La risata
Serie: Cinquanta Racconti
- Episodio 1: L’idraulico
- Episodio 2: Una sbronza colossale
- Episodio 3: Eva
- Episodio 4: Irma
- Episodio 5: Un Natale di merda
- Episodio 6: Telefono erotico
- Episodio 7: La sconosciuta
- Episodio 8: Il dolore
- Episodio 9: Melania
- Episodio 10: Irina
- Episodio 1: La donna della domenica
- Episodio 2: Sandra
- Episodio 3: Scrittura creativa
- Episodio 4: L’assenza
- Episodio 5: Il mistero della penna di Flaiano
- Episodio 6: Il ritorno alla strada
- Episodio 7: Florentina
- Episodio 8: Andrea
- Episodio 9: La ragazza del killer
- Episodio 10: Sull’autobus di notte
- Episodio 1: Eugenia
- Episodio 2: A Casa di Loredana
- Episodio 3: Teresa
- Episodio 4: Gineceo
- Episodio 5: Addio
- Episodio 6: Denise
- Episodio 7: Ninna nanna malfamata
- Episodio 8: OF
- Episodio 9: I gemelli Murphy e il fantasma di Joyce
- Episodio 10: Il vino triste prima parte
- Episodio 1: Il vino triste seconda parte
- Episodio 2: Liturgia del desiderio – Parte prima
- Episodio 3: Liturgia del desiderio – Parte seconda
- Episodio 4: Non è successo
- Episodio 5: B-Movie
- Episodio 6: Francesca
- Episodio 7: La risata
STAGIONE 1
STAGIONE 2
STAGIONE 3
STAGIONE 4
L’autobus era in ritardo, come sempre. Alla fermata, un piccolo gruppo di persone si proteggeva dal freddo di un tardo pomeriggio d’autunno. Due donne, con gli occhi fissi sui loro telefonini, ridevano di qualcosa che solo loro potevano vedere. Una ragazza, avvolta in una sciarpa, sfogliava un libro, ignorando il mondo intorno. Poco distante, una coppia di giovani parlava fitto, il ragazzo gesticolava animatamente, cercando di convincere la ragazza di chissà quale verità.
Fu allora che l’uomo arrivò. Indossava un cappotto troppo leggero per la stagione e scarpe che sembravano aver attraversato mille strade. Aveva l’aria di chi si trova in un luogo per caso, senza davvero appartenervi.
Si fermò accanto al gruppo, sistemandosi goffamente lo zaino sulle spalle. Rimase immobile per qualche secondo, lo sguardo fisso nel vuoto. Poi, senza alcun preavviso, iniziò a ridere.
Non era una risatina sommessa o un accenno di sorriso. Era una risata piena, fragorosa, che sgorgava dal profondo, come una cascata inarrestabile. Gli occhi gli si riempirono di lacrime, e si piegò leggermente in avanti, come se non riuscisse a contenere l’energia di quel momento.
La gente alla fermata cominciò a notarlo. All’inizio, lo guardarono con sospetto, alcuni con fastidio. Ma la risata, così autentica, così incredibilmente vera, cominciò a insinuarsi dentro di loro.
La donna con il libro abbassò lo sguardo e sorrise. Un istante dopo, scoppiò in una risata soffocata, che divenne sempre più sonora. Una delle ragazze con il telefonino fece lo stesso, seguita dall’altra. La coppia smise di parlare, scambiandosi uno sguardo confuso prima di unirsi al coro.
In pochi minuti, tutti ridevano. Ridevano senza sapere perché, senza motivo apparente. Non importava: la risata li aveva catturati, e in quel momento, ogni preoccupazione, ogni pensiero, si era dissolto.
Quando l’autobus finalmente arrivò, nessuno si affrettò a salire. L’autista li guardò con aria perplessa, scuotendo la testa mentre vedeva quel gruppo di persone unite in un assurdo, meraviglioso momento di gioia condivisa.
L’uomo, che aveva scatenato tutto, salì per ultimo. Si girò, ancora con il sorriso stampato sul viso, e salutò con un cenno. Poi si voltò e si perse tra i sedili.
La risata svanì gradualmente, ma per un attimo, avevano tutti condiviso qualcosa di inspiegabile e straordinario.
Serie: Cinquanta Racconti
- Episodio 1: Il vino triste seconda parte
- Episodio 2: Liturgia del desiderio – Parte prima
- Episodio 3: Liturgia del desiderio – Parte seconda
- Episodio 4: Non è successo
- Episodio 5: B-Movie
- Episodio 6: Francesca
- Episodio 7: La risata
Bellissimo. Molto cinematografico, si potrebbe trasformare in un corto, o in una performance artistica.
E straordinario è questo racconto, quanto l’ avrebbe adorato Fellini.
Un racconto che conferma la tua maestria. Lo si può leggere con la stessa capacità e velocità nel mandare giù un bicchiere d’acqua. Inoltre tocca un tema a me caro, la capacità che hanno le emozioni di plasmare l’ambiente circostante (e non solo)! Complimenti