La serie 2a parte
Serie: La serie
- Episodio 1: La serie 1a parte
- Episodio 2: La serie 2a parte
STAGIONE 1
Così pagò ciò che doveva e dopo aver corretto lui stesso il libro, aspettò la sua uscita che sarebbe avvenuta qualche settimana più tardi.
Il titolo che poi avevano deciso era ‘Pacciocco e Alfio nella landa dorata degli orsacchiotti abbraccioni’ e quando uscì Gianfranco organizzò a sue spese una presentazione presso una grande librerie del posto la Infeltrinelli.
Purtroppo, a quella presentazione presenziarono solo 4 anziani che cercavano rifugio perché’ fuori pioveva e uno di loro dovevano andare in bagno, due signore 40enni che cercavano l’ultimo libro di Fabio Volo ‘Ho preso il treno per Westminster’ e un ragazzino che cercava le figurine dell’uomo ragno che vendeva l’edicola della libreria.
I 4 anziani, per motivare la loro presenza fecero finta di interessarsi al libro e fecero alcune domande: uno chiese se gli orsetti erano in peluche o spugna, un altro se la strega avesse uno specchio a cui chiedeva chi era la più bella, ma fu quando un terzo chiese se nella valle dorata avessero abitato in precedenza degli esseri piccoli blu con casette a forma di fungo, che l’autore capì che non lo stavano prendendo sul serio.
‘Ma mi state prendendo in giro?’ chiese dopo questa domanda.
‘Non ci permetteremmo mai signor Giancarlo’ fece una donna.
‘Mi chiamo Gianfranco, Gianfranco Zolo’ terminò.
Il libro vendette circa sessanta copie, ma si dice che una quarantina fu acquistata dalla stessa persona nella zona di Monza, in quanto voleva fare uno scherzo a tutti i suoi parenti dicendo di aver loro regalato una fiaba scritta da Gianfranco Zola durante le pause dal campionato italiano.
Quando qualche mese dopo Gianfranco mandò un messaggio alla casa editrice, la ‘Rubens Editore’, circa i pagamenti ma questa non rispose. Li chiamò, ma seppe da un utente su Facebook che la ditta era scomparsa dopo aver pubblicato l’ultimo libro di Gustavo Guastapelle ‘L’italiano medico’ che non aveva ottenuto un gran successo.
Così Gianfranco dovette dimenticarsi di pubblicare la serie anche se un giorno gli arrivò un messaggio da parte di Canale 5 che diceva che se avesse voluto avrebbe potuto comprare dieci Abs Pro per fare gli addominali in pochi minuti con lo sconto del 20%. Inoltre, gli veniva offerto di fare da testimonial per la nota bibita ‘L’aranciata baby’ un’aranciata per bambini che nella sua opera era sempre bevuta dagli orsetti per combattere con più forza e vigore, e che permetteva anche grandi prestazioni nel calcio o nell’atletica. Questa aranciata nella favola era stata inventata dalla maga Alchemia e conteneva molti zuccheri e rinforzina una molecola che moltiplicava le forze e la memoria.
Così divenne testimonial e grazie a ciò il suo libro fu rivalutato e un noto critico lo definì come un libro il quale aveva anche una qualche possibilità di essere considerato per una eventuale lettura.
Quindi Gianfranco Zolo scrisse molti altri libri tra cui ‘Dino Zoff e lo stregone dell’est’, che parlava di Dino Zoff, l’ex portiere della nazionale italiana che viene portato nelle lande dell’est da uno stregone che voleva carpire il suo segreto di gran portiere e che poi scoprirà si trovava nella sua abitudine a mangiare pere del trentino. Scrisse ancora ‘Il postino Carlo suona sempre due volte’ che parlava di un postino, Carlo, che faceva anche il cantante e gli chiedevano sempre il bis. Un giorno va in Jamaica e incontra Leo Messi che si trovava lì per sponsorizzare la ‘Cioccolata del Principe Filippo’, molto gradita ai ragazzini.
Intanto si allenava in palestra e il suo fisico diventava sempre più muscoloso, e così in un momento in cui i suoi libri andavano alla grande, decise di smettere di scrivere e di continuare con la televisione in qualità di testimonial e così prima sponsorizzò Paint Racer, col quale dipingeva una parete in pochi minuti utilizzando un quinto della vernice utilizzata normalmente, poi pubblicizzò gli occhiali Dual glass coi quali si vedeva precisamente di notte con un laser che permetteva anche di vedere attraverso i muri, grazie alla qual cosa si poteva osservare la televisione del vicino che aveva Sky senza pagare, pubblicizzò l’Abs Pro 1,2,3,
il Termination Plus 1 e 2 che permettevano con 2 minuti alla settimana di sviluppare addominali alti, bassi, laterali obliqui, diagonali, incrociati, affissi, suffissi, parietali, occipitali. Col Termination Plus Advanced si sviluppavano poi anche i medi.
Così appariva in tv col suo cinturone che copriva tutto l’addome e invitava persone stupefatte per la sua efficacia a utilizzarlo. Inoltre, in altre riprese leggeva i suoi libri mettendone in evidenza i titoli.
Quindi, tra la vendita dei suoi libri e le sue comparsate in televisione divenne molto ricco e quindi scrisse l’opera ‘La leggenda di Acar e i paperi palestrati’ che parlava di Acar un papero che faceva molta palestra che grazie ai suoi muscoli riesce a salvare Silva, una paperella che era stata catturata da un mago cattivo che la voleva come babysitter per le sue bambine dopo la scuola.
Un giorno, mentre stava dipingendo velocemente casa con gli occhiali a raggi x mentre stava utilizzando il cinturone stimolatore, si accorse che in televisione stavano trasmettendo l’ultima serie di Pino Insegno dal titolo ‘I cavalieri del tempio e il coccodrillo Macinte’. Essa parlava di alcuni cavalieri del tempo di Malindi, una divinità Uruguayana mezzo cervo e mezzo iguana che devono portare in salvo sull’isola di Cervos la sacerdotessa Espinosa Cuadrantes, nota anche per aver pubblicizzato qualche anno prima la Pasta del Capitano, prima di dedicarsi allo spirito, e devono superare tutta una serie di prove, come il cruciverbone della Dea Calliste, o la gara di mangiata di funghi voluta da Efite, il sacerdote del tempio di Margolos, il Dio dei tv color a led. Riescono a fare tutto questo grazie al coccodrillo Macinte che li aiuterà in tutte queste avventure. Il coccodrillo aveva infatti una grande intelligenza e da un test del Q.I. aveva fatto segnare qualche anno prima 152.
Così Gianfranco decise di comporre la seconda stagione della sua serie nella quale la cerbiatta Giana aiutava Paciocco a conquistare il medaglione incantato della collina dei daini, e a salvare la pietra verde della terra del sud che era caduta nelle mani del Dio Scapos che la voleva per avere maggiori poteri per conquistare il villaggio degli Elfi bianchi che aveva grandi giacimenti di Eferite, una roccia così rara che si dice che ce ne fosse solo una a Foggia e una a Boston.
Questa seconda stagione aggiunse così tanti contenuti alla prima che le case editrici fecero a gara per pubblicarla ed essa finalmente vide la luce un paio di anni dopo.
Intanto lui aveva continuato a lavorare in televisione e così poté partecipare alla riprese del film interpretando Macione, un personaggio molto muscoloso che aiutava la reginetta Zelda nella quarta puntata della terza serie a riconquistare Giangis, il suo uomo che era stato colpito da una maledizione, per cui non ricordava niente di quello che aveva fatto il giorno prima e così aveva dimenticato anche lei, anche se però stranamente ricordava tutti i risultati dei campionati del mondo di calcio prima del 1974.
Visto il successo della serie scrisse anche la terza e la quarta stagione nelle quali Paciocco salvava la principessa Guenda dalle grinfie del perfido Ostone e nonostante lei lo supplicasse di sposarla, lui ritorna nella landa degli orsetti e vive fabbricando ricambi per biciclette e pattini e raccontando le sue avventure ai suoi nipotini che però preferivano la tv.
Comparve in altri film nelle vesti ad esempio del Colonnello Bombato, un ispettore che scopre tutti i malviventi e li blocca grazie ai suoi possenti muscoli, o nelle vesti del Bestione Tibetano, un malvivente che vive nel Tibet e vende cd di Gigi D’Alessio contraffatti.
Nel 2021 scopre, mescolando maionese senape e ketchup a insalata greca, la formula dell’antigravità, diventa famosissimo e dedica la sua vita ai viaggi, in uno dei quali incontra Paolo Fox che gli chiede un autografo e gli dice che il 2022 sarà un anno ottimo per lavoro e famiglia.
Nei libri scientifici viene ricordato come un fisico col gran fisico.
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