Le guerre che non voglio 

Più di centonovanta nazioni sulla terra, più di cinquanta guerre si registrano nel 2024. Questo è il frutto delle mie ricerche su vari siti Internet. Ma ora tutti gli occhi sono puntati solo al medio oriente.

Stiamo vivendo ore cruciali.

Israele aspetta l’attacco vendicatore da parte dell’Iran e tutti si chiedono quando questo avverrà. Ma il premier israeliano pensa anche ad un attacco preventivo. La Russia partecipa appoggiando Teheran. Io non sto col fiato sospeso, sto peggio. La mia ansia non regge bene tutte queste notizie. I miei attacchi di panico stanno aumentando, come bombe che esplodono dentro di me. Rimarrà tutto in medio oriente o ci saranno conflitti ancora più gravi?

Gli esperti dicono già di sì. E infatti una base statunitense è stata attaccata dall’Iraq. Quindi, da come la vedo io, troppi paesi sono già coinvolti.

Le frasi del momento: risponderemo all’attacco o ci difenderemo dall’ attacco. Sono la sola a ricordare come sono iniziate la prima e seconda guerra mondiale? C’era meno carne sul fuoco allora.

Io sono una pacifista, la sola vista di un’arma mi fa venire la pelle d’oca.

Spero tanto che le mie preghiere vengano ascoltate: niente guerre in Europa. Ah dimenticavo, ne abbiamo già una da più di due anni, passata di colpo in secondo piano. Chissà cosa starà pensando Zelensky al momento, la sua guerra non è più fotogenica.

Scrivo queste righe nella speranza di provare un po’ di pace interiore. Certo, potrei spegnere la TV,  potrei lasciare il giornale a qualcun altro al bar.

Ma è più forte di me.

Non so quante volte al giorno cerco aggiornamenti sul mio cellulare, forse più volte all’ora. Non voglio la maledetta escalation. Non la voglio minimamente vicina all’Europa e soprattutto non in Italia. Ma l’escalation è questione di ore, al massimo di giorni. Sono le ore più lunghe della mia vita, segnata solo dalla guerra fredda. Non voglio mai leggere la parola escalation legata all’Italia. Vorrei sapere come la pensa la signora Meloni dentro di sé. Vorrei poter entrare nel suo cervello e dirle che una volta tanto l’Italia dovrà rimanere neutrale come l’Egitto.

Ora che ho finito di scrivere mi sento calma, la paura è passata. Sono stranamente tranquilla.

Ma domani è purtroppo un altro giorno.

Avete messo Mi Piace3 apprezzamentiPubblicato in Narrativa

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