Delirio

Serie: My Lai


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Una sconosciuta dal volto conosciuto invade la mente del soldato. Ricordi e deliri

Esco dalla stazione. Lโ€™aria รจ piรน fredda di quanto ricordassi. Lei รจ qualche metro avanti, il passo leggero. Mi tiene le spalle voltate, come se sapesse che la seguo ma non le importasse.

Le importava quella notte. Si dimenava, graffiava, mordeva. Urlava anche dopo, quando lโ€™avevo lasciata lรฌ, il corpo storto nel fango, il sangue che si mescolava alla pioggia. Non aveva piรน una voce. Solo un soffio.

Deglutisco. La bocca รจ secca. Lei svolta lโ€™angolo. Per un attimo sparisce. Il cuore accelera. La rincorro. La strada รจ stretta, i lampioni proiettano ombre lunghe sui muri scrostati. Non cโ€™รจ nessuno. Solo lei. Si ferma. Io mi blocco. Il fiato mi esce spezzato. Lei si gira.(Dio. Dio.)

Il viso รจ il suo. Gli stessi occhi, la stessa pelle umida. Il labbro inferiore un poโ€™ gonfio, come quella notte, dopo i morsi, dopo i baci forzati, dopo tutto. Lei mi guarda. E sorride.

Il sorriso รจ un taglio nella carne del tempo. Un ghigno sottile, appena accennato. Gli occhi fissi su di me. Un battito di ciglia. E lei non cโ€™รจ piรน. Un vuoto improvviso. Lโ€™aria si accartoccia. La strada รจ la stessa: lunga, buia, ferma. Il cemento sporco, i muri sudati di pioggia vecchia. Ma lei non cโ€™รจ piรน. Mi avvicino, piano. Controllo gli angoli, i vicoli ciechi. 

Niente. Il cuore mi martella contro le tempie. Un senso di nausea mi stringe lo stomaco.

Lโ€™hai lasciata lรฌ. La bocca aperta, la pelle gelida, il sangue rappreso sulle cosce. Lโ€™hai lasciata lรฌ. E ora รจ tornata.

Mi porto una mano alla faccia. Le dita tremano. Devo andarmene.

La porta dellโ€™appartamento si chiude dietro di me con un suono sordo. Respiro. Uno, due. Il corridoio รจ stretto, pieno di ombre. Lancio la giacca sul divano, mi tolgo le scarpe senza pensarci. Il neon in cucina ronza piano. Apro il frigo. Bottiglie vuote, lattine ammaccate. Prendo una birra. La apro. Bevo. Il sapore รจ metallico, amaro. Non aiuta. Mi passo una mano sulla nuca. Il sudore si รจ asciugato, ma sento ancora il calore appiccicato sotto la pelle. Mi siedo sul divano. 


Chiudo gli occhi. La vedo ancora. La lingua impastata di paura, le mani che premono sul mio petto, il fiato spezzato contro il mio. Il buio, la giungla che respira intorno a noi, il rumore di passi nella melma. Il corpo piccolo sotto il mio, lโ€™odore di fango e carne e urina. La voce che si rompe. Il sangue. Il sangue ovunque.

Scatto in piedi. La bottiglia cade, la birra cola sul pavimento. No. No. Mi trascino in bagno. Apro il rubinetto, lโ€™acqua scorre gelida sulle mani. Mi guardo allo specchio. Il viso scavato, la barba di giorni. Gli occhi vuoti. Non era lei. Non poteva essere lei. Ma lo era.

Serie: My Lai


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Discussioni

  1. Mi piace lo stile, tagliente. Perfetto, oer quello che vuoi esprimere. Personalmente, non mi piace il grassetto per i ‘salti temporali’, ma questo รจ un dettaglio.