La forma visibile dei sogni
Serie: Eva e i segreti di Itky
- Episodio 1: Un risveglio nella nebbia
- Episodio 2: Era solo un sogno brutto
- Episodio 3: La bambina dagli occhi straordinari
- Episodio 4: Il richiamo della scuola
- Episodio 5: Non è un sogno
- Episodio 6: Lʼamico immaginario
- Episodio 7: Benvenuta nella scuola dei sogni
- Episodio 8: Il piccolo guardiano dei sogni
- Episodio 9: Una stanza per due. Parte 1
- Episodio 10: Una stanza per due. Parte 2
- Episodio 1: Le radici dell’oscurità. Parte 1
- Episodio 2: Le radici dell’oscurità. Parte 2
- Episodio 3: I fili del passato
- Episodio 4: La forma dei pensieri
- Episodio 5: Occhi che svelano misteri. Parte 1
- Episodio 6: Occhi che svelano misteri. Parte 2
- Episodio 7: Il giardino segreto. Parte 1
- Episodio 8: Il giardino segreto. Parte 2
- Episodio 9: I primi dubbi
- Episodio 10: Tam-Pik
- Episodio 1: Lʼultimo grido
- Episodio 2: La battaglia invisibile
- Episodio 3: La verità nascosta
- Episodio 4: Uno studente curioso
- Episodio 5: Nuovo alleato
- Episodio 6: La via per Itky
- Episodio 7: Cento domande senza risposte
- Episodio 8: Il ritorno di Ef
- Episodio 9: Sarò sempre con te
- Episodio 10: Prima della guerra
- Episodio 1: Le pagine nascoste
- Episodio 2: Non guardarti mai allo specchio
- Episodio 3: Giornata delle Porte Aperte
- Episodio 4: Il passaggio segreto
- Episodio 5: Società segreta
- Episodio 6: Bianco e nero
- Episodio 7: La forma visibile dei sogni
STAGIONE 1
STAGIONE 2
STAGIONE 3
STAGIONE 4
«Eva, svegliati subito! Alzati!»
Dal sonno in cui era sprofondata la notte precedente, Eva fu improvvisamente strappata dalla voce agitata di Lisa. Socchiudendo gli occhi per il forte sole che riempiva la stanza, Eva si stropicciava il viso con le mani, cercando di riprendersi. Si accorse di essere rimasta seduta per terra fino al mattino.
Nella sua mente riaffiorò la conversazione con Davide, e un brivido le percorse la schiena: la notte passata le sembrava un sogno irreale. Massaggiandosi le gambe addormentate, Eva guardò Lisa, che non smetteva di parlare agitata, in piedi davanti a lei.
«Io capisco tutto, ma questo è troppo! Non bastava che tu decidessi di dormire sul pavimento, ma adesso è spuntato fuori anche questo! Gli animali mi piacciono, ma dubito che gli insegnanti prenderanno bene una sorpresa del genere!»
«Rallenta, per favore. Quali animali? Di cosa stai parlando?» non riusciva a capire Eva. Ma Lisa continuava a protestare, indicando con la mano il letto, dove non c’era nulla, a parte una coperta accartocciata in un angolo. Non capendo il problema, Eva si avvicinò.
All’improvviso la coperta si mosse e da sotto si sentì un ronzio familiare. Scuotendo la testa, Eva cercò di tranquillizzare Lisa: «È solo noykì! Lo so, è insolito che appaia di giorno, ma non pensavo che ti saresti preoccupata così tanto.»
«Quale noykì? Hai un cane sul letto!» strillò Lisa e, avvicinandosi al letto, con un movimento deciso strappò la coperta, lasciandola cadere sul pavimento. La scena che si presentò fece sparire immediatamente il sonno da Eva.
«Beh, ci siamo…» sospirò Eva, osservando l’ospite inatteso.
Sotto la coperta si nascondeva un cucciolo di bulldog francese piuttosto grande – soffice come un peluche, con un naso nero e umido e orecchie dritte. Si vedeva chiaramente che anche lui non capiva cosa stesse succedendo: perso il suo rifugio, saltò subito giù dal letto e si infilò sotto, continuando a brontolare offeso.
«Te l’avevo detto: un ca-ne!» scandì Lisa.
«Smettila» chiese Eva sottovoce all’amica. «Lo stai spaventando.»
Lisa, con un’aria offesa, si sedette teatralmente su una sedia, osservando Eva che, inginocchiata, cercava di guardare sotto il letto.
«Vieni qui, piccolo, non avere paura!» lo incoraggiava Eva. «Lì sotto è buio, perché ti sei infilato lì? Dai, vieni da me, coraggio – nessuno ti farà del male, promesso.»
Continuando a parlare dolcemente al misterioso ospite, si allontanò un po’ dal letto. Le sue parole sembravano funzionare: si sentì un brontolio, e dopo un attimo il cucciolo schizzò fuori e si rifugiò sulle ginocchia di Eva. Si guardò Eva dritto negli occhi. Fu solo allora che lei notò che il cucciolo aveva occhi di colori diversi: uno azzurro e l’altro marrone.
Mentre cercava di capire cosa potesse significare, il piccolo si avvicinò con il naso al viso di Eva. Senza resistere alla tentazione, lei lo abbracciò stretto, già decisa che non l’avrebbe ceduto a nessuno.
All’improvviso nella mente di Eva iniziarono a scorrere decine di piccoli frammenti, simili a ricordi di qualcun altro. Lei e Lisa che chiacchierano sedute nella stanza, osservate da qualcuno accovacciato vicino all’armadio. Poi un’immagine di Eva che dorme nel suo letto, avvolta nella coperta, mentre la luce della luna disegna motivi eleganti sulle pareti.
Eva capì immediatamente tutto, anche se le sembrava impossibile. Passò un minuto prima che si decidesse a esprimere la sua intuizione ad alta voce.
«Credo di sapere come è arrivato qui!»
«E chi sarebbe?» chiese Lisa.
«È noykì!» dichiarò Eva. «Ne sono sicura!»
«Ma… Come può essere possibile? Non dovrebbe essere sempre invisibile?»
«Mi hai detto tu che possono trasformarsi!»
«E cosa te lo fa pensare?»
«Mi ha appena mostrato tutto. Lisa, è proprio noykì – non è adorabile?» esultava Eva.
Il cucciolo aveva capito di essere stato riconosciuto, iniziò a correre per la stanza. Passava vicino al letto di Lisa con un leggero scarto, forse temendo che potesse gridargli ancora contro. Ma la ragazza non ne aveva alcuna intenzione – la curiosità aveva preso il sopravvento e lei osservava con piacere e sincero interesse le buffonate dell’orecchiuto noykì.
«Non avrei mai pensato che volevi trasformarlo in un cane. Come hai fatto?» chiese Lisa all’amica.
«Non ci avevo neanche pensato, avevo completamente dimenticato questa possibilità. Sono sorpresa quanto te!» rispose Eva, cercando di afferrare il birichino.
«Gli darai un nome?»
«Non lo so, non è un cucciolo normale! Beh, lo è, ma… insomma, hai capito» disse Eva.
«Chissà perché ha gli occhi di colori diversi?» si chiese Lisa. «È un po’ strano.»
«Forse voleva assomigliare a me, vero, piccolino?» rise Eva. «E ora dovete presentarvi di nuovo. Non hai più nulla in contrario al nostro nuovo coinquilino?»
«Me lo chiedi pure? E quindi, nostro amico misterioso? Facciamo pace?» chiese Lisa, tendendo una mano al cucciolo.
Il piccolo la guardò con diffidenza, ma subito dopo corse verso di lei saltellando come una pallina.
«A proposito» continuò Lisa. «Perché stavi dormendo per terra?»
Eva raccontò alla sua amica della conversazione notturna con Davide e dell’incidente ai suoi occhi. Gli eventi della notte precedente, che sembravano sbiaditi dopo la trasformazione di noykì, tornarono prepotenti nella mente di Eva. Per quanto ci provasse, non riusciva a scacciare l’immagine del viso pallido di Davide con quegli occhi dal colore innaturale.
Le ragazze cercarono di dare una spiegazione a quel fenomeno, ma non ci riuscirono. Tutto ciò che desideravano era che Davide si riprendesse il prima possibile e tornasse tra gli altri studenti. Era difficile immaginare quanto fosse dura per lui, soprattutto non sapendo cosa gli fosse successo.
Le due decisero di fargli visita tra qualche giorno per non destare sospetti – non era escluso che miss Angelica avesse sentito qualcosa la notte precedente. Inoltre, dovevano anche decidere cosa fare con noykì: lasciarlo da solo in camera non sembrava giusto, ma portarlo con sé a lezione era fuori discussione…
Qualcuno bussò alla porta.
Le ragazze interruppero immediatamente la conversazione e, senza mettersi d’accordo, iniziarono a cercare noykì, che nel frattempo era sparito. Il cucciolo non si vedeva da nessuna parte, mentre il visitatore continuava a bussare con insistenza. Eva si mise accanto alla finestra per essere la prima a notare il cucciolo se fosse comparso, mentre Lisa andò ad aprire la porta.
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- Episodio 2: Non guardarti mai allo specchio
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