Il naufragio

Serie: La madre del drago


"Ho preparato il mio unico figlio ad essere re di questa Inghilterra. Non mi รจ venuto in mente niente di meglio per salvargli la vita.โ€ (Margareth Beaufort)

(1485)

La finestra stessa parve orfana del suo sguardo, quando la donna si volse dโ€™improvviso per riceverlo.

Nella semioscuritร , William la vedeva a fatica.

โ€œLa luce non ti รจ mai piaciuta granchรฉโ€ commentรฒ, trattenendosi a stento dal sorriderle.

A Margareth non piaceva che si ridesse di lei. Non le piaceva neppure quandโ€™era allegra, e in quel momento di certo non lo era.

Se ci fosse stata piรน luce, era sicuro che avrebbe visto rughe di preoccupazione segnare il volto della sposa.

Era una donna forte, e non si sarebbe spezzata mai. Lui lโ€™amava; eppure, al pensiero di lei, gli capitava talora di provare un intimo e imprevedibile spavento.

Non aveva mai saputo quanto una madre potesse amare il proprio figlio โ€“ non realmente.

Non finchรฉ non aveva visto allโ€™opera la sua Margareth.

Ricordava quel messaggio inviato nel cuore della notte, appena si era resa conto che il ragazzo rischiava la vita. Richard โ€“ ora, per grazia di Dio (ed estrema bravura, non potรฉ fare a meno di pensare con un brivido) Re dโ€™Inghilterra โ€“ aveva cominciato a fare pulizia tra gli eventuali pretendenti al suo trono.

A Margareth, per capire dove volesse andare a parare, era bastata lโ€™esecuzione di un lontano parente.

Il suo cuore di madre non aveva esitato, seppure certo non potesse non provare un dolore travolgente al pensiero di non rivedere piรน, come sembrava probabile, il suo giovane figlio, Henry.

Il suo messaggio, inviato insieme al denaro necessario per una fuga immediata e precipitosa, era composto da unโ€™unica parola.

โ€œScappa!โ€

Lโ€™ allora marito di lei, Lord Stanford, aveva provato a spiegarle che solo i colpevoli fuggono. Quella scelta avrebbe di certo compromesso il ragazzo agli occhi di Richard. Dopotutto, al momento non esistevano prove che il re lo volesse morto, non era che una ipotesi dettata dai suoi timori di madreโ€ฆ

โ€œNon perderรฒ tempo a spiegarti perchรฉ so ciรฒ che so. La storia รจ piena di martiri innocenti, ed io ho soprattutto bisogno di saperlo vivo. La sua reputazione รจ del tutto irrilevante, al momento.โ€

Sรฌ, era una donna formidabile.

โ€œMargareth.โ€

Si era rivolta nuovamente alla piccola finestra. Pareva assente, distratta. Gli capitava di pensare che potesse vedere attraverso gli occhi lontani del suo ragazzo, anticipare gli eventi, progettareโ€ฆ

Dalla nascita di Henry, quel legame non si era mai spezzato. Lo sapeva, sebbene non fosse stato sempre presente.

Persino nel periodo in cui il bambino era ostaggio degli alfieri di Edward, il re precedente. Dio, ma quanti ne erano passati sul trono, in cosรฌ pochi anni?

La terra sanguinava, la terra chiedeva a gran voce un Re che ne avesse cura. Era furiosa e stanca, stanca di guerre, di legittimazioni ambigue, di paroleโ€ฆ La sua stanchezza e la sua furia erano le stesse di Margareth.

E quando, qualche mese prima, erano scomparsi quei due bambiniโ€ฆ

โ€œI principi non tornerannoโ€ disse lei, rivolta al mondo oltre il davanzale.

Come se sapesse quale strada percorrevano i suoi pensieri. Si voltรฒ a mezzo, e finalmente gli sorrise.

โ€œNon รจ difficile intuire a cosa state pensandoโ€ disse. โ€œNessuno pensa piรน ad altro, ormaiโ€ฆโ€

โ€œรˆ stato un abominio.โ€

โ€œรˆ stato molto peggio che un abominio. รˆ stato un gesto sciocco.โ€

I figli di Edward IV: il giovane Edward, che sarebbe dovuto salire al trono alla morte del padre, e suo fratello minore, Richard.

Scomparsi, mentre erano prigionieri nella Torre.

Sui dubbi circa il loro diritto ereditario, avanzati dal nuovo Re, fratello del loro padre e loro zio, si basava la rivendicazione di questโ€™ultimo. Il matrimonio che legava Edward alla loro madre, per quanto felice e prolifico, non era stato sancito se non dopo la nascita di alcuni dei figli.

Questo, a parere di Richard, faceva di tutti loro dei bastardi.

Ma non avrebbe avuto comunque nessuna importanza. I sostenitori di Richard si sarebbero aggrappati a qualunque appiglio pur di garantire al paese un periodo prospero sotto un governo solido. La scelta tra i due candidati era stata quasi ovvia.

Edward aveva soltanto dodici anni, dopotutto. Imprigionarlo? Sรฌ, poteva essere una mossa astuta, anche se crudele, per evitare lo scoppio di nuovi disordini interni. Ma farlo sparire? Ucciderlo, come molti sostenevano che fosse accaduto?

Era troppo, anche volendo nascondersi dietro il bene della nazione.

E il piccolo Richard? Non aveva nemmeno dieci anni! Che razza di mossa preventiva era stata? Era ancora giustificabile con la ragion di stato?

Ma a quel punto, giustificabile o no, non era rimasto piรน nessuno a contestare la legittimitร  di Richard.

Non era stato neppure costretto a respingere le accuse.

Non ce ne sarebbe stato comunque nessun bisogno.

Non per la prima volta, William si chiese se davvero, in tutto quel marasma, Richard avesse dimenticato lady Beaufort, e quel suo ragazzo Tudor.

Non era stato forse lo stesso Henry VI, suo zio, a parlare di lui come di un possibile erede del suo trono?

Le parole di un Re, perfino un Re poco convincente come quello, finivano sempre per assumere un valore profetico.

No, Richard non aveva dimenticato; ma per qualche ragione stimava Margareth.

Aveva imparato, nella folle corsa che era stata la sua vita, a valutare in fretta gli avversari. Perchรฉ non lโ€™avesse ancora fatta assassinare, restava un grande mistero.

Forse credeva che, fintanto che il ragazzo se ne restava quieto in Francia, lontano dal trono, non avrebbe saputo radunare gli alfieri necessari alla sua causa. O forse, semplicemente, la sua vita era ormai priva di avversari di valore.

Teneva Margareth da conto come si fa con un oggetto di gran pregio? Forse trascorreva le sue notti insonni a chiedersi cosa lei stesse progettando per fotterlo. Tentare di anticiparne le mosse poteva rivelarsi un modo molto acuto di restare vigileโ€ฆ

Quando lei parlรฒ, venne strappato via a forza dai suoi pensieri.

โ€œHo mandato un messaggio ad Henry.โ€ Lo guardรฒ dritto negli occhi, mentre a lui si mozzava il respiro.

โ€œรˆ il suo momento. Non ne avrร  uno migliore.โ€

William tentava di riflettere, di zittire la somma delle incognite che minacciava di sopraffarlo.

โ€œHa poche navi, sette soltanto, e poco piรน di un pugno di uomini. Non sei riuscita a pagare piรน di questoโ€ฆโ€

Lei parve improvvisamente disinteressata a quel dialogo. Ma William la conosceva troppo bene per fraintendere i segni.

Stava facendo obiezioni che lei aveva risolto in modo brillante. Il suo modo di ragionare si rivelava obsoleto allโ€™acutezza di lei. Tentรฒ di nuovo, questa volta sforzandosi di pensare fuori dalla scatola della paura e del giร  visto.

โ€œLo sai, certo che lo saiโ€ฆ Non potrร  mai conquistare il trono senza alleati, e questi alleati devono essere qui, su suolo ingleseโ€ฆ Altrimenti, se anche la sorte ne facesse un Re, il trono gli sarebbe presto strappato da uomini che rifiutano la sua legittimitร โ€ฆโ€

E ne aveva davvero poca, povero ragazzo! I Tudor erano stati fratelli bastardi di Enrico VI. Pretendenti ben piรน diretti avevano fallito, negli ultimi anni.

โ€œMio caro, hai dimenticato le tempeste.โ€

โ€œLeโ€ฆ tempeste?โ€

Davvero, non riusciva a capire cosaโ€ฆ

โ€œDovrร  attraversare La Manica, con le sue sette navi. Potrebbe fare naufragio.โ€

William sbattรฉ piรน volte le palpebre, senza riuscire a capire dove volesse andare a parare. Come poteva augurarsi una cosa del genere?

โ€œMaโ€ฆ potrebbe morireโ€ฆโ€

Lei rise. Lieve come un soffio dโ€™aria, nella stanza gelida.

โ€œNon succederร . รˆ sempre sopravvissuto. Somiglia a me, grazie a Dio. No, Henry non morirร  in un naufragio.โ€

Schioccรฒ le dita rapidamente, due, tre volte, come per radunare idee sparse dagli angoli in ombra della stanza.

โ€œQuello che accadrร , invece, sarร  questo: lui e ciรฒ che resta delle sue navi martoriate approderanno in Galles, dove resterร  nascosto, in attesa. Per questo โ€“ e per corrompere qualche lord gallese compiacente โ€“ il denaro dovrebbe bastargli. Nel frattempo, la voce si spargerร : un giovane che desidera spodestare il tiranno รจ approdato sulle nostre coste.โ€

Sbalordito, William non si azzardava neppure a fiatare.

โ€œSulle vele, ha fatto ricamare il drago rosso dei Pendragon, lo stemma di Artรนโ€ concluse lei. โ€œWilliam, a questo paese serve soltanto una cosa: unโ€™alternativa valida alla tirannia.โ€

โ€œSperiamo nelle tempeste, dunque?โ€

Non poteva credere di averlo detto, tanto suonava folle.

โ€œGli alfieri accorreranno sotto la bandiera del Drago. Gli crederanno, perchรฉ hanno bisogno di credergli.โ€

Di nuovo lo guardรฒ, di nuovo gli sorrise, solo per un attimo.

โ€œE comunque, ormai non rimane davvero nessun altro.โ€

Mentre lasciava la stanza, William Stanley scelse meticolosamente di non pensare.

Sarebbe stato troppo, se il suo cervello lo avesse trascinato a farsi domande.

Ad esempio, su quella faccenda della Torre.

Su chi, realmente, avesse tratto un vantaggio, dalla scomparsa di quei due ragazzini.

Serie: La madre del drago


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Discussioni

  1. “Scomparsi, mentre erano prigionieri nella Torre.”
    Scusa, ho commentato prima il secondo episodio episodio del primo, ma volevo farti i complimenti… non tutti conoscono questa storia (vera) e il fatto di ritrovarla in un tuo racconto mi fa capire che sei una persona che non si limita ad usare la sua fantasia, ma fa ricerche per dare un contesto storico abbastanza accurato, per quanto le informazioni sulla storia Inglese e Scozzese siano scarse in lingua italiana.

      1. Forse scelgo personaggi di cui si sa ancora meno, come la mia Margaret in Solas… della piccola regina di Scozia non si sapeva quasi nulla quando mi sono interessata a lei anni or sono, ora in effetti devo dire che si trovano molte piรน informazioni. Sarร  che la mia curiositร  รจ troppa e per me le informazioni non sono mai abbastanza…

  2. Un pezzo di storia che si svolge all’interno di una stanza, alimentato da dialoghi realistici e incalzanti che aprono una sorta di ‘finestra’ su avvenimenti noti. Personaggi molto ben delineati e caratterizzati con pennellate che butti qua e lร  con grande bravura. Di loro parlano principalmente gli occhi e la bocca. Mi piace la storia di questo Paese un po’ magico e sono curiosa di scoprire come saprai romanzarla. Molto brava.