Ho preso la strada sbagliata, google maps di merda

Sono le 22.42. Sono tornato da poco da lavoro, sono contento. Dopo tanto tempo, che mi รจ sembrato buttato, ora qualcosa si muove o almeno mi sembra si stia muovendo. Ormai ho finito la scuola da un anno e mezzo, sono un anno e qualche mese che sono nel limbo. Lavorare o continuare lโ€™universitร ? Non lo so, per ora voglio sentirmi utile. Lavorare. Sensazione strana, รจ veramente quello che voglio? รˆ un anno che ormai sto decidendo cosa fare ma dopo la scuola tutto sembra cosรฌ insensato. Ti alzi, vai a scuola, lo fai perchรฉ te lo dicono. Poi il nulla. Lโ€™universitร ? La didattica a distanza รจ uno sbatti, okay che studiare lo faccio per me ma io voglio condividere delle esperienze e fissare dei momenti. Questo metodo non me lo permette. La lascio. Quanto รจ passato? Tre giorni. Sono durato anche troppo. E dopo? Un anno di nulla, tra giocare a poker e a โ€œvivereโ€ la giornata. Piccola osservazione: dicono che i giovani non hanno voglia di lavorare, ma loro, i cosiddetti adulti, sanno cosa si prova a non essere come gli altri? A sentirsi vuoti di quel vuoto incolmabile che ti lascia il sistema scolastico appena non percorri piรน quella strada? Fino alla maturitร  il mondo รจ lรฌ per te, poi il mondo va e tu guardi, cercando di sgomitare tra i laureati per un posto di lavoro in un qualsiasi negozio. Ma il mondo non รจ piรน li per te. รˆ per quello che fai, se sai fare bene sennรฒ puoi startene a casa. Una vale lโ€™altra. Sono stanco, mi sa che stasera dormo. Domani non lavoro e sono triste. Mi sento utile se ci sono gli altri. A casa non mi va di fare niente. Forse รจ colpa mia. Forse questa situazione lโ€™ho creata io. Ventโ€™anni, gli altri studiano e vanno avanti, io sono al computer su Word a cercare di capire me stesso. Boh. Quante pippe mentali. Dovrei prendere tutto piรน in tra e darmi tempo di capirmi attraverso lโ€™esperienza e infine prendere la strada giusta. Il problema รจ che Google Maps non mi va piรน. Dopo il liceo ha smesso di funzionare, funziona a tutti eh, tranne che a me. Non chiedo nemmeno le indicazioni precise, vorrei sapere almeno il luogo verso cui andare. Ma nienteโ€ฆ la rotellina gira e il simbolo di E vicino ai dati del mio telefono mi dicono che devo costruirmela sta strada, senza sapere se sto andando bene o se da un momento allโ€™altro crollerร . Basta, sono giร  le 23.04 รจ ora di cadere nellโ€™oblio di YouTube, qualche video di stand up comedy per farmi due risate che alla fine conta solo questo, ridere.

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Discussioni

  1. “Il problema รจ che Google Maps non mi va piรน. Dopo il liceo ha smesso di funzionare, funziona a tutti eh, tranne che a me. Non chiedo nemmeno le indicazioni precise, vorrei sapere almeno il luogo verso cui andare. Ma nienteโ€ฆ “
    Temo che questa sensazione sia normale a tutte le etร : a volte per dei periodi, a volte per sempre

    1. In una certa misura crescendo va meglio: l’esperienza insegna la strada da seguire anche se le battute d’arresto possono capitare. In effetti, anche le pause non sono inutile perchรจ ci permettono di reindirizzarci

    2. assolutamente, a volte le pause fanno parte del percorso. TI fanno riflettere e ti mostrano a che punto sei arrivato, e non sempre si riesce a capirlo finchรฉ non ti prendi una pausa.

  2. “mi dicono che devo costruirmela sta strada, senza sapere se sto andando bene o se da un momento allโ€™altro crollerร .”
    Mi รจ piaciuta, questa frase. Rende bene l’idea di una sensazione che viviamo (quasi) tutti. Soprattutto a ventanni, ma non solo. E google maps ti pianta in asso proprio quando serve…