
Dono o maledizione
Tutto รจ iniziato dopo la prima visita dallo psichiatra. Ero ancora in Germania. Credo che con i miei disturbi psichici mi sia arrivato anche un pacco gratis insieme. Quello che ho aperto come il vaso di Pandora. Quello che non so ancora definire. Fatto sta che ogni volta che me ne sto brava per i fatti miei, cโรจ gente che mi si avvicina. Gente che neanche conosco. Sono perfetti sconosciuti per me allโ inizio. Iniziano sempre loro. Io sto zitta e ascolto. Non posso fare altro. Ricordo ancora il mio primo โpazienteโ. Era sulla settantina, ancora ben curato e gentilissimo. Lo so perchรฉ quel giorno fui io a servirlo. Voleva un cappuccino italiano. Io lo portai al suo tavolo, ma dopo aver deposto la tazzina, mi prese la mano e mi chiese di sedermi accanto a lui. Non so cosa mi sorprese di piรน. Il tocco della sua mano o la sua richiesta. Non sapevo che fare, ma guardandolo negli occhi sentรฌ un dolore immenso avvolgermi . Mi veniva quasi da piangere. L’ istinto mi diceva di darmela a gambe. Ma il cuore tenero ereditato da mio padre mi fece sedere accanto a lui. Quel lui dagli occhi piรน tristi che avessi mai visto. Senza convenevoli iniziรฒ a parlare. Della forte depressione della moglie. Del suicidio della moglie. Ricordo ancora tutto, anche se sono passati piรน di vent’anni da quell’ incontro. Ricordo ogni faccia, ogni storia. Attraggo gente che ancora non sa di soffrire di disturbi psichici. Simile attrae simile, o qualcosa del genere. Non mi sto vantando nรฉ voglio avere dei meriti per i consigli elargiti. Non sono una psicologa, non sono un psichiatra. Ma a queste persone so dire con tatto ed empatia di chiedere aiuto. Non tutti sanno che i disturbi psichici oggigiorno non sono piรน una condanna nรฉ una vergogna. Ci sono farmaci di nuova generazione, ci sono diverse forme di terapie psicologiche. Noi affetti da queste patologie siamo stati fortunati nella sfortuna. L’ aiuto vero esiste. L’ ultimo “paziente” l’ ho avuto due giorni fa. Lo conoscevo solo di vista, mai avrei immaginato che carico si portava dietro. Ma due giorni fa ha deciso spontaneamente di sedersi accanto a me e di raccontarmi la sua storia. Ma ogni moneta ha due lati. Perchรฉ io, dopo aver ascoltato, per un lasso di tempo, che sembra infinito, sto male anch’io. La sofferenza degli altri diventa mia. E qui il titolo di questo racconto. Non so se ho un dono o una perpetua maledizione iniziata con mia madre in realtร . Lei, oggi lo so, soffriva di ansia, di un disturbo ossessivo compulsivo, di depressione e schizofrenia. Durante questi anni ho ascoltato. Che sia un dono o una maledizione poco importa. Io continuerรฒ lo stesso ad ascoltare.
Avete messo Mi Piace2 apprezzamentiPubblicato in Narrativa
Se non avessi usato il tag “autobiografico”, avrei pensato fosse un gran bel racconto, auto-narrato da una psicologa, su un tema molto ostico e, al tempo stesso, molto affascinante.
Ma, dato che qui stai parlando di te, meriti certamente un applauso sia per aver avuto il coraggio di parlare di questioni personali che per aver trattato questo argomento in maniera molto coinvolgente, quasi come fosse una storia sconfinante nel fantasy.
Veramente brava.
Ringrazio di ๐
I disturbi mentali sono un tema delicato, importante e molto piรน diffusi di quanto possa sembrare in apparenza. L’empatia รฉ un gran dono che puรฒ renderci davvero umani. Una sensibilitร molto forte versi gli altri, perรฒ si paga. Forse per questo molte persone deboli, dopo una situazione di grande sofferenza, (soprattutto quando si รฉ piccoli e indifesi), si puรฒ arrivare a congelate i propri sentimenti, l’affettivitรก.
Un bel racconto dolce-amaro.
Ringrazio di โค๏ธ