motivo vengo ascoltato tantโ€™รจ che rallentiamo fino a fermarci. I ringraziamenti si sprecano, mi tocca prima la coscia poi la mano sinistra con scatti tesi. Ha mani sottili e nodose, unghie sporche e un bisogno viscerale di essere rassicurata. Tutto risolto? Quasi. Sara, che fino a quel momento รจ rimasta in silenzio avvinghiata al cane, improvvisamente comincia a urlare. ยซGiulio! Giulio!! Non puรฒ morire cosรฌ!! Io adesso rubo il cane e scappoยป Un colpo di scena in piena regola, mi sono appena innamorato. La tossica alla guida risponde al fuoco con parole che non capisco poi di colpo si blocca, sgrana gli occhi e si volta verso di me. ยซTu chi cazzo sei? Perchรฉ sei in macchina? Cosa mi vuoi fare!?ยป In fondo ha ragione, perchรฉ mi trovo qui? Non ho risposte. Apro la portiera scendo e afferro Sara per la giacca. Le strappo il cane dalle braccia e lo lancio in macchina. La punto nera schizza lontano e si perde in mezzo al traffico, direzione Rignano. รˆ andata come previsto, alla scoperta di una Firenze inedita.

Serie: Imprevisti


Ti piace0 apprezzamentiPubblicato in Narrativa

Discussioni