
Flora e il libraio(Ovvero: come ho sfogliato un uomo e mi sono lasciata toccare con cura tipografica.)
Serie: Flora
- Episodio 1: Flora e i due fuochi
- Episodio 2: Flora e il Natale (due uomini, un tacchino e una nonna sospettosa)
- Episodio 3: Flora e il Capodanno (o del brindisi proibito tra le lenzuola)
- Episodio 4: Gennaio – Buoni propositi e pessime compagnie(Un racconto ironico per cominciare l’anno… in tre.)
- Episodio 5: Flora e il libraio(Ovvero: come ho sfogliato un uomo e mi sono lasciata toccare con cura tipografica.)
- Episodio 6: Febbraio – San Valentino e la lista delle fantasie(Ovvero: come trasformare un innocuo cioccolatino in un detonatore erotico senza preavviso.)
STAGIONE 1
Sono entrata per mancanza.
Non mia — dell’universo.
I bar strabordavano di chiacchiere vuote, ordinazioni distratte e sorrisi a pagamento.
Avevo sete di una frase incisa bene.
Di uno sguardo che valesse il silenzio.
O, se proprio andava storta, di un pretesto per togliermi le mutande.
L’ultima libreria ancora accesa sembrava un luogo rubato al tempo: odore di ceralacca, scaffali curvi sotto il peso degli anni, tappeti logori come mani vissute.
La campanella sopra la porta ha trillato come un avvertimento.
Lui ha sollevato gli occhi.
Il libraio.
Trentotto, forse quarantuno.
Sopracciglia espressive, polsi da artigiano, camicia sbottonata con sapienza da compositore.
«Buonasera» dice lui.
«Non assicuro niente» rispondo con un tono che forse lascia intendere qualcosa.
Giro tra le sezioni.
Poesia carnale, filosofia corporea, racconti d’amore imperfetto.
Mi blocco davanti a un volume dal titolo: Topografia degli abbandoni interni.
Lui si avvicina.
«Quello è per chi ama aprirsi senza anestetico.»
«Perfetto. Preferisco sentire ogni taglio.»
Cammina dietro di me.
Non dice una parola.
Si limita a guardarmi come si legge un verso a lume di candela.
Mi appoggio a uno scaffale di classici francesi.
Le gambe sfiorano la postura dell’attesa.
Il vestito è corto in modo deliberatamente discutibile.
«Cerca qualcosa di preciso?»
«Sì. Un paragrafo in cui una donna viene presa in piedi, con due dita e una citazione che lascia il segno.»
«Seguimi. Ho un’edizione rara che sa farsi toccare.»
Il retrobottega sembra una cabina di segreti:
luci ambrate, libri fino al soffitto, scrivania scomposta da troppe notti insonni.
Lui prende un libro. Lo apre. Legge:
«“Lei lo guardava come si guarda una parola straniera: con desiderio, timore e voglia di provarla in bocca.”»
Mi afferra il polso.
Mi guida contro una collezione di scrittori decadenti.
Solleva il vestito.
Le dita esplorano con precisione bibliografica.
Mi mordo il labbro.
Respiro come si respira una virgola fuori posto.
Sento la schiena premere contro Madame Bovary.
«Non gemere. Le pareti sono fragili. Come certi equilibri.»
Due dita.
Poi una terza.
Un ritmo ipnotico, deliberato.
Ogni tanto legge un inciso.
Ogni tanto trattiene il respiro.
Io vengo come si scappa da una subordinata troppo lunga.
Senza controllo.
Con punteggiatura emotiva.
Dopo, mi sistema i capelli.
Mi porge un libro.
Scrive qualcosa sulla prima pagina con una penna stilografica.
Poi mi guarda.
«Ti ho sottolineata. Con devozione. E mani pulite.»
Esco dalla libreria con il cuore in disordine, le gambe in sciopero e un libro nel palmo.
Si intitola:
“La donna che si lasciò leggere da chi aveva imparato a sfiorare anche le virgole.”
Serie: Flora
- Episodio 1: Flora e i due fuochi
- Episodio 2: Flora e il Natale (due uomini, un tacchino e una nonna sospettosa)
- Episodio 3: Flora e il Capodanno (o del brindisi proibito tra le lenzuola)
- Episodio 4: Gennaio – Buoni propositi e pessime compagnie(Un racconto ironico per cominciare l’anno… in tre.)
- Episodio 5: Flora e il libraio(Ovvero: come ho sfogliato un uomo e mi sono lasciata toccare con cura tipografica.)
- Episodio 6: Febbraio – San Valentino e la lista delle fantasie(Ovvero: come trasformare un innocuo cioccolatino in un detonatore erotico senza preavviso.)
Ammetto, questo è l’episodio che ho preferito. Scritto benissimo e con quella fretta dovuta. Ottima la chiusura.
Bene, mi è piaciuto