
Il Santo Graal
Serie: IL TRENO DELLE ANIME
- Episodio 1: Il piano – 1
- Episodio 2: Il piano – 2
- Episodio 3: Sabato 29 marzo
- Episodio 4: L’incontro con la madre
- Episodio 5: Il processo e il carcere
- Episodio 6: Mario
- Episodio 7: Lo scarafaggio
- Episodio 8: La proposta
- Episodio 9: La prova
- Episodio 10: Il concerto
- Episodio 1: Il sogno
- Episodio 2: Sara
- Episodio 3: Il Santo Graal
- Episodio 4: Michele
- Episodio 5: Il professore
STAGIONE 1
STAGIONE 2
«Fai male a te stesso» disse Mario. «Ti ho detto tante volte di dimenticare quella ragazza, non è reale… è morta…»
«Anche Cristo è morto… duemila anni fa. Ma tu credi in Lui. Ma l’hai mai visto? L’hai mai toccato? E allora perché io non posso credere in Sara? Perché mi vuoi togliere questo conforto? Io, se avessi la certezza matematica che Dio non esiste, non te lo direi mai… anzi, non lo direi a nessuno… e forse è proprio Dio che ha detto a Sara di venire da me» rispose Nico.
«Forse hai ragione anche tu…»
Mario si alzò e Nico lo trattenne afferrandolo per un braccio: «Mario, non tradirmi. Non raccontare niente a nessuno… giuramelo… Non voglio andare in nessun posto dove farebbero qualcosa per togliermi questi sogni…»
«Va bene, Nico… va bene… te lo giuro» disse Mario, rassegnato. Aveva capito che non poteva fare niente per aiutarlo.
Dopo un po’ rientrarono Michele e Tonio. Si sedettero intorno al tavolo; Nico si avvicinò e, sorridendo, chiese a Michele di prestargli il mazzo di carte. Michele lo guardò meravigliato.
«Tieni… ma vuoi fare una partita?»
«No, no, voglio fare un gioco.»

Nico incominciò a costruire un castello di carte, mentre Michele e Tonio, vedendo le sue mani guarite, lo guardavano con gli occhi sgranati.
«Peccato, sono finite le carte… se c’era un altro mazzo, facevo anche le torri e il muro di cinta…» disse Nico, ridendo. Poi aggiunse: «Vado a prendere un po’ d’aria… è una bella giornata».
«Sì, ma è meglio che prendi l’ombrello, perché sicuro tra poco viene una tempesta…» rispose Michele.
Nico era uscito; Mario fissava il castello di carte, poi diede un pugno sul tavolo, facendo cadere la debole costruzione.
«Marò… Mario… mi hai fatto fare un salto… che peccato, hai fatto cadere il castello di Nico.»
«Eh, meglio… odio i castelli.»
«Ma non è un castello vero.»
«Appunto… e poi non ti preoccupare che Nico ne costruisce altri…»
Michele non capiva cosa stesse succedendo e, muovendo la mano chiusa a mo’ di carciofo, cercava risposta nello sguardo di Tonio che, non sapendo cosa dire, si limitò ad alzare le spalle.
Poco prima di mezzogiorno, Nico rientrò in cella e si sedette vicino al tavolo. Era il giorno delle visite e lui era solo.
Pensava allo strano sogno che aveva fatto la notte; un sogno che seguiva una logica, come un film, e talmente reale che si sentiva ancora immerso nella sua atmosfera.
Mario aveva ragione: Sara era morta, eppure lui sentiva la sua presenza; la guarigione delle sue mani non poteva essere una coincidenza, anche se non poteva vederla nel modo in cui vedeva gli altri, da qualche parte esisteva. Ma dove? E come era possibile quello che lui stava vivendo?
Alzando lo sguardo, vide che sul tavolo c’erano delle formiche attratte da alcune briciole di pane e dall’etichetta a fascia di un salamino: resti di qualche spuntino dei suoi compagni.
Notò una formica girare sull’esterno della fascetta del salamino, mentre un’altra formica girava all’interno di questa. Nico aveva l’impressione che si stessero divertendo, ma anche che cercassero di incontrarsi senza riuscirci. Si alzò, prese un foglio di carta e, tagliandolo con le mani, ne ricavò una striscia, poi diede un giro a uno dei due estremi e lo incollò all’altro, formando un anello contorto. Con le dita, prese delicatamente le due formiche: una la pose sull’esterno dell’anello e l’altra all’interno, ricreando così la situazione precedente. Le formiche ripresero a girare, ma questa volta, dopo un po’ si incontrarono; sembravano annusarsi, comunicare, mentre Nico annuiva soddisfatto.
Venne la sera, le porte delle celle erano ormai chiuse. Nico non aveva sonno, ma chiuse gli occhi nella speranza di risognare Sara e quell’altro sé stesso che si chiamava Leon.
Nel dormiveglia incominciava a vedere Sara che diceva: «Leon, raccogliamo qualche frutto nel bosco».
e Leon che rispondeva: «Sì, ma poi andiamo al villaggio».
«Dai, Leon, aiutami a salire su quell’albero; sui rami più in alto ci sono delle pesche belle grandi.»
«Aspetta, Sara, salgo io.»
«No, tu pesi più di me, i rami si spezzerebbero e ti faresti male… prendimi sulle spalle, ci penso io a raccoglierle.»
«E va bene, dai, aggrappati a me.»
Leon prese sulle spalle Sara, lei incominciò a prendere i frutti e a passarli a lui, poi incominciò ad arrampicarsi sui rami più alti.
«Ma che fai? Sembri uno scoiattolo, attenta che ti fai male.»
Poi Sara ridiscese sui rami più bassi dell’albero e si lanciò tra le braccia di Leon.
Il sonno di Nico diventò più profondo; adesso vedeva Sara e Leon che si incamminavano felici verso il villaggio.
Era una bella e calda giornata di sole; per i vicoli del borgo c’era tanta gente, qualcuno, purtroppo, riconobbe Leon e lo fece arrestare. Sara non voleva lasciarlo solo, lo seguì e fu arrestata anche lei.
Leon fu processato e condannato al rogo. Sara era stata portata in una stanza del castello, davanti all’inquisitore, e dalle finestre poteva vedere tutto quello che stavano facendo a Leon: già lo legavano alla pira e, dopo poco, avrebbero acceso il fuoco. Era disperata.
«Quindi è per te che Leon ha tradito?» chiese l’inquisitore.
«Sì, è tutta colpa mia» rispose Sara.
«E adesso vorresti morire insieme a lui?»
«Io ho paura… tanta paura… ma voglio stare accanto a lui» disse Sara, piangendo.
«Io posso liberare Leon…»
Sara guardò l’inquisitore con paura e stupore.
«Sì, hai capito bene: io posso liberare Leon… ma voglio qualcosa in cambio.»
«Farò tutto quello che mi chiedi.»
«Sei sicura di quello che dici?»
«Sì… cosa vuoi?»
«Voglio quello che stanno cercando in molti: il Santo Graal.»
«Ma… ma io non ho quello che mi chiedi… perché lo chiedi a me? Nessuno sa dove sia.»
L’inquisitore guardò Sara, poi aggiunse: «Tu pensi che il Graal sia il calice che raccolse il sangue di Cristo?»
«Sì… dicono sia quello.»
«Se quello che cerco fosse qualcosa di materiale, non avrei bisogno di chiedertelo… saprei già dove trovarlo.»
«Io non ti capisco.»
«Il Graal sono tutti coloro che accolgono il sacrificio di Cristo donandosi agli altri… per amore degli altri… proprio come un calice… tu sei una parte di esso… se vuoi che io salvi Leon, dovrai rinunciare a lui per sempre… e servire la mia causa.»
Nico si stava svegliando; il mattino, ormai, sbiadiva quel sogno.
Serie: IL TRENO DELLE ANIME
- Episodio 1: Il sogno
- Episodio 2: Sara
- Episodio 3: Il Santo Graal
- Episodio 4: Michele
- Episodio 5: Il professore
Mi fa molta tenerezza il modo in cui Nico si attacca all’idea di Sara, al suo “esserci” che per lui è vero. Quando Mario fa cadere i suoi castelli di carte ho intuito un parallelo con il modo in cui smonta anche il suo credere nel sogno…e sul finale, mi è parso di vedere rispuntare un cacciatore di anime. E stavolta è quella di Sara che vuole?
Ciao Dea, sono felice che l’episodio ti sia piaciuto. Hai colto alla perfezione: Mario non accetta che Nico si rifugi in una situazione irreale. Aveva anche pensato a una soluzione per il futuro del suo amico, ma, vedendolo irremovibile nella sua convinzione, desiste.
Per quanto riguarda Sara, sì, c’è un altro cacciatore di anime e stavolta vuole l’anima di lei in cambio della vita di Leon. Grazie, Dea❤️
“Anche Cristo è morto… duemila anni fa. Ma tu credi in Lui. Ma l’hai mai visto? L’hai mai toccato? E allora perché io non posso credere in Sara?”
Bellissima👏
Grazie Dea❤️
Amo le due storie parallele (Nico e Leon) e ho apprezzato tantissimo il discorso sul Graal per concludere l’episodio. Wow, brava! Sta venendo fuori davvero una bella storia!
Sono contenta che ti piaccia. Hai colto in pieno: Nico si ritrova a vivere due storie parallele, non riesce a capire come ciò avvenga e non sa come gestire la situazione, proprio come le due formiche a cui lui costruisce l’anello di Moebius per farle incontrare. Grazie per aver commentato, Arianna🌼
Grazie Nicola, per il tuo commento.
Interessante il finale con l’intuizione sul Santo Graal. Sono curioso di vedere come va avanti. Brava 👍