
Terzo desiderio
Serie: Il desiderio del jin
- Episodio 1: Lapo
- Episodio 2: Jin
- Episodio 3: Inconscio
- Episodio 4: Libertà
- Episodio 5: Magia
- Episodio 6: Terzo desiderio
STAGIONE 1
«Questa volta ti darò un po’ di tempo, ma voglio che tu pensi a qualcosa di speciale, che possa attirare il mio interesse. Nel frattempo, ti lascerò solo, mi raccomando!» Jin schioccò le dita e sparì in una nuvola di fumo.
Lapo fu libero di meditare, si sedette a gambe incrociate come aveva imparato e cercò dentro se stesso, nel suo cuore. Dopo qualche minuto, cominciò a sentirne la voce oltre la baraonda della sua mente.
Il genio vive nella mia mente e può manifestarsi in qualsiasi forma. Questo è il suo potere. La realtà è illusione, sogno, pensiero.
Pensò di essere stato troppo arrogante, la sua mente non era abbastanza pura, non aveva domato l’agitazione dell’io, come diceva lo Svegliato.
Questo male presente mi porterà un bene futuro? Poi smise di pensare, una nebbia lattea scese sulla sua testa e il pensiero fu impedito.
***
Lapo rimase a meditare per circa tre ore, come aveva sempre fatto prima della comparsa di quel demone. La soluzione era chiara fin dall’inizio. Ma se non avesse soddisfatto le richieste del jin, quello avrebbe cercato qualcun altro. E se quest’ultimo fosse stato un demone come lui? Si sentiva prescelto in qualche modo e avrebbe liberato il mondo da quella maledizione.
A tavola, mentre suo padre leggeva il giornale e sua madre cucinava, la televisione trasmetteva la notizia di un ragazzo salvato per miracolo dopo che si era buttato nel fiume. La notizia lo attirava in modo strano, c’era qualcosa in quel ragazzo che lo incuriosiva.
«Lapo!» sua madre lo chiamò un paio di volte prima che distogliesse l’attenzione dalla TV «Sei molto strano ultimamente, vuoi dirmi che succede?»
«Niente, mamma, sono stressato e non crederesti al perché» non avrebbe detto altro.
«Ho capito Lapo, una sola cosa poteva distrarti dalla meditazione quotidiana. Ti ho sentito più volte parlare in bagno e in camera. Non dirò altro, ma se hai bisogno di un consiglio, noi siamo qui» sua madre sorrideva sottilmente.
«È vero Lapo, noi siamo qua e non preoccuparti se ci trascuri un po’.»
I suoi genitori pensavano si trattasse di un nuovo amore, Lapo non disse niente per smentirli, meglio che pensassero così.
Più tardi, uscì a fare una passeggiata e si allontanò da casa. Camminò a lungo, per ore addentrandosi tra le colline, i boschi e i campi abbandonati. Casa sua era in periferia e, dopo aver percorso una decina di chilometri, si ritenne soddisfatto: intorno a sé non c’era traccia di vita civilizzata. C’era un grande bosco lì vicino, qualche volta ci era andato col padre a cacciare. C’era ancora qualche ora di luce, così si avventurò fra gli alberi. Dopo circa mezz’ora, raggiunse una radura con un ruscello e lì si fermò.
Sedette di nuovo a gambe incrociate e questa volta si concentrò sull’immagine del genio, voleva che si presentasse, non c’era più ragione di aspettare. Restò a meditare per qualche minuto, ma si sentiva osservato. Aprì un attimo gli occhi.
«Bu!» Lapo sgranò gli occhi vedendo il genio così vicino e Jin si fece una grossa risata «Che ci facciamo qua? Un bel posto, complimenti!»
«Ti ho chiamato per esprimere il mio desiderio.»
«Tu non mi hai chiamato, sono stato tutto il tempo con te, in silenzio.» fece una breve pausa guardandosi attorno «È questo il posto?»
«Sì, hai già capito cosa voglio fare?»
«Un’idea interessante, ma in un modo o nell’altro raggiungerò il mio scopo e mi reincarnerò.»
«Sono più interessato a cosa sarà di me.»
Jin rise di nuovo a bocca aperta: «Non dire stronzate! In un attimo potresti ottenere ogni cosa: tu non hai niente di cui preoccuparti.»
«Certo che devo preoccuparmi! I desideri li esprimo io.»
«Va bene! Ora esprimi il tuo desiderio.»
Lapo formulò un attimo nella mente la sua richiesta: «Desidero che in questo posto appaia una casa con il necessario per abitare.»
Il genio rise e poi schioccò le dita.
Per un attimo sembrò non succedere niente, poi si sentì uno scricchiolio: l’albero che aveva di fronte cominciò a tremare e a ondeggiare. Dopo qualche secondo, si udì uno schianto, qualcosa che si spezzava e l’albero cominciò a sollevarsi. Nel frattempo, un grosso buco apparve nel terreno, da lì si diramava una traccia che correva verso il paese, in poco tempo furono posati dei tubi. Tutto era in accelerazione, l’albero si mise dapprima orizzontale, poi si divise per magia in travi che cominciarono a posizionarsi con precisione. In breve vennero schiantati altri tre grossi alberi. Intanto un rumore aumentava alle sue spalle, si voltò e vide il bosco muoversi. Molti alberi cadevano e al loro posto apparirono, dall’alto, dei pali di cemento, sembravano tralicci. Per ultimo arrivarono molti oggetti, chissà da dove, per arredare la casa. Per ultimi arrivarono un lavandino, una vasca e un water, poi ci fu il silenzio.
Serie: Il desiderio del jin
- Episodio 1: Lapo
- Episodio 2: Jin
- Episodio 3: Inconscio
- Episodio 4: Libertà
- Episodio 5: Magia
- Episodio 6: Terzo desiderio
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