
Estratti da un Almanacco Picaro
Serie: Racconti da Picaria
- Episodio 1: Estratti da un Almanacco Picaro
STAGIONE 1
CONSIGLIO PRIMO:
TROVARSI UN AMICO
Nacqui destinato alla grandezza, solo ancora non lo sapevo.
Già da giovane Segaiola (1) mi stava stretta.
Troppi invidiosi incapaci di riconoscere le mie doti da cacciatore, troppo stolti perfino per capire quale fosse la mia preda.
La prima regola che ti darò, o picaro, è la seguente: sii sempre affamato, ma soprattutto, non mangiare da solo.
E a tal proposito, dopo non poche peripezie, trovai, per mia enorme fortuna, Marzio.
Cacciatore le cui abilità facevano impallidire le mie
Marzio, più prezioso delle petecchie stesse.
Lo trovai fiacco e senza un occhio ma magnanimo e lungimirante mi riproposi di fargli ritrovare la nella caccia la sua ragione di vita. Partimmo così verso Nord.
CONSIGLIO SECONDO:
FARSI UN NOME
Giungemmo a Troncomorto che puzzava, ma dove gli stolti vedevano una cloaca, io sentivo il dolce tanfo di opportunità.
Di lì l’intuizione: questi stolti dovevano vedermi come IO mi vedevo.
Rivestitomi a specchio delle mie aspettative, arriviamo a piè pari alla seconda fondamentale regola:
Non importa chi sei, ma conta unicamente chi vuoi essere.
Forte del mio nobile aspetto, riuscì senza troppo impegno ad entrare nelle grazie del Mastro Di Chiavi (2) locale, che Il Figlio (3) lo abbia in gloria.
Per sua gentile concessione divenni Terzista (4), un titolo fin troppo umile per un uomo della mia taratura, ma da qualche parte bisogna pur incominciare.
La fama che il mio nome si portava dietro ci condusse su dritti per la scala sociale, ma con altrettanta velocità ci rese obbiettivi prelibati per i più vili malviventi che vagavano nei confini con Pisco (5).
Tanto bastò per finir presto preda di una losca imboscata, che però grazie alla mia sagace guida e alla creativa e precisa caccia del mio fedele compagno finì per essere un successo schiacciante a nostro solo beneficio.
Marzio venne infatti nominato birro (6) e io entrai, con pieno diritto che il mio stesso destino mi aveva conferito, nell’Alto Consiglio Cittadino.
Fu lì che conobbi la mia amata gallinella e, contestualmente a questa visione di rara bellezza, il suo compagno di vita, la buon anima di Gigio Della Scaglia, che Il Figlio abbia in gloria pure lui.
Trascinato dal carisma di questo impavido baronetto, decisi che fosse mio compito riscuotere col sangue il debito che la vicina cittadina, sotto la putrida egida di Gora (7), aveva contratto con quell’infame attacco.
La brigata tirata su per la giustificata vendetta si mosse celermente e con cautela, ma con mia somma sorpresa, nel corso di eventi assai confusi, confusionari e spiacevoli, il Castello di Pisco esplose, bruciando per giorni.
CONSIGLIO TERZO:
TROVARE L’AMORE
Alla gioia per i fatti di Pisco, seguì dopo poco tempo un fatto che lasciò un enorme cicatrice nelle vite di tutti noi.
Ma la vita è una lotta e le gloriose quanto avventate azioni del nostro compianto baronetto bussarono alla porta a chieder conto.
Passarono difatti diverse cinquine (8) ma, durante una battuta di caccia nei pressi de lo confino, fatti tutt’oggi nebulosi e poco chiari condussero al ritorno a Il Figlio del nostro nobile Gigio.
La furia però non conosce fine se non la sua stessa dipartita, e la vendetta si abbatte nuovamente su di noi, sotto la seducente forma di una boccia di vino, la quale, come ogni bella cosa, nascondeva un veleno mortale.
Dove però purtroppo il Mastro di Chiavi non potè nulla se non abbandonarsi alla morte, potè la mia tempra di uomo del destino.
O picaro caro, lo mio quarto consiglio è quindi il seguente: cerca l’amore in mezzo al dolore.
Fu infatti il pianto cieco che ci si era riversato addosso dopo tal funesti avvenimenti a mostrare con cristallina chiarezza l’amore unico e speciale che ormai mi univa alla vedova del compianto e amato Gigio.
Per lo scaltro però non è mai saggio dare scandalo, soprattutto in luoghi come Troncomorto piccoli e chiacchieroni.
Fu quindi solo dopo un congruo periodo di cordoglio che incaricai lo fedele Marzio di prendere il comando delle Guardie e del Birrame, proteggendo la città nell’attesa della Savia Congrega (9)
CONSIGLIO QUARTO
NON FIDARTI MAI DI NESSUNO
Quale Terzista dal grado più alto e componente dell’Alto Consiglio, del titolo di Baronetto, feci allora pesare, non senza ragione, le mie gentili parole al fine di nominare Mastro di Chiavi, una vecchia quanto meritevole conoscenza, che presto, nello dolce tripudio di una Troncomorto in festa, celebrò davanti a Dio e a Picaria l’unione tra me e la dolce Baronetta.
Acquisito il titolo, mio malgrado ma inevitabilmente per manifestazione dello destino stesso, mi illusi, come l’ultimo degli stolti, che le nostre tribolazioni fossero finite.
Ancora oggi me ne pento e dolgo.
Dopo le cinquine più felici della mia vita, in una calda e calma notte, una banda di maledetti al soldo di Francesco, Gran Cavaliere (10) di Troncomorto, uno dei più fidati tra i miei uomini e lo più infame fra i traditori, ci assalirono nei nostri alloggi durante il sonno.
Se non fosse stato per lo fulmineo e provvidenziale intervento del prode e poderoso Marzio starei probabilmente riposando sotto terra con la mia amata, amatissima mia moglie.
Di qui lo mio ultimo consiglio, o infausto viaggiatore: sii sempre fonte della più alta fede, ma non concedere mai la tua cieca fiducia.
Dopo una confessione strappata personalmente, e ammetto anche in preda alla cieca furia, al vile traditore toccarono il taglio della lingua e, successivamente, la morte tramite impalamento.
Ma tutto ciò non potè placare la vergogna e lo dolore.
Passarono alcune cinquine, e Troncomorto sembrava non poter trovare pace.
Da quando però Marzio è stato investito a furor di popolo del titolo di Gran Cavaliere, a dimostrazione del suo valore e la sua audacia, le tragedie che attanagliavano continuamente Troncomorto si sono interrotte.
Rimane una promessa, fatta a me stesso, alla salma della mia amata moglie e alla mia città: Pisco pagherà i suoi debiti di sangue.
(1)Segaiola: Città Stato del Sud di Picaria a ridosso della Foresta degli Antichi
(2) Mastro di Chiavi: Principale figura religiosa di riferimento nelle città picare.
(3) Il Figlio: Divinità principale della religione a Picaria
(4) Terzista: Figura esterna all’organizzazione per cui svolge vari compiti
(5) Troncomorto: Cittadina vicino al confine tra Segaiola e Gora
(6) Birro: Figura cittadina atta al mantenimento dell’ordine
(7) Gora: Città Stato marittima a Sud di Picaria
(8) Cinquina: L’equivalente picaro della settimana, composto da cinque dita (giorni)
(9) Savia Congregazione: Istituzione religiosa di riferimento a Picaria dedita anche ad attività politiche
(10) Gran Cavaliere: Figura di più alto grado militare all’interno delle città picare.
Serie: Racconti da Picaria
- Episodio 1: Estratti da un Almanacco Picaro
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