La lotta in casa

Il toro muggiva alle onde, poco lontano i gamberi ridevano.

«Cosa ti sta capitando?».

«Non vedete, sciocchi? Una conchiglia mi ha intrappolato uno zoccolo e non posso più muovermi».

«Arrangiati!». I gamberi andarono via senza smettere di ridere.

«Dite bene, voi. Non vi interessa proprio nulla di me, non è vero? Che razza di vigliacchi».

Ma i gamberi erano ormai lontani.

Il toro rimase immobile. Cercava di liberarsi della conchiglia, ma invano.

Dalle onde arrivarono altri tori come lui, con la parte anteriore del corpo di bovino, la parte posteriore di pesce. «Ti aiutiamo noi!».

«Grazie, amici! Grazie, fratelli!». Il toro muggì di sollievo.

Tentarono di aiutarlo, ma la conchiglia era caparbia: resistette, poi quando uno zoccolo frantumò una sua valva, questa scappò lamentandosi: «Violenti, malvagi, ve la faranno vedere i miei amici!».

I tori risero neanche fossero dei gamberi.

Dopo alcuni minuti, però, un cumulo di conchiglie sciamò verso di loro: erano di ogni forma, dimensione e colore, allora assaltarono i tori.

Ci fu una lotta senza quartiere con i tori che cercavano di non rimanere intrappolati nei buchi delle conchiglie e con corna e zoccoli le frantumarono, ma il numero era dalla parte delle conchiglie.

Il toro lanciò un muggito. «Scappiamo, sennò perderemo la battaglia!».

Così i tori fuggirono, nuotarono via da quella zona, e le conchiglie, non paghe, li inseguirono.

Fu una ritirata strana, con i tori che ogni tanto cadevano morti e le conchiglie li facevano a pezzi, alla fine il toro vide i gamberi. «Sì, certo, immagino che voi non ci aiuterete mai!».

Ma i gamberi, invece, osservarono la scena che era in corso e rimasero senza fiato. «No, no, invece, vi aiutiamo eccome!».

Al toro sembrò strano, però i gamberi intervennero sul serio. Con i loro curiosi movimenti e le chele che si aprivano e si chiudevano nuotarono intorno ai tori per poi liberarli del guanto delle conchiglie e le respinsero con tutti quei frammenti che volavano lì nei dintorni.

Non appena la battaglia finì, il toro e i suoi amici muggirono un ringraziamento. «Vi siamo in debito!».

«Certo che lo siete. Dateci un po’ del vostro territorio e saremo amici come prima» risposero i gamberi.

Il toro era senza parole.

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Discussioni

    1. Ciao Micol, ti ringrazio!
      Adesso ti spiego: l’idea dei tori in mare viene dal fatto che il dio del mare degli antichi greci, Poseidone, aveva come animale sacro il toro, quindi anche se è un animale terrestre aveva dei collegamenti con il mare. Poi avevo letto un libro sui mostri marini e diceva che un tale aveva visto un mostro gigantesco con la testa di toro e le setole color arcobaleno… da lì la mia fantasia è (citando un mio professore di sceneggiatura del fumetto) partita per la tangente!