
Colui che non è morto
Serie: Colui che non è morto
- Episodio 1: Colui che non è morto
- Episodio 2: Oswald Graves
- Episodio 3: Malice
- Episodio 4: Thomas Willford
- Episodio 5: Dylan
- Episodio 6: Arthur
- Episodio 7: William
- Episodio 8: La famiglia Hill
STAGIONE 1
“Ascolto un coro bianco di voci
Sento che la mia anima mi sta abbandonando
Ma io sono ancora qui,
solo e dimenticato
Privo del conforto di Dio
Privo dell’amore degli uomini che mi cercano in cielo,
mentre io giaccio qui nell’oscurità,
assieme al mio guardiano,
assieme allo spirito ombra che si nutre del mio dolore e accompagna il mio desiderio di vendetta”
La mia rabbia sta crescendo. È diventata incontrollabile. Rinchiuso tra queste pareti di marmo, all’interno di una camera mortuaria che è diventata la mia nuova casa, non riesco a smettere di pensarvi. Osservo le mie mani giunte in preghiera, le stesse che ho rivolto a voi, in ginocchio, quando vi ho supplicato di non uccidermi. Ma voi avevate paura di compromettere le vostre vite, i vostri destini, le vostre carriere, la vostra reputazione. Volevate schiacciarmi, rendermi inerme, impedirmi di raccontare la verità. Pensavate fosse così facile ottenere il mio silenzio: una corda stretta attorno al mio collo, uno sgabello su cui mi avete costretto a salire, tenendomi fermo fino a quando uno di voi non ha deciso di dare un calcio alla mia vita. Nemmeno per un istante avete preso in considerazione il mio sguardo
fisso sui vostri volti mentre dondolavo sopra l’abisso che ha inghiottito la fiducia che riponevo in voi. Quell’immagine è rimasta impressa nei miei occhi mentre la mia mente ha disegnato attorno a voi l’unico destino possibile: la morte. Ho giurato che avrei servito l’unico signore che ha accolto le mie preghiere, l’Oscuro Dio che ha raccolto il mio pianto tra le sue mani permettendomi di rimanere tra di voi per avere ciò che mi spetta. Ma non mi accontenterò delle vostre vite. Non sarà così semplice. La mia anima ha già raggiunto il Dio della Misericordia, mi ha liberato di ogni obbligo verso la mia coscienza. Adesso sono come voi: pronto a impormi sulle vostre esistenze. E lo farò secondo le leggi oscure che regolano la morte. Ma la mia rabbia sarà clemente e vi concederà un vantaggio: la possibilità di confrontarvi con il ricordo della mia morte o con le vostre paure più inconsce. Io Rimarrò qui, disteso, prigioniero di un corpo che avete trasformato nel feroce involucro del mio desiderio di vendetta. Non mi è permesso uscire da questo luogo che mi accoglierà per l’eternità, semi-cosciente, ma lo spirito ombra, che qui dimora e custodisce il mio sonno a occhi aperti, mi ha promesso che presto sarete voi a ricongiungervi a me. Non preoccupatevi, non sarà necessario che raggiungiate il luogo in cui mi trovo. Farò in modo che le vostre stesse case, i luoghi che voi considerate sicuri e inaccessibili, tempi sacri dove custodire i vostri segreti, diventino le vostre tombe o i confortevoli giacigli della vostra dannazione. Vivrete come vivo io, rinchiusi. All’improvviso non potrete più riscaldarvi con la luce del Sole, non potrete avere contatti con il mondo esterno: solo voi e le vostre paure. Solo voi e la mia rabbia. Continuate pure a ridere, a godere dell’amore dei vostri cari, dei successi e degli avanzamenti di carriera. Ma all’improvviso tutto questo finirà. All’improvviso la porta che vi permette di accedere al mondo dei vivi, e crogiolarvi nella lussuria delle vostre vanità, si chiuderà. Al suo posto apparirà una parete di marmo e quel marmo vi separerà dalla luce del sole, dal tiepido candore della luna, dal calore di un corpo amico… ma non da me.
Se osservo la mia immagine riflessa su questi lastricati di marmo, vedo il mostro che sono diventato. Un mostro che si nutre delle menzogne che ancora continuate a pronunciare quando parlate di me. Un mostro senza pietà, senza misericordia. Perché la pietà appartiene solamente a chi sa perdonare ed io, il perdono, l’ho perduto assieme alla mia anima. La rabbia sta lacerando le mie interiora procurandomi una sofferenza che la mia memoria non potrà mai cancellare. Lo spirito ombra mi ha promesso che sarà spietato, che non vi darà pace. Assumerà la forma che le vostre paure gli daranno. Paure che io conosco bene, le stesse che mi avete confidato quando ancora mi consideravate un vostro amico. Ricordate? Avevamo deciso di condividere tutto, poi avete dimenticato quella promessa, avete ceduto alle lusinghe di una società che vi vedeva come santi. Ed io rappresentavo il vostro lato oscuro, quello che avevate abbracciato quando eravate come me, ma che non vi siete fatti scrupolo di seppellire quando non volevate che le vostre famiglie scoprissero chi veramente siete. Lo spirito ombra si presenterà davanti a ognuno di voi, ma voi non lo riconoscerete. Se lo accoglierete assumerà la forma che avete dato ai vostri desideri, pronto a condurvi con sé nelle tenebre, ma se oserete sfidarlo vi obbligherà a guardare dentro di voi.
“Continuate pure a vivere
Io sono qui che vi aspetto,
oltre la morte,
lungo il sentiero che avete tracciato perché io lo attraversassi da solo
Ma io desidero la vostra compagnia
Come in vita,
così nella morte”
Serie: Colui che non è morto
- Episodio 1: Colui che non è morto
- Episodio 2: Oswald Graves
- Episodio 3: Malice
- Episodio 4: Thomas Willford
- Episodio 5: Dylan
- Episodio 6: Arthur
- Episodio 7: William
- Episodio 8: La famiglia Hill
Complimenti per questo inizio serie. Un lungo monologo inquietante e spaventoso. La rabbia di colui che è stato tradito. Un progetto molto interessante
Grazie davvero.
con l’occasione, ho riletto il racconto di Poe. Devo dire che la mimesi stilistica è molto buona. Ha le stesse movenze di quella prosa che appartiene al passato e testimonia non solo il desiderio di imitarla, ma l’amore e la cura con cui ti ci dedichi.
naturalmente ho postato il commento sotto il racconto sbagliato, chiedo scusa.
Di questo tuo volevo comunque dire che mi ha fatto riflettere, come ogni volta che leggo testi ispirati a questo genere, su quanto la paura – controllata e diretta da una scrittura consapevole – sia piacevole e ci faccia tornare a quell’epoca, anch’essa remota, quando qualcuno raccontava ai più piccoli fiabe anche paurose per farli addormentare.
Grazie della lettura e del commento, Francesca 🙂
Nessun problema. Grazie per aver letto questo inizio di serie. Effettivamente la maggior parte delle storie nascono dalle nostre reminiscenze fanciullesche. Da bimbo avevo visto un film che parlava di morto abbastanza arrabbiatello, mi sarà rimasto impresso. A presto. Un caro saluto anche dallo spirito ombra.
Credo di essere un po’ di parte nel commentare questo primo, esplosivo, episodio, dal momento che, come tutti quelli del gruppo, ho avuto il piacere di leggerlo in anteprima. Perciò, mi limiterò a ribadire che questo inizio è fantastico nella sua crudezza e nella sua capacità di coinvolgere il lettore, introducendolo negli oscuri meandri di questa storia.
Grazie Giuseppe, speriamo che, nel futuro, anche altri autori si uniscano così da dare un’impronta il più possibile variegata ad ogni librick che vedrà la luce. Intanto “divertiamoci” con questo.
Un unico, violento, prolungato e potentissimo grido di odio e disperazione, generati da un tradimento dei più orribili ed imperdonabili. Sebbene la persona tradita, come traspare, non dovesse essere particolarmente morale, il tradimento resta una ferita dell’anima che non si rimargina né facilmente si perdona, appunto.
Ho sofferto di claustrofobia leggendo il racconto. Molto efficace.
Grazie, in effetti l’intenzione era proprio quella di circoscrivere il più possibile la trama all’interno di uno spazio limitato. Come hai ben detto tu, si viene a creare una sensazione claustrofobica che accompagnerà il lettore anche nel prosieguo. Anche il tradimento è un elemento centrale, sul quale ruotano sia la rabbia del “morto” e che la sua sete di vendetta. La morale negli horror è un po’ altalenante dato che la bilancia della giustizia oscilla tra il bene e il male senza fare troppe distinzioni. Grazie per aver letto questo primo episodio e grazie per il tuo bel commento.