
IL BOX
Che bello avere un box!
Lo avevo sempre desiderato e adesso ne ho uno. Finalmente ho risolto il problema del posteggio ed ora non devo più passare intere ore a cercare un buco dove mettere la macchina; magari ad oltre un chilometro da casa.
Chi vive fuori città non può capire il valore di un box.
《42.000 Euro più spese dell’Agenzia oltre alla parcella del notaio! Ma tu sei matto! Con quei soldi ti compravi un Suv nuovo.》 È Il commento di mio cugino che vive in un paesino. Lui la macchina la posteggia sotto una tettoia davanti casa con una manovra sola, anzi senza alcuna manovra: arriva diritto, rallenta e si ferma sempre al suo posto. Quando viene a farmi visita non riesce a posteggiare il suo “trattore” – così chiama la sua Jeep da “rinnegato” (un fuoristrada Renegade) – neanche in un posto lungo come un TIR. In effetti non ha tutti i torti. Ho speso una “barca” di soldi per “attraccare” una “Regata! ” Sarà almeno un “porto” sicuro? Di sicuro è che ho speso 3.000 Euro al metro quadro per uno spazio vuoto racchiuso da tre mura, un tetto, un pavimento – tutto di un “pregiatissimo” cemento grezzo color grigio sporco, come il vestito grigio del “pregiatissimo et carissimo” notaio – ed una porta basculante che cigola “sinistramente” quando è in movimento perché mal”destramente” montata!
Ho comprato il nulla per riempirlo con un catorcio! Veramente un bel affare.
Ma veniamo al lato positivo: ritorno a casa tranquillo e rilassato, senza dover mandare più a fanculo nessuno. Più che “nessuno”, mandavo a fanculo “tutti” quelli che mi soffiavano un posto solo per aver avuto la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto: cioè nell’auto davanti alla mia. E magari li avevo fatti passare io davanti per una precedenza che avrei potuto benissimo non dare accelerando invece di frenare. E poi quei “buchi”, così chiamavo quei pseudo posteggi in cui tentavo di posteggiare la macchina, sempre troppo piccoli. Mission impossible! Era la forza della disperazione. Non ci stavo per qualche centimetro e la colpa era di quelle due macchine, quella davanti e quella dietro, che potevano benissimo posteggiarsi lasciando un po’ più di spazio per me. E poi l’onta! La macchina che aspettava con pazienza – si fa per dire – la fine della mia complicatissima e millimetrica manovra inconcludente, si posteggiava senza difficoltà un attimo dopo.
《La prossima volta taglio un pezzo della mia!》Sbottavo incazzatissimo per la “rabbia”, come un cane inferocito che deve abbandonare la sua preda. 《Potevi comprarti una Smart!》 Il commento beffardo di mia moglie. Come un coltello nella ferita ancora sanguinante.
Tutta acqua passata sotto i ponti. La vita è adesso! Come la canzone di Baglioni che danno alla radio.
Ora posso arrivare a qualsiasi ora del giorno e della notte e trovare sempre il mio nuovo “buco grigio” che mi aspetta.
Però ho un nuovo problema: trovo spesso un Suv davanti al box. Non è mio, magari ne avessi uno; vorrei comprarne uno per stare più comodo e dominare la strada dall’alto. Ci penso spesso guarsando la mia vecchia auto. Più ci penso e più “cogito ergo SUV”.
Qualcuno penserà con invidia: 《Te lo sei comprato il box, adesso goditelo sempre, H24!》
Era domenica, un giorno di festa, e non c’era quel solito Suv total black, lungo come un furgone, posteggiato davanti al mio box. Decido allora di apporre sulla saracinesca un cartello, che avevo scritto la sera prima a caratteri cubitali così da non passare inosservato; il cartello intimava inequivocabilmente di
NON SOSTARE H24
Spero di aver risolto il problema e di poter uscire domani in orario senza jntoppi.
Illusione! La mattina seguente mi ritrovo lo stesso Suv del giorno prima. 《Maledizione! Non hai letto il cartello, imbecille! E adesso come esco?》 Penso non trattenendo una smorfia di rabbia ed una gran voglia di rigare quella portiera nero opaco.
Noto, con stupore, una scritta beffarda aggiunta a mano sotto il divieto, quindi “sottoscritta” non dal sottoscritto ma da una mano anonima, dove si legge:
NON SOSTARE H24
SENZA TE
La scritta immagino sia di un innamorato, talmente innamorato che non “sa stare” 24 ore senza te. Povero illuso, vedrai che col tempo saprai stare 24 ore da solo senza di lei, o senza di lui? O forse sei legato 24 ore su 24 alla tua metà per intero?
Suono il clacson ripetutamente; dopo dieci minuti interminabili, con gran comodo, arriva il proprietario del Suv.
Uomo sulla quarantina, corporatura tarchiata, altezza sotto la media, testa rasata, barba nera, occhiali neri, vistosi tatuaggi sulle braccia, vestito di nero come Armani, però i jeans erano Diesel (come il Suv), maglietta nera con ben in vista un enorme dito medio rivolto verso l’alto a rimarcare il suo modo di relazionarsi sempre con”dito” di belle parole. Non proprio un tipo ricercato; e se fosse un ricercato tipo Banda della Magliana??
Con fare infastidito, senza scusarsi minimamente, sposta il suo “carro funebre” – con quei vetri oscurati non saprei come definirlo diversamente – farfugliando qualcosa che non riesco a comprendere bene, ma che posso ben immaginare:
《 Ma guarda ‘sto rompiballe cazzo! Proprio adesso dovevi uscire! Ma se non muovi mai l’auto! 》
《Incredibile! Io sono il rompiballe, non lui!》
Bene, si fa per dire, la prossima volta lo gonfio; però lo avviso prima: uomo avvisato mezzo salvato!
Sopra la scritta
BOX
ci aggiungo:
RING Palestra “TI MENO”
dei f.lli DETTO & FATTO
Soci di diritto e di destro
Così sa con chi ha a che fare: con uno “dritto” che, con un pugno dritto sul muso, lo spedisce dritto dritto all’ospedale. Se è uno destro (perché abile e svelto), e con una finta schiva il mio dritto, gli faccio assaggiare pure il mio destro micidiale; un bel avvertimento sinistro! Chiaro no?
Sbollita la rabbia ci ripenso: forse sto esagerando!
La scenetta si ripete per più giorni:
solito Suv davanti al box,
solito strombazzamento di clacson,
solite imprecazioni dei vicini disturbati dal
solito cretino chiuso nel Box dal
solito Suv nero.
La colpa alla fine è mia: quella di avere un Box proprio vicino a loro. Roba da matti!
Vita dura per chi ha un Box: inizi la giornata che te la sei già rovinata. E poi per cosa: per un Suv? Vai a posteggiarlo sulle strisce pedonali, in prossimità di un incrocio, su un alto marciapiede, sulla scalinata più avanti, davanti al portone della scuola o sul posto riservato ai portatori di handicap. Tu lo sei ad honorem!
POSTEGGIA DOVE CAZZO VUOI!
SOLO NON DAVANTI AL MIO BOX!
SUV VIA! VADE RETRO SUV SUV VIA!
Ci mancava solo un esorcismo!
Suvvia, quando è troppo è troppo!
Non è un messaggio subliminale; è piuttosto un messaggio SUVbliminale!
Mi devo calmare, sono più nero del Suv.
C’è sempre qualcuno che si diverte per strada o dalla finestra a guardare incuriosito una possibile rissa senza neanche pagare il biglietto; magari postando un filmato su Tik Tok ricevendo migliaia di Like!
E per finire la ciliegina sulla torta: oltre ad essere bloccato regolarmente dal solito “cog***ne” del Suv, qualcuno alla scritta:
NON SOSTARE H24
SENZA TE
ha aggiunto:
BEVI CAMOMILLA
••• •••
NON MI CALMA
MI FA INCAZZARE!
••• •••
LI MORTACCI!!
#VENDO BOX#
!!! URGENTEMENTE !!!
Così mi compro un Suv e posteggio IO davanti!
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Cogito ergo SUV è da applausi. Divertente! Altro che i cabaret di certi comici, davvero, con buona pace della moglie che non apprezza 😉
Come le ecCogito non lo so; l’importante ti facciano sorridere un po’!
Un racconto quasi surreale, se non rispecchiasse, purtroppo, scene di vita quotidiana di molti centri urbani. Nonostante venga toccata una tragica realta´, alcuni punti sono comunque esilaranti, con il solito uso brillante, diretto e incisivo nell’accostamento delle parole.
Grazie M.Luisa. Purtroppo sono esperienze di vita vissuta.