
Il prezzo del sangue – prima parte
Serie: La storia di Maddalena
- Episodio 1: La mia storia
- Episodio 2: La formazione
- Episodio 3: La strada
- Episodio 4: I clienti
- Episodio 5: Venduta
- Episodio 6: Il prezzo del sangue – prima parte
- Episodio 7: Il prezzo del sangue seconda parte
- Episodio 8: Impiegata del sesso
- Episodio 9: Un nuovo padrone
- Episodio 10: L’incontro con Rocco
- Episodio 1: La doppia vita
- Episodio 2: La fine della strada
STAGIONE 1
STAGIONE 2
Un figlio. Un fottuto figlio. Non l’ho mai voluto. Non ho mai voluto niente, a parte sparire. Ma quando la merce ha un prezzo, non è più tua. Non ti appartiene più. Né tu, né il tuo corpo. Né il figlio che cresce dentro di te.
Non ci ho messo molto a capire che qualcosa non andava. Il mio corpo era sempre stato una macchina rotta, ma ora si comportava come qualcosa che non conoscevo. Non mi sentivo male. Mi sentivo diversa.
All’inizio ho pensato fosse solo stanchezza. O forse l’ennesima conseguenza delle botte. Il mio stomaco si contorceva, ma era un dolore diverso da quello a cui ero abituata. Poi il ciclo non è arrivato. E ho capito.
Sono andata dal Lupo. Non avevo mai chiesto niente, mai mostrato debolezze. Ma stavolta non potevo ignorarlo.
«Sto aspettando un figlio» gli ho detto, senza giri di parole.
Lui mi ha guardato, senza espressione. Era come parlare a una pietra. Poi, come se fosse una decisione già presa, ha risposto:
«Lo tieni.»
«Non voglio» ho sussurrato. Non lo volevo. Non volevo avere un altro corpo da cui dipendere, da proteggere, da vedere soffrire. Non volevo portare dentro di me il seme di uno dei bastardi che mi avevano distrutta.
«Non è una tua scelta» ha ribattuto. «Non sei più solo tu. Sei tu e lui. E lui vale molto più di quanto pensi.»
Quella frase mi ha perforato il cervello. Lui vale molto più di quanto pensi. Mi ha guardato come si guarda una cosa, un oggetto. Ma non stava parlando solo di me. Parlava del figlio. Mio figlio.
Era un affare per lui. Il bambino era merce. Lo sentivo nelle sue parole. E io? Io non ero altro che il contenitore. Il fottuto pacco da cui avrebbe preso ciò che voleva.
Quella notte ho deciso che dovevo farla finita. Non c’era un’altra via. Se non potevo liberarmi di loro, almeno potevo liberarmi di me stessa. L’unica libertà che potevo avere.
Ho aspettato che tutti dormissero, che il silenzio cadesse sulla casa come una coperta pesante. Mi sono chiusa in bagno, il coltello in mano. Le mani tremavano, ma non per paura. Tremavano per l’eccitazione. Avrei finalmente smesso di esistere.
Ho strisciato forte la lama del coltello sul mio polso, cercando di lacerare le mie vene, cercando quella fottuta liberazione che non ero mai riuscita a trovare. Il sangue è venuto fuori lento, ma non abbastanza. Ho spinto più forte, la lama che entrava nella carne, mentre il mondo intorno a me cominciava a girare. Era finita.
Serie: La storia di Maddalena
- Episodio 1: La mia storia
- Episodio 2: La formazione
- Episodio 3: La strada
- Episodio 4: I clienti
- Episodio 5: Venduta
- Episodio 6: Il prezzo del sangue – prima parte
- Episodio 7: Il prezzo del sangue seconda parte
- Episodio 8: Impiegata del sesso
- Episodio 9: Un nuovo padrone
- Episodio 10: L’incontro con Rocco
Una storia terribile, ma dannatamente realistica.
Vado al prossimo.
“Quella notte ho deciso che dovevo farla finita. Non c’era un’altra via. Se non potevo liberarmi di loro, almeno potevo liberarmi di me stessa.” Una frase dolorosa che racconta benissimo il dolore di Maddalena.
Questo è l’episodio che, finora, mi è piaciuto di più.