Gli scogli

Serie: Il suono dell'onda che si infrange


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Aurora, turbata da molti pensieri, fugge dalla città per un weekend.

“Ti ricordi quanto tempo ci passava Lorenzo su questi scogli?” Stiamo camminando sul lungomare quando Lara si rivolge a me con questa domanda. “Andava a pescare i granchi e poi veniva alle nostre bancarelle di braccialetti a mostrarci il bottino della pesca sperando che realizzassimo per lui un braccialetto dei colori della Sampdoria.” Sorrido “Certo che me lo ricordo, e ricordo anche il braccialetto” le dico.

Avevo 9 anni quando ho conosciuto Lorenzo. Era due anni più grande di me e passava i pomeriggi a muoversi agilmente tra i massi della scogliera che divideva il Lido da Cala Azzurra. Aveva gli occhi neri e la pelle abbronzata, il sole e la salsedine avevano schiarito i capelli scuri. Parlava poco, ma non era il classico timido. Con gli anni conoscendolo meglio mi sono accorta che era un grande osservatore: la sua attenzione per i dettagli lo rendeva capace di cogliere le frasi sottintese nella profondità dello sguardo o nelle microespressioni del viso. Questa spiccata sensibilità doveva averla appresa vedendo l’incrinarsi della relazione tra i suoi genitori: una coppia inizialmente serena, che piano piano ha smesso di comunicare e ognuno dei due, silenziosamente, ha preso la sua strada. La separazione dei genitori lo aveva fatto soffrire non poco. Ricordo un periodo durante il liceo, quando cominciavamo a uscire la sera, in cui raccontava di come l’assenza di dialogo tra i suoi genitori e i continui sballottamenti tra la casa dell’uno e dell’altra lo lasciassero irrequieto. Parlavano di cose pratiche, di chi avrebbe fatto la spesa o accompagnato i figli a fare sport, di chi avrebbe dovuto pagare la retta dell’università quando l’avesse iniziata. E così, spesso le conversazioni più semplici sfociavano in frecciatine e litigi.

“Chissà che fine ha fatto?” chiedo a Lara, che conosce sempre le storie di tutti. “Penso sia da poco diventato chirurgo, era a Roma per la specializzazione. I suoi nonni hanno scambiato due chiacchiere con i miei recentemente.” “Quindi alla fine ha scelto medicina?” “Così parrebbe…” E così anche lui sta percorrendo la strada che tutti si aspettavano, la stessa di suo papà, quella che sembra così lineare e giusta ma che, sotto sotto, ci lascia l’interrogativo amaro se fosse davvero la strada per noi.

Serie: Il suono dell'onda che si infrange


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Discussioni

  1. Mi piace il contrasto tra questo episodio e il precedente: mentre nel primo Aurora si trovava in una dondolante amaca sospinta dalla nube dei suoi pensieri, in questo secondo episodio sembra voler trovare un po’ di serenità e ritrova i ricordi d’infanzia incastonati tra gli scogli. Attendo il seguito 🙂