
Il concerto
Serie: IL TRENO DELLE ANIME
- Episodio 1: Il piano – 1
- Episodio 2: Il piano
- Episodio 3: Sabato 29 marzo
- Episodio 4: L’incontro con la madre
- Episodio 5: Il processo e il carcere
- Episodio 6: Mario
- Episodio 7: Lo scarafaggio
- Episodio 8: La proposta
- Episodio 9: La prova
- Episodio 10: Il concerto
STAGIONE 1
«Che facciamo? Giochiamo a carte?» propose Michele.
«U’ Signur, sempre ste’ carte…» rispose Mario.
«Hai ragione, vestiamoci e andiamo in discoteca» disse Tonio, in tono canzonatorio.
«Va be’, dai, mischia le carte» acconsentì Mario, rassegnato.
«Taglia il mazzo tu, Tonio… ma poi, come può essere che uno si innamori di una ragazza che ha visto per mezz’ora?» disse Michele, indicando con un cenno della testa Nico, che ormai dormiva profondamente.
«Mah, forse già la conosceva… forse era anche d’accordo con lui… un finto ostaggio» rispose Tonio, facendo spallucce.
«Ma non dire bestialità, la ragazza non è mai stata identificata… dissero che forse era una profuga clandestina… e poi, se c’era già qualcosa tra di loro, la paura se la faceva passare» disse Mario.
«Sì, questo è vero, però Michele non ha torto… e comunque qualcuno dovrebbe fargli capire che non può continuare così. Tra qualche mese esce e poi che fa? Dove va? Ce l’ha una famiglia?»
«Non ha più nessuno che io sappia» rispose Mario a Tonio.
«Per un lavoro magari lo aiuteranno qui… ma per il resto? Lo vedo messo male…» concluse Michele, mentre Mario fissava Nico e si chiedeva cosa si potesse fare per lui.
Nico continuava a dormire; dopo circa un’ora si risvegliò. Era di nuovo nell’auto del prete. Dal finestrino vedeva l’entrata di un teatro; era frastornato e non si rese conto di essere arrivato a Londra. Notò che alla guida adesso c’era un uomo vestito in modo elegante, di circa sessant’anni. L’uomo si voltò e disse: «Forza, scendi».
Nico riconobbe in lui il prete, ma con circa vent’anni in meno e con una voce più ferma, ma non disse nulla. Poi scese dall’auto e restò incantato a guardare la facciata del teatro. Gli sembrava un tempio greco. Fece per avviarsi, ma fu trattenuto.
«Dove vai, pezzente? Entra da una porta di servizio e ricordati che io sono il tuo impresario.»
Entrarono e percorsero un lungo corridoio.
«Ecco, questo è il tuo camerino. Vai di là, fai una doccia, raditi e aspetta i truccatori» disse l’impresario.
Dopo circa un’ora, Nico uscì.
«Ecco, sono pronto.»
«Metti il papillon, tieni» disse l’impresario.
«Non sono capace.»
«Vieni, ti aiuto.»
L’impresario era serissimo; Nico non lo aveva mai visto così, gli tremavano anche le mani.
«Basta con questa maledetta cravatta, stai bene anche senza» disse l’impresario, lanciando il cravattino contro lo specchio. Poi continuò: «Vai, si sta per aprire il sipario».
«Io, io non ce la faccio, no, non sono pronto… poi in che lingua parlo se mi fanno qualche domanda? A stento conosco l’italiano.»
«Parla come sai. A quello che sentiranno gli altri ci penso io.»
«Sì, ma io non ce la faccio… sto tremando.»
«Basta, maledizione, vai in scena! Tutti gli artisti tremano prima di esibirsi; chi dice di no mente» gridò l’impresario.
Il sipario rosso si aprì lentamente, il pubblico applaudiva. Nico osservava la cupola del teatro; i suoi fregi dorati disegnavano un grande sole che, con i suoi raggi, sembrava abbracciare tutto e tutti. Poi fece un lieve inchino al pubblico e lentamente si avvicinò al pianoforte. Si sedette, il direttore d’orchestra diede il via agli orchestrali e poi fu la volta di Nico. Notò che lo spartito era quello di una musica le cui note avrebbe potuto recitare a memoria come una preghiera. Poi chiuse gli occhi e incominciò a suonare. Le sue mani lunghe e magre scivolavano sulla tastiera; a lui sembrava che fossero i tasti a muovere le sue dita, ma non era così: era tutto reale, non si accorgeva neanche più di dov’era. Lui e la musica erano una cosa sola; ogni nota aveva l’impronta di tutto quello che aveva vissuto. Dietro il sipario, l’impresario osservava Nico. Aveva un’espressione triste mentre lo ascoltava suonare. Il concerto era finito e il pubblico applaudiva. Nico era felice; non aveva mai provato niente di simile.
Poi ringraziò con un inchino e si ritirò. Dietro le quinte c’erano fotografi, giornalisti e tanta gente che chiedeva il suo autografo; poi un uomo si avvicinò e disse: «Prego, maestro, le faccio strada, c’è il suo impresario che l’aspetta».
Nico lo seguì; adesso era di nuovo solo con l’impresario nel suo camerino. L’impresario era di spalle e riempiva due coppe con lo champagne; si voltò e porse una coppa a Nico.
«Tieni, brindiamo.»
Nico prese la coppa, ma la ripose sul tavolo.
«Che c’è? L’esperienza non ti ha soddisfatto? Non era come avevi sognato da bambino?»
«Sì, era tutto esattamente come lo sognavo… anche di più.»
«Ah, finalmente ti sento dire qualcosa di sensato.»
«Io però non posso e non voglio accettare niente.»
«Tu devi avere qualche forma di perversione; io ti offro tutto quello che desideravi e che pochissime persone ottengono e ci sputi sopra.»
«Tu mi stai offrendo tutto questo in cambio della mia anima. Cosa significa vendere l’anima?»
«Significa mettere la tua coscienza nelle mie mani, significa che tutto quello che faresti sarebbe mia responsabilità… senza dover scegliere e… sentirne il peso. In cambio avresti una vita magnifica… e di questo patto non avresti ricordo. Tutto questo per il tempo della tua vita.»
«Ma anche se dopo non avessi ricordo di questo patto, l’ultima scelta sarebbe stata mia… e mia la responsabilità di quello che succederebbe dopo… e dei sentimenti positivi, cosa ne sarebbe? Mi vuoi tentare con i miei desideri, togliendomi però le emozioni legate a loro. Tu vuoi fare di me un automa. E questa la chiami vita magnifica? E poi, se esisti tu, esiste anche il tuo opposto. Quindi perché dovrei dare a te la mia anima?»
«Potrei anche esistere solo io. Non ci hai mai pensato?»
«Non ci credo. Se tu fossi il creatore di tutto, non mi tenteresti così tanto… perché prima o poi ritornerei a te. No, non voglio niente di quello che mi hai fatto provare stasera… io accetto l’altro patto: prendi la mia vita e in cambio fai rivivere lei.»
Serie: IL TRENO DELLE ANIME
- Episodio 1: Il piano – 1
- Episodio 2: Il piano
- Episodio 3: Sabato 29 marzo
- Episodio 4: L’incontro con la madre
- Episodio 5: Il processo e il carcere
- Episodio 6: Mario
- Episodio 7: Lo scarafaggio
- Episodio 8: La proposta
- Episodio 9: La prova
- Episodio 10: Il concerto
Il genere di storie che adoro! Proprio in questi giorni sto leggendo “Il Maestro e Margherita”. Mi affascinano un sacco queste apparizioni soprannaturali che si intrecciano con le vite dei personaggi. Bravissima!
Grazie Arianna, mi fa molto piacere che ti piaccia il mio racconto❤️