Il peso della verità – prima parte

Serie: Un destino (S)critto male


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Hyun-woo arriva a Roma come annunciato da Eros

«Ma io ti dico che nessun uomo sfugge al suo destino, 

né il vile né il prode: dal momento della nascita è con lui.»

Omero, Iliade, VI, vv. 488-489

Quando aprì la porta, il cuore le fece un balzo. Non riuscì a dissimulare l’emozione di vederlo. Hyun-woo accennò un sorriso. La sua espressione era tesa, stanca. Gli occhi, però, si spostarono subito su Lorenzo. Lo fissava con sguardo insistente, quasi gelido.

Se gli uomini sapessero quanto rivelano i loro occhi, non servirebbero più gli oracoli.

«Che sorpresa. Entra» disse Clara tutto d’un fiato, aprendogli la strada verso il piccolo salotto.

Sul tavolo c’erano ancora i resti della colazione e due tazzine di caffè. Un dettaglio che non sfuggì a Hyun-woo.

«Perché non mi hai detto che saresti venuto… Ricordi Lorenzo? Vi siete conosciuti il giorno della sfilata.»

Si strinsero la mano. Hyun-woo lo fece senza entusiasmo.

«Sempre in forma» commentò Lorenzo con tono spavaldo.

Solo Eros potrebbe fingere indifferenza di fronte alla tensione che lui stesso aveva innescato. È la sua arte preferita: accendere fuochi e restare a contemplarli.

Alla fine rivolse la sua attenzione verso Clara: «Vado, ti chiamo più tardi. Riposa mi raccomando» precisò prima di uscire. Poi, sottovoce, aggiunse: «È geloso… ti adora.»

Clara lo fulminò con lo sguardo. «Ciao…»

«Raccontagli tutto…»

«Non ti preoccupare. Vai…»

Quando la porta si chiuse, nella stanza rimase un silenzio sospeso. Di quelli che nemmeno noi Muse sapremmo riempire con la più dolce delle melodie. Clara si voltò verso Hyun-woo, combattuta tra l’imbarazzo e un’euforia che non voleva ammettere.

«Ti preparo un caffè?»

«Non è necessario» disse lui, studiandola. «Sei molto pallida. Come stai?»

«Stanchezza accumulata. Niente di grave.»

Hyun-woo si sbottonò il cappotto, senza sfilarlo. «Ti ho scritto, ti ho chiamata, ma non mi hai mai risposto. Mi vuoi spiegare cosa sta succedendo?»

Clara abbassò lo sguardo. «È stato un periodo complicato. Ho discusso con Sofia… e altre cose. Ti avrei chiamato dopo aver sistemato alcune faccende.»

«Clara… sono dieci giorni. E se non bastasse, è sparito anche Ji-seok. Come puoi notare, non è stato un periodo semplice nemmeno per me, eppure sono qui.»

La voce era bassa, ma carica di tensione. «Devo pensare che c’entri quel… Lorenzo?»

Clara si lasciò sfuggire un mezzo sorriso. «Siamo solo amici.»

Gli fece cenno di sedersi.

Hyun-woo esitò, con il cappotto ancora sulle spalle, si sedette sul bordo del divano, inclinato in avanti, come se non fosse certo di rimanere seduto a lungo.

«Ti devo una spiegazione, hai ragione. Ma non so da dove iniziare. È una faccenda complicata. Riguarda Sofia… Ji-seok. E, in un certo senso, anche Lorenzo.»

Hyun-woo la fissava senza distogliere lo sguardo. «Ti ascolto.»

Clara inspirò a fondo. «Quello che sto per dire può sembrare assurdo, ma non lo è. Hai mai sentito parlare delle Muse greche?»

Hyun-woo aggrottò le sopracciglia, spiazzato. «Muse? Vagamente. Mi pare c’entrassero con l’arte, la poesia. Forse ho letto qualcosa all’università, ma non ricordo i dettagli.»

Si passò una mano sul collo nervoso.

Clara esitò un istante. «Sofia avrebbe trovato le parole giuste: semplici, chiare, convincenti. Io invece sembro una folle che cerca di essere credibile. Cambiamo strategia… Nelle leggende coreane, ci sono figure simili a spiriti o fate, creature che ispirano o proteggono?»

«Si. Ma cosa centra tutto questo con noi? Faccio fatica a seguire il tuo discorso.»

Hyun-woo rimase immobile, lo sguardo fisso su di lei. Clara avrebbe voluto piangere, urlare, ma si morse solo il labbro inferiore.

«Allora, immagina una di quelle fate.» La voce tremava appena. «Un giorno si trasforma nel tuo migliore amico. Non solo ti supporta nelle tue scelte, o ne ispira di inaspettate, ma cambia la tua vita. Ti spinge verso incontri, decisioni, persino un amore che sembrava impossibile. Ti porta dove vuole lei, e nemmeno te ne accorgi. Sofia è tutto questo.»

Hyun-woo fece un mezzo sorriso, ma il piede batteva nervoso sul pavimento. «Non mi sembra tanto male» disse con ironia. «Mi stai dicendo che la tua amica è una Musa?»

«Lo so sembra folle. Lo so. Ma è tutto vero.»

Clara lo fissò, sperando che la credesse.

«Sofia ha superato un limite. Uno che nessuna Musa dovrebbe oltrepassare. E ora è nei guai.»

Hyun-woo non muoveva un muscolo del corpo. Più che un uomo, pareva un kouros di marmo: perfetto, impassibile, e altrettanto indecifrabile.

Clara si affrettò a spezzare quel gelo: «Ti faccio vedere una cosa. Forse le mie parole sembreranno più credibili.»

Sparì nella sua stanza e tornò con un foglio di giornale ripiegato. Glielo porse senza dare altre spiegazioni.

Hyun-woo scorse rapido l’articolo, poi rallentò. Rilesse una riga, un’altra volta. Le sopracciglia si sollevarono. Alzò lo sguardo verso di lei, come per accertarsi che non fosse uno scherzo.

Clara parlò prima che potesse reagire.

«Descrive il nostro primo incontro. Prima che Sofia intervenisse. Potresti pensare che sia un incidente banale, ma a quanto pare è stato catastrofico per me. Le tue fan mi perseguitavano, mi accusavano di aver approfittato della tua gentilezza. Stavano rovinando la mia vita.»

Hyun-woo sgranò gli occhi, ma non ebbe modo di commentare. Clara era inarrestabile.

«Di quel giorno non ricordo niente. Zero. Come se non fosse mai esistito. Sofia ha cancellato l’incidente, e mi ha regalato una seconda possibilità.»

«Stai dicendo che il nostro incontro non è stato casuale?»

«Era troppo perfetto per essere vero» rispose lei con un pizzico di amarezza.

«Potrebbe essere uno scherzo di Sofia» provò a obiettare lui.

«Non farebbe mai una cosa del genere. Guarda la data dell’articolo. Coincide con il giorno in cui sei venuto a Roma per promuovere Fiori di cenere. Non ti sembra una scena già vista? Ricordi il video che mi hai mandato, quello con alcune riprese del tuo nuovo film?»

Quel richiamo fu come una rivelazione per lui.

«Cosa vuoi dire?»

«Non so, ma…»

«Chiama Sofia» la interruppe lui. «Adesso è tutto più chiaro: vogliono sabotare il film. Ecco perché Ji-seok è scomparso. Ha scoperto…»

«Non ha scoperto un bel niente. Non mi stai ascoltando.»

Clara aveva alzato il tono della voce per la prima volta. Non l’aveva mai vista tanto agitata. Era scattata in piedi come se volesse scappare da quella situazione.

Serie: Un destino (S)critto male


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Discussioni

  1. Finalmente Clara racconta tutta la verità! Lui non sembrava essere rimasto colpito, almeno questa è l’impressione che mi ha dato. Il finale mi ha lasciata sulle spine…

    1. Siamo ormai verso la fine della stagione e alcuni nodi inizieranno a sciogliersi: certi dubbi troveranno risposta, ma al tempo stesso si apriranno scenari nuovi che condurranno direttamente all’ultima stagione. Sarà lì che il disegno completo si mostrerà davvero. Grazie Irene ❤️

  2. “Solo Eros potrebbe fingere indifferenza di fronte alla tensione che lui stesso ha innescato. È la sua arte preferita: accendere fuochi e restare a contemplarli. “
    solitamente è il Dio dell’amore a tirare frecce, ma stavolta la frecciatina l’hai tirata a lui…

  3. “Ma io ti dico che nessun uomo sfugge al suo destino” Ma io, Fabius P., ti dico: ma che c***o ci stiamo a fare a questo mondo? Se il destino ci fugge sempre di mano – è sfuggente perché sufficientemente viscido – non abbiamo colpe. Tutto è già stato scritto coll’inchiostro indelebile, eh già, io sono ancora qua, caro Vasco, solo per fare la mia comparsata.
    “Nella stanza rimase un silenzio sospeso”
    Lo dovrebbero adottare anche a Napoli, dopo il caffè sospeso il silenzio sospeso sarebbe auspicabile, sorseggiare un caffè in silenzio, che privilegio da Dei dell’Olimpo.
    Se stai sgranando gli occhi leggendo queste righe, considerami un Kouros di marmo piuttosto che una faccia di bronzo, entrare nel mito assieme a te non mi dispiacerebbe.

  4. Arduo compito trovare parole persuasive che possano convincere Hyun-woo dell’ interferenza da parte di personaggi mitologici. E mi domando come potrebbe reagire, ammesso che sia disposto a credere alle parole di Clara. Forse Eros farà scoccare un’altra freccia? Ma non sarebbe mai un amore spontaneo. In tutti i casi complimenti: riesci a tenere alta l’attenzione e la curiositá, invogliandoci ad andare avanti con la lettura dei prossimi episodi.

    1. Ciao Maria Luisa, spero di cuore che il tuo interesse non si esaurisca. Sono proprio i tuoi suggerimenti, i commenti e le interpretazioni personali che mi lasci sotto ogni episodio che mi aiutano a migliorare. I complimenti poi sono una bella botta d’autostima e in certe giornate sono un vero toccasana.

  5. Clara sta combattendo contro i mulini a vento. Sarà difficile farsi credere da Hyun-woo, a meno che il Piromane dell’Amore non lo incenerisca con le sue frecce di fuoco. Brava, Tiziana. Io intanto aspetto il prossimo capitolo👏👏👏