Le foto

Serie: Il primo caso dell'ispettore Corda


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Nel capitolo I c'è la descrizione del protagonista, l'ispettore Corda detto Inesorabile

Guardò le foto della donna riversa sull’asfalto, quel corpo seminudo scomposto dal volo di sei piani era immobile e sembrava che dormisse in una scomoda posizione.

Era certamente un omicidio, perché sul collo erano stati ritrovati i segni di uno strangolamento, e solo dopo morta era avvenuta la precipitazione.

Il mese di agosto, con il periodo di ferie quasi obbligatorio per tutti, non aveva favorito la possibilità di trovare testimoni nel condominio dove era avvenuto il delitto, ma le interrogazioni degli inquilini non erano ancora completate.

Guardava scorrere le immagini e all’improvviso sentì il bisogno di allentare il nodo della cravatta. Sentiva il cuore accelerare i battiti e un senso di soffocamento alla gola. Ripose ordinatamente le foto nella busta una ad una, contando mentalmente i fogli, finché il groppo si sciolse nel ricordo della madre, morta quando era un ragazzino.

Aveva sempre evitato questi pensieri, ma la somiglianza della prostituta morta qualche mese prima con la madre, glieli aveva fatti tornare prepotentemente in mente.

Ricordava la scena: il padre ubriaco che litigava furiosamente con la madre a notte fonda, dopo essere rientrato dalle sue solite bevute. Era estate. Lui l’aveva insultata con le solite parolacce deliranti di gelosia: la controllava in una ossessione che non era amore, ma possesso, paura di perdere l’oggetto delle proprie paranoie. La pedinava di nascosto, ascoltava le sue telefonate, frugava nelle sue cose a caccia di prove di tradimenti mai avvenuti.

La madre subiva silenziosamente queste scenate, preoccupata per la perdita del senno di quell’uomo che aveva amato e che non riconosceva più a causa dell’alcool in cui lui si era rifugiato da quando aveva perso il lavoro.

Quella notte egli fu svegliato dalle urla dei genitori, si era affacciato alla porta della cucina e aveva visto la loro colluttazione vicino alla finestra aperta per il caldo. Poi il volo della madre, nel buio e il suo cuore rotto per sempre.

C’era voluto tutto l’amore dei nonni per riacquistare la tranquillità di un bambino di cinque anni, e anche la preterintenzionalità del gesto e l’incapacità di intendere e volere del padre, avevano permesso all’ispettore Corda di crescere serenamente, come sembrava.

Il rumore della porta lo riportò al presente, Marco era entrato col fascicolo del delitto dicendogli che c’erano delle novità.

“Abbiamo investigato sulla vita privata e il giro dei clienti della prostituta, una donna davvero affascinante. Lo sai che anche il questore ha avuto a che fare con lei per qualche mese? Faceva girare la testa a tutti, Un mix di grande classe e femminilità che le permetteva di far dimenticare la sua professione; quando qualcuno si accompagnava a lei faceva sempre una bella figura in tutte le occasioni mondane. Viveva in un attico lussuoso, frutto del suo guadagno illecito, dove incontrava solo i clienti più affezionati, di solito, invece, preferiva dedicarsi alle cene o viaggi di rappresentanza, la sua compagnia era selezionata e costosa, ma sembrava che ne valesse la pena. Quattro volte alla settimana andava in palestra, di mattina, l’orario delle casalinghe, e aveva fatto amicizia con Ilaria Grua. Ti dice qualcosa questo nome?”

L’ispettore Corda restò impassibile.

“Ilaria non è stata la nuova amica di tua moglie Grazia nell’ultimo anno, prima che scomparisse nel nulla?”

L’ispettore penetrò con lo sguardo gli occhi dell’amico Marco. Lo fissò per un tempo che sembrò interminabile e in cui l’amico pensò che egli stesse ricordando le circostanze della scomparsa della moglie, rinnovando la sensazione di dolore e solitudine che ne era conseguita.

“Stai bene? Certamente ho rinvangato vecchie ferite, ma non potevo non farti riflettere su questo dettaglio”.

L’ispettore Corda rimase ancora un po’ in silenzio, allineò la cartellina al bordo del tavolo, poi parlò.

Serie: Il primo caso dell'ispettore Corda


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Discussioni

  1. bello, mi è piaciuto, per certi tratti mi ha ricordato anche le atmosfere noir di Ellroy, sai, anche lui ha avuto una storia simile, un’ossessione che gli è rimasta a causa dell’omicidio della madre