III: Madre Natura

Serie: Arcani


Dopo il mondo parla sua moglie Madre Natura

Figli! Non so che dire, non so che fare. Mi avete deluso. Vi amo ancora, come potrebbe una madre non amare i suoi figli? Io sono il grembo, l’utero da cui siete nati. Ma voi disprezzate il vostro fratello! Guardatevi attorno: c’è solo sofferenza, perché non mi ascoltate! Non ho più lacrime da versare come nel diluvio, ora sono arrabbiata, ho un grande fuoco dentro. Non so come andrà a finire, mi farete esplodere alla fine?

Avete rinnegato tutto quello che vi ho insegnato inventando la guerra e Denaro. Ora ci sono alcuni miei figli maledetti che credono di essere migliori degli altri, credono di poter fare quello che vogliono. Che stupidi che siete! Non vedete che il sole sorge sempre, anche se non vorrei? Siete ciechi, a cosa vi serve la luce di una stella? Vi ho fatti liberi, avete amato per un po’ e ora vi siete smarriti.

Che società ingiusta che avete creato! Vi date da fare solo per voi stessi, sacrificate tutte le cose più importanti per un pezzo di carta o un numero virtuale. Vi sembra più reale di una persona? Uccidete perché non sopportate il loro giudizio? Vorrei che tutti i bambini appena nati, invece di piangere, si alzassero e vi schiaffeggiassero, soprattutto voi genitori. Quali sono i veri valori? Cos’è il bello? Lo avete dimenticato, vero? Eppure ho partorito anche maschi che ve l’hanno spiegato. Cosa c’è di male nella compassione, nel rispetto, nella solidarietà? Spiegatemelo voi intellettuali da strapazzo: perché uccidete?

Dimostrate di essere stupidi, non malvagi. Non comprendete nemmeno perché fate certe cose. Vi fate trascinare da singoli individui che vi manipolano per i loro interessi personali. Che visione gretta e ridotta della realtà: è questo il vostro problema! Può essere che con la critica che vi ho insegnato non siate arrivati tutti a capire, non abbiate ancora raggiunto unanimemente le stesse conclusioni? Mi vergogno che non impariate nemmeno dalla storia. Ormai le maschere sono cadute, tutto è chiaro di fronte a voi: cosa vi frena dal ribellarvi alla narrazione comune? Perché dovete credere a un libro vecchio o personaggi illustri vissuti nel passato, invece che in voi stessi? Cercate dentro di voi, non fuori, e troverete tutto quello di cui avete bisogno. Ho promesso di sfamarvi sempre, di darvi tutto il necessario, ma voi non lo condividete con i più piccoli: li fate morire di fame! Vergogna! Stendetevi a terra e mangiate anche voi la polvere: egoisti e ipocriti!

Ah! Mi sono sfogata finalmente!

Non vi darò molto altro tempo. Vedete di cambiare e non andate troppo dietro alla tecnologia. Sono io la vostra Dea, la Grande Dea, Madre Natura, l’universo, come dite voi. Rispettatemi! Siete ancora come feti nel mio ventre. Non vi abbandonerò, ma non mi farò mettere i piedi in testa da Denaro: un dio che avete creato voi, e come ci credete!

Finirà tutto presto, in un modo o nell’altro, vedrete! Mondo mi aiuterà e forse riusciremo a liberarvi da questa gabbia e anche da Matrix che volete creare. Io spero sempre, non sono come voi uomini, disperati di conquistarmi. Non sono nata prima di voi, io sono sempre esistita, mi dispiace per voi e non mi rassegno come Mondo che vi vorrebbe tutti morti.

Seguitemi! Venite a vedere quanto è bella la casa che vi ho preparato. Perché state sempre chiusi in casa o al lavoro a piangervi addosso. Andate al parco almeno, sotto gli alberi ad ammirare l’erba e i fiori. Meditate, respirate l’aria quasi pura ora, purtroppo. Fermatevi un po’ in spiaggia a guardare il cielo, le onde, piuttosto che le donne, maschi porci! C’è molto più di quello che appare, anche in un granello di sabbia. Siete energia cosmica concentrata in un corpo sopraffino, ma avete dimenticato anche questo. Credete di essere solo la vostra carne: non è così! Che cosa sono allora i sogni? E i pensieri? Quello che vedete quando chiudete gli occhi e immaginate? Non siate più stupidi, convertitevi all’unica religione possibile: quella di vostra Madre. Cambiate e io vi amerò più di prima e non temete chi potrebbe uccidervi, siete sempre nel mio grembo.

Serie: Arcani


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Discussioni

  1. In questo capitolo, la paternale giunge da una nuova figura. La Dea Madre, una divinità venerata in era preistorica. Che nomina “il Mondo” dell’episodio precedente, dichiarandosi più indulgente, ma che pure non chiarisce che relazione ci sia tra i due. La chiusura è una sorta di invettiva femminista, e ci può stare data la natura della dea, ma che mi è parsa un tantino semplicistica. Ho letto con interesse, grazie

      1. Intendo dire che accolgo la tua critica,a in questo episodio si sta parlando della Grande Dea del Neolitico. Ho cercato di spiegare in cosa credevano i “cavernicoli” con la sua voce