LA STRATEGIA DEL GRANELLO

Serie: L'UNA SOGGETTIVA


Quindici luglio duemiladiciotto

Sono molto diverso da lui. Molto, molto più pesante. Non riesco a scrollarmi di dosso le negatività, a farmi scivolare i momenti brutti giù lungo la schiena. Un brivido e via. Lui beve la mia disperazione e dopo un minuto l’ha già pisciata fuori. In effetti è uno che passa molto tempo in bagno, un’abitudine che mi ha dato sempre parecchio fastidio. Adesso mi rendo conto che è sempre stata colpa mia. Forse se smetto di annegarlo piscia meno.

Il passato mi ha regalato la paura del lato oscuro delle persone. I pensieri non condivisi sono per me una possibile minaccia di doppiogiochismo, la falsità di una persona che ha il buio nascosto in un angolo di sé mi terrorizza. In passato non me ne sono accorto mentre accadeva. Solo dopo, troppo tardi, quando oramai il danno era fatto e nessuna pezza avrebbe potuto rattoppare lo squarcio enorme che avrebbe creato in me conseguenze perenni.

Caro diario, la scrittura è una terapia infallibile. Oggi questa mia prima seduta con me stesso è valsa i novanta euro dello psicoterapeuta che non ho ancora contattato.

Giuro che se potessi rinascere, rinascerei me, solo con qualche linea in meno sul termometro delle complicazioni. Un’anima più semplice, una mente leggera, più gioviale. Si può?

Mi chiedo, a volte, se non siano anche tutti gli altri come me. Tutti pesanti, tutti col serpentone in corpo a cercare la tavolozza di colori. Alcuni più bravi a nascondere il disagio, altri meno.

Eppure, se anche così fosse, io non ne ho mai avuto il sentore. O forse sono sempre stato troppo concentrato sulla mia inettitudine, per vedere davvero oltre. Sono egoista, vittimista, genio della drasticità mentale.

“Ma non ti riesce proprio di fare come la sabbia sul bagnasciuga?” mi ha chiesto lui infilandosi un calzino seduto sul bordo del letto.

“E come farebbe la sabbia sul bagnasciuga?” lo guardo infilarsi il secondo calzino. Deve aggrappare il bordino forte con le mani per tirarlo su bene.

“Il granello è stratega. Si bagna e si asciuga. Si smuove e poi tutto torna come prima, onda più, onda meno.”

Sorride. Poi ride. Un calzino è più teso dell’altro, mi ricorda vagamente uno scolaro, nonostante le mutande di Calvin Klein.

 

Serie: L'UNA SOGGETTIVA


Ti piace0 apprezzamentiPubblicato in Narrativa

Discussioni

  1. Primo episodio accattivante, una pagina di diario che si tramuta in una discorso diretto che sembra non incastrarci nulla con i protagonisti quasi confusi come i pensieri che girano in una mente affamata.
    Aspetto con interesse il prossimo episodio.
    Alla prossima lettura