La villa in Toscana: Capodanno
Serie: La villa in Toscana
- Episodio 1: Fame d’aria
- Episodio 2: La villa in Toscana: La festa in maschera.
- Episodio 3: La villa in Toscana: Giochi di potere
- Episodio 4: La villa in Toscana: Incomprensioni
- Episodio 5: La villa in Toscana: Capodanno
- Episodio 6: La villa in Toscana
- Episodio 7: Segreti svelati
STAGIONE 1
Mentre osservava il suo lavoro in giardino, Pandora non poté fare a meno di pensare che chiunque fosse entrato nella villa sarebbe stato circondato da quelle stupende statue. Le luci poi avrebbero reso il tutto molto suggestivo. In soli due giorni di lavoro aveva terminato di sistemare il vialetto ed era veramente soddisfatta non fosse stato per il fatto che ormai era in ipotermia. Raggiunse la sua stanza e fece un bagno caldo riacquistando la sensibilità delle mani e dei piedi. Cullata dal tepore e dalla piacevole sensazione si addormentò esausta.
“Lo sai che è pericoloso addormentarsi nella vasca da bagno?” Philippe era seduto sul bordo della vasca e la stava osservando.
“Non mi sono resa conta… Che ci fai qui?” cercò istintivamente di coprirsi con le mani.
“Fai la pudica adesso? Sono cose che ho già visto mi pare” sorrise ironico.
“Questo non ti da il diritto di entrare in camera mia senza permesso. Perché non te ne torni a parlare con Nadine o a fare altro come l’laltra notte?” disse senza pensare.
“A fare altro cosa? Pandora tu sei l’ultima che deve parlare visto il tuo comportamento” disse secco.
“Il mio comportamento? Io non ho fatto nulla di male” rispose risoluta.
“Non sai cosa sia la fedeltà, l’ amicizia, il rispetto delle persone” non poteva credere alle sue parole.
“Se questo è il pensiero che hai di me questa conversazione non ha senso. E non ha senso nemmeno la tua presenza qui” alzò la voce.
“Ero solo passato per dirti che il vialetto è stupendo. Ottimo lavoro! Domani non dovrai lavorare. È Capodanno e come sai darò una festa” si alzò in piedi continuando a guardarla.
“Non verrò alla festa. Non mi sento bene. Anzi credo proprio di avere la febbre” era sincera.
“Se hai bisogno di medicine chiama Maurice. Ti lascio riposare” sembrava esitante.
Pandora non gli rispose e aspettò che uscisse dalla sua camera. Non gli avrebbe permesso di preoccuparsi per lei. Prima la insultava poi si preoccupava per lei. Ma con il lanternino se li cercava gli uomini? Un normalissimo uomo senza scheletri nell’armadio e disastri emotivi no? Si mise a letto sperando che l’aspirina facesse effetto e che il giorno dopo sarebbe stata meglio. Ovviamente la mattina dopo al suo risveglio non riusciva nemmeno ad alzarsi, aveva ancora la febbre e le facevano male le ossa. Pepita non l’ aveva lasciata un secondo. Era accoccolata ai suoi piedi e faceva le fusa. Quanto amore possono dare gli animali. Pandora non poteva immaginare la sua vita senza quella gatta che con la sua silenziosa presenza l’ accompagnava ovunque. L’idea di passare il Capodanno a letto con la sua gattona non le dispiaceva per niente. Oltre al fatto che stava male si sarebbe risparmiata gli assalti di Max e il continuo flirtare di Nadine con Philippe. Verso le due del pomeriggio scese furtiva in cucina per prepararsi un panino. Non aveva molta fame ma doveva prendere l’aspirina per far scendere la febbre. Mentre sgattaiolava nella sua stanza fu intercettata.
“Pan…come ti senti oggi?” Philippe era preoccupato.
“Non sto bene per niente. Mangio un panino e prendo la pastiglia. Non credo di dover aggiungere che stasera non verrò alla festa. Mi sono presa una bella influenza ” non lo guardava in faccia.
“Mi sento in colpa. L’incarico che ti ho affidato in pieno inverno… Forse non avrei dovuto. Quindi starai da sola la notte dell’ultimo dell’anno?” lo fece apparire deprimente.
“Sai caro Castelli io ci sono abituata. Spesso mi sento più sola in mezzo a tante persone di quanto non mi senta quando siamo io e Pepita” lo oltrepassò chiudendosi in camera.
Quando riaprì gli occhi era gia buio. Bussarono alla porta e lei andò ad aprire appoggiandosi alla parete. Le girava la testa. Con sorpresa notò che si trattava di Demetrio.
“Come stai Pandora? Philippe mi ha detto che eri malata.” le chiese.
“Ho preso l’influenza. Poi sinceramente non ci sarei andata comunque. Non ho voglia di festeggiare Demetrio” disse sincera.
“Lo avevo intuito sai. Per questo sono salito per vedere come stavi. Quando vuole Philippe sa essere davvero stronzo. Ma è solo un meccanismo di difesa Pan. Io penso sinceramente che lui ci tenga a te” la guardò con rammarico.
“Non è così semplice sai” lei abbassò lo sguardo.
“C’è dell’altro vero? Centra la tua amica? O il suo compagno? Come si chiama…Max! Credo che Phill lo odi. Sai per via di quello che è successo tra di voi…” lei lo interruppe.
“Successo cosa? Tra di noi non è mai successo nulla. È il compagno di Nadine! Ultimamente ha provato ad avvicinarsi a me ma l’ho sempe respinto” era arrabbiata.
“Allora Pan devi parlare con Philippe! Lui è convinto che voi abbiate una relazione e che tu ne sia innamorata” non poteva credere alle sue parole.
“Cosa? L’unico uomo che amo è…lui!” non poteva credere di averlo detto.
“Allora diglielo Pandora perché qualcuno sta cercando di farti odiare da lui in tutti i modi” il tono dell’uomo l’allarmò.
“Chi può essere? L’unica che mi viene in mente è Nadine! Ma perché? Perché la mia amica dovrebbe farmi questo!” pensò ad alta voce.
“Credo proprio che sia lei. Ricordi il viaggio di lavoro che Philippe ha fatto poco tempo fa? Sono andato con lui. A Roma. Durante quel breve periodo ci siamo incontrati con Nadine per un aperitivo. Penso che quel giorno lei gli abbia detto che tra te e Max c’era qualcosa. Non sono riuscito a capire bene ma dopo quella conversazione il mio amico era furioso” le disse.
“Infatti quando tornò dal viaggio era furioso con me. Non ho mai capito il motivo ma sapevo che era successo qualcosa” non sapeva che dire.
“Forse ha degli interessi…” affermò.
“Non so cosa fare” era confusa.
“Ascoltami Pandora parla con Philippe il prima possibile” era un consiglio sensato.
“Domani mattina gli parlerò. Da sola. Adesso sono sconvolta e non mi sento bene” sussurró.
“Riposati allora. Ma ascoltami non perdere tempo prezioso. Domani parlagli. Buonanotte” gli sorrise e uscì dalla stanza.
Pandora non aveva nemmeno le forze per piangere. La sua migliore amica la stava pugnalando alle spalle. Philippe la odiava perché era convinto che avesse una relazione con Max. Un senso di nausea la investì. Si trascinò in bagno e svuotò lo stomaco. Forse si trattava di un virus intestinale. Si rimise a letto esausta e non si accorse che qualcuno stava entrando in camera.
“Pandora come stai tesoro?” era Max.
“Che cosa ci fai tu qui? “disse agitata.
“Ero preoccupato. Pan io ci tengo a te. Ti prego fammi restare” la implorò avvicinandosi al letto.
“Vattene. Non ho bisogno del tuo aiuto” gli urlò.
“Pan” si sedette sul letto cercando di baciarla.
“Lasciami!” gli urlò.
“So che lo vuoi anche tu…” sussurró.
“No che non voglio. Torna da Nadine” ma lui non l’ascoltava e in quel momento entrò Philippe.
“Scusatemi. Non volevo interrompervi” i suoi occhi erano gelidi.
“Non interrompi nulla. Aspetta!” ma lui era già uscito. Pandora con una spinta buttò Max sul pavimento guardandolo con odio.
“Esci! Fuori!” urlò.
“Cosa mai ci troverai in quell’uomo” uscì lasciandola sola.
A questo punto non sapeva cosa fare. Non poteva aspettare la mattina seguente. Doveva parlare subito con lui e spiegargli tutto. Si vestì. E andò a cercarlo nel salone. Gli invitati si stavano preparando per il brindisi ma di Philippe non c’era traccia. Salì in camera sua e bussó. Le aprì Nadine mezza nuda.
“Sei in ritardo Pan” disse sorridendo mentre apriva la porta quanto bastava per farle vedere Philippe. Era nel letto con una bottiglia di champagne in mano. Le gambe improvvisamente le cedettero e dovette appoggiarsi al muro e respirare.
“Buon anno” disse semplicemente.
Come in trance si girò e andò via mentre le risate di Nadine rieccheggiavano nel corridoio. Questo era il punto di non ritorno per lei. Doveva andarsene immediatamente o sarebbe andata in pezzi. Senza pensarci preparò i bagagli. Se ne sarebbe andata via subito da quella maledetta villa. Forse sarebbe ancora riuscita a rimettere insieme i pezzi della sua vita. Con il tempo ce l’avrebbe fatta. Chiese a Maurice di chiamarle un taxi. Scese le scale velocemente inalando il profumo del legno della scala. La stessa che lei aveva riportato in vita qualche settimana prima. Mentre percorreva il vialetto in lacrime Demetrio le corse dietro.
“Aspetta Pandora! Non andartene!” le urlò.
“Invece me ne vado Demetrio. Non ne posso davvero più. Se resto crollo. Grazie di tutto. Sei stato un amico. Una persona sincera come se ne incontrano poche” disse amara.
Il taxi era già arrivato. Gli sorrise poi salì sull’auto e sparì nella notte.
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- Episodio 5: La villa in Toscana: Capodanno
- Episodio 6: La villa in Toscana
- Episodio 7: Segreti svelati
Ciao Mary, oggi ho recuperato gli episodi che non avevo ancora letto 😀
La tua storia d’amore prosegue fra colpi di scena, questo amore così combattuto è riuscito a conquistare anche me. Non mi resta che sperare che Pandora riesca finalmente a cancellare il dolore nel cuore della sua “bestia” e Philippe a fare pace con il passato.
Grazie Micol per la lettura e per il commento. Sono contenta che ti sia piaciuto🤗