Lei è il fuoco
Serie: Desideri
- Episodio 1: Il salone della Signora F.
- Episodio 2: La parola
- Episodio 3: Prima che apra gli occhi
- Episodio 4: La pacca sul sedere
- Episodio 5: Il collare di seta
- Episodio 6: Gelosia
- Episodio 7: Un ultimo tango
- Episodio 8: La lampada di Jasmine
- Episodio 9: La Voce del Desiderio – Lei
- Episodio 10: La Voce del Desiderio – Lui
- Episodio 1: I Feel Good
- Episodio 2: Marisa
- Episodio 3: La speranza di un mondo silenzioso
- Episodio 4: Si può desiderare la pace tra gli uomini?
- Episodio 5: La notte in cui chiedemmo scuse alle stelle. I
- Episodio 6: La notte in cui chiedemmo scuse alle stelle II
- Episodio 7: Lei è il fuoco
STAGIONE 1
STAGIONE 2
La guardo e so già che non avrò scampo. È un incendio che avanza. Potrei correre, salvarmi, ma resto lì, fermo, ad assorbire il calore. Lei muove le labbra. Ogni parola è una sentenza. Non promette amore. Promette fiamme.
La stanza è spoglia. Un letto disfatto, un comodino sbeccato, la lampada che emette una luce malata. Le pareti sembrano respirare con noi, lente, calde, sature. Tutto è provvisorio. Anche noi.
Lei si avvicina. In quel gesto c’è qualcosa di sacro e pericoloso. Il silenzio cambia temperatura. È lei la mia sete, e anche il veleno. La prigione. La fuga. Non riesco a staccarle gli occhi di dosso. Potrei dire che è bella, ma non sarebbe questo. È qualcos’altro. Un vuoto che inghiotte. Un vizio.
«Dimmi cosa vuoi» le chiedo.
Non mi aspetto risposte. Le parole con lei sono sempre insufficienti.
«È già tutto mio.»
Il sorriso che le spunta sulle labbra mi divora. La tocco. La pelle mi brucia sotto le dita, ma non mollo. Ho bisogno di sentire che c’è, che non è solo un sogno malato nato da qualche notte insonne.
Le sfioro il collo. Lei chiude gli occhi. Il respiro si spezza. È acqua che spegne e fuoco che incenerisce nello stesso momento. La stringo, troppo. So che non mi appartiene. Nessuno può averla. Eppure, mi illudo. Cado nella trappola con la volontà di chi vuole soffrire.
Lei si lascia prendere. Ma negli occhi c’è un’ombra, qualcosa che tiene nascosto. Un segreto che non mi darà mai. Non importa quanto mi avvicini. C’è sempre una distanza che non so colmare.
Quando le sue labbra trovano le mie, mi manca l’aria. È desiderio e paura. Ho paura di sparire, di scomparire dentro di lei, di non sapere più chi sono. Ma resto. Resto finché posso. Finché il corpo regge. Ogni bacio è un assalto. Ogni carezza una lama che mi incide.
La porto sul letto. Il suo corpo mi accoglie. Non c’è tenerezza. C’è urgenza. Fame. Lei geme. Non è un suono di piacere. È comando. Io obbedisco. Le mani la percorrono in cerca di un varco, di una resa. Non c’è. Lei è un enigma che si lascia decifrare solo in parte.
Vorrei sentirle urlare il mio nome. Vorrei che mi volesse. Davvero. Che smettesse di nascondersi dietro quella maschera da dea crudele. Ma non succede. Resta sempre un passo oltre.
Ci muoviamo da nemici. Due corpi in guerra. Ogni colpo di bacino è una sfida. Ogni graffio una minaccia. Il sudore si mescola. La pelle si incolla. Siamo confusione, rabbia, passione. Tutto insieme. Io sono il fuoco che la arde. E l’acqua che la soffoca.
A volte penso che mi odi. Altre che mi usi. Ma poi mi guarda. E in quegli occhi leggo un bisogno più antico del mio. Una fame che viene da lontano. Non so se di me o di sé stessa. Ma è lì. Brucia.
Finito l’amore – se di amore si può parlare – lei si gira dall’altra parte e chiude gli occhi. Io resto sveglio. Fisso il soffitto. Ascolto il suo respiro. Cerco un ritmo che mi calmi, che mi tenga vivo ancora un po’.
Ha il profumo della battaglia. Sudore, fumo, sesso e sigarette. Un odore che conosco troppo bene. È la mia maledizione preferita.
Penso che un giorno mi lascerà. Sparirà. Senza un biglietto. Senza una parola. E io resterò lì, a fissare un letto vuoto, chiedendomi se è mai stata reale.
Eppure, la voglio ancora. La voglio sempre. Anche adesso che dorme e sembra un’altra. Più fragile, forse. Più lontana.
All’alba si alza. Nuda. Va alla finestra. L’accende, la sigaretta. Tira una boccata. Il fumo si perde nella luce che entra piano, senza bussare. Lei guarda fuori. Non dice nulla. Io sono lì, dietro di lei, e non esisto più.
La luce la disegna contro il vetro. È bellissima. Ma non è mia. Non lo è mai stata. Non lo sarà mai.
Tutto quello che ho avuto di lei è già perduto. Le ore, le notti, il sangue e le mani. Forse è questo il senso. Sapere che ci si appartiene solo nel momento in cui ci si distrugge.
Mi giro, accendo una sigaretta anch’io. Il fumo mi graffia la gola. In quella stanza c’è ancora l’odore di noi. Ma già sta sbiadendo. Ogni cosa finisce prima di rendersene conto.
Io sono suo. Lei è mia. Ma solo nel momento in cui ci annientiamo.
Tutto il resto è attesa. Silenzio. Maledizione.
Serie: Desideri
- Episodio 1: I Feel Good
- Episodio 2: Marisa
- Episodio 3: La speranza di un mondo silenzioso
- Episodio 4: Si può desiderare la pace tra gli uomini?
- Episodio 5: La notte in cui chiedemmo scuse alle stelle. I
- Episodio 6: La notte in cui chiedemmo scuse alle stelle II
- Episodio 7: Lei è il fuoco
Un racconto intensissimo, pieno di passione e distruzione. Forse mi ha colpito ancora di più perché in certi tratti dello stile mi ci riconosco anch’io.