
L’eredità dei sogni
Serie: Un destino (S)critto male
- Episodio 1: Inciampi del destino
- Episodio 2: Incontri fortuiti
- Episodio 3: Il Patto di Moirania
- Episodio 4: Protagonista involontaria
- Episodio 5: Una vita da prima pagina
- Episodio 6: Dove il tempo si spezza
- Episodio 7: Trame di vita (prima parte)
- Episodio 8: Trame di vita (seconda parte)
- Episodio 9: Duelli di sguardi
- Episodio 10: Deviazioni non previste
- Episodio 1: Qualcosa è cambiato
- Episodio 2: Il prezzo del lieto fine – prima parte
- Episodio 3: Il prezzo del lieto fine – seconda parte
- Episodio 4: Crepe
- Episodio 5: Partecipi dello stesso sogno
- Episodio 6: Il tempio dell’apparenza
- Episodio 7: Incontri e deviazioni
- Episodio 8: Il prezzo della verità – prima parte
- Episodio 9: Il prezzo della verità – seconda parte
- Episodio 10: L’eco della colpa
- Episodio 1: Oltre la soglia
- Episodio 2: La sentenza delle tessitrici
- Episodio 3: Sangue divino
- Episodio 4: Tra caffè e sentenze divine
- Episodio 5: Il peso della verità – Prima parte
- Episodio 6: Il peso della verità – Seconda parte
- Episodio 7: Catene invisibili
- Episodio 8: Rivelazioni sepolte
- Episodio 9: Un amore ribelle
- Episodio 10: L’eredità dei sogni
STAGIONE 1
STAGIONE 2
STAGIONE 3
NELLA PUNTATA PRECEDENTE: ...
Dopo la mia ribellione e il discorso di Hyun-woo, nella sala del trono calò una fragile tregua e, per la prima volta, nei volti dei miei genitori scorsi più esitazione che collera. Morfeo ci chiese di rimanere per qualche giorno. Non so se il suo invito fosse un gesto di pace o solo un modo per guadagnare tempo, ma accettammo: non ero pronta a muovermi senza capire dove ci avrebbe condotto quella svolta.
Il giorno seguente fu lui a condurci fuori dal palazzo, in un giardino che portava il suo marchio inconfondibile. Il luogo che aveva plasmato per la nostra passeggiata sembrava un frammento di campagna inglese, ordinato e sereno, ma intriso di magia: vialetti di ghiaia serpeggiavano tra siepi potate con precisione, un laghetto punteggiato di ninfee occupava il centro, e in fondo al sentiero principale si ergeva un gazebo.
Solo che quelle ninfee si aprivano e si chiudevano come palpebre curiose, e le siepi sussurravano tra loro piegandosi al nostro passaggio. Gli alberi, disposti ai lati del viale, si contorcevano in spirali e si intrecciavano come nastri di seta. Fiori alti come lampioni cambiavano colore a ogni battito di ciglia. I sentieri di ghiaia, invece, sembravano scivolare appena sotto i nostri piedi, come se volessero trattenerci. Un profumo dolce e instabile aleggiava nell’aria: ora sapeva di miele, pochi istanti dopo di pioggia appena caduta.
«Okay, lo ammetto» disse Clara con le mani sui fianchi. «Se adesso spuntasse un coniglio con l’orologio da tasca, non mi sorprenderebbe affatto.»
«Non suggerirgli strane idee» ribattei, indicando con lo sguardo Morfeo che ci precedeva accanto a Hyun-woo.
«Perché Calliope e Clio non sono con noi oggi?»
«Sono tornate a casa» spiegai. «Dovevano aggiornare le altre sugli ultimi sviluppi.»
«Potremmo fare un salto anche noi. Non mi dispiacerebbe rivedere Talia e visitare le vostre fonti sacre…»
Morfeo si voltò appena. «Non trovereste un posto più originale di questo.»
«Non potevo aspettarmi niente di meno dal dio dei sogni» lo punzecchiò Clara. «Si vocifera che abbia talento anche negli affari…»
Colse la provocazione, ma nell’immediato non parve reagire, mentre Hyun-woo si limitò a sorridere. Poi, nell’istante in cui oltrepassò un albero, la sua figura mutò, e al posto di Morfeo rividi Ji-seok nel suo impeccabile abito firmato.
«Ho assunto quest’identità per proteggere Hyun-woo e tenere d’occhio lei» disse, schiarendosi la voce.
Clara rimase a bocca aperta, poi scoppiò a ridere. «Quindi Eros aveva ragione. Eri davvero tu!»
«Beh, complimenti» aggiunsi con tono scocciato. «Questo si chiama controllo ossessivo.»
«Sorveglianza» corresse lui, glaciale.
Negli occhi scuri non c’era traccia di ironia: solo il riflesso gelido del controllo.
«Paranoia divina» mormorai, incrociando le braccia.
Camminammo fino al gazebo. I glicini che cadevano ai suoi lati come cascate viola sembravano respirare. Morfeo ci invitò a sederci attorno a un tavolo di marmo. Né il profumo dei fiori sospeso nell’aria, né la leggerezza surreale del luogo riuscivano a mascherare la gravità del momento.
«Le Moire non si fermeranno» disse, fissandoci uno a uno. «Se vuoi sopravvivere, devi trovare il modo di affrontarle. I trucchetti non servono più» concluse, inchiodando gli occhi su di me.
«E tu non puoi fermarle?» domandai.
«Potrei, se ti trattenessi qui. Ma so già che alla prima occasione scapperesti via, offrendo loro l’occasione perfetta.»
«Non credevo che quelle arpie fossero tanto forti» commentò Clara.
Morfeo scosse il capo, poi rivolse uno sguardo a Hyun-woo. «Sono le custodi del destino. Una fila il filo, l’altra lo misura, la terza lo recide. Nulla nasce o muore senza il loro tocco. Persino gli dèi si inchinano davanti a questo ciclo. Un ordine che è sempre esistito.»
Hyun-woo lo fissò serio. «E allora come ha fatto Moirania a intrecciare un nuovo destino?»
Morfeo abbassò lo sguardo. «Non lo so. A questa domanda può rispondere solo l’oracolo di Apollo. Parlerò con lui: sono certo che la sua sacerdotessa ti concederà udienza.»
«Veniamo anche noi» disse Clara, scattando in piedi. Poi si voltò verso Hyun-woo, che rispose con un cenno d’assenso.
Morfeo non si curò di loro: tutta la sua attenzione era rivolta verso di me. «Atena ti considera una minaccia all’ordine cosmico. Di sicuro sa qualcosa che noi ignoriamo. Andrò a parlare con lei, anche se non mi aspetto indulgenza.»
Il silenzio che seguì fu rotto solo dallo stormire degli alberi a spirale.
***
La sera prima della partenza, Morfeo mi convocò nello stesso gazebo. Osservava il cielo con le mani strette dietro la schiena. Un cielo immobile, sospeso tra il rosso e l’oro del tramonto. Si voltò solo quando percepì la mia presenza, e con un gesto mi invitò a sedermi. Sul tavolo c’era una piccola scatola di cristallo. La spinse verso di me.
«Non è un’arma» disse. «Ma ti servirà più di una spada.»
All’interno si trovava un pendente d’argento intrecciato in una spirale sottile, come se un unico filo fosse stato avvolto su se stesso fino a creare un vortice perfetto. Al centro brillava una pietra opalescente, che mutava colore come i fiori del giardino.
«È stato forgiato nella dimensione dei sogni» spiegò Morfeo. «Ti proteggerà dalla maledizione delle Moire. Potrai usare i tuoi poteri senza rischiare di perdere te stessa.»
«Perché ora?» chiesi. Lo guardai negli occhi.
«Mi avete fatto capire che mi sbagliavo e… non sono più certo di poterti difendere. Ma questo…» La sua voce si fece più morbida, quasi un sussurro. «È un legame, non solo con i sogni, ma con me. Finché indosserai questo gioiello, non sarai sola.»
Per un istante non trovai le parole. Poi agganciai il pendente al collo. La pietra si illuminò appena, e nel petto sentii una calma che non provavo da tempo.
«Grazie» sussurrai.
«Non ringraziarmi. È anche un monito, Moirania: ti ricorderà che sei fatta di sogni. E i sogni… non possono vivere senza conseguenze.»
Il vento si sollevò, facendo tremare i glicini. Per la prima volta, ebbi la sensazione che non fosse il dio dei sogni a parlare, ma mio padre.
Continua...
Serie: Un destino (S)critto male
- Episodio 1: Oltre la soglia
- Episodio 2: La sentenza delle tessitrici
- Episodio 3: Sangue divino
- Episodio 4: Tra caffè e sentenze divine
- Episodio 5: Il peso della verità – Prima parte
- Episodio 6: Il peso della verità – Seconda parte
- Episodio 7: Catene invisibili
- Episodio 8: Rivelazioni sepolte
- Episodio 9: Un amore ribelle
- Episodio 10: L’eredità dei sogni
Il vento si sollevò, facendo tremare i glicini. La frase incriminata.
È tutto altamente poetico, la descrizione dell’ambiente è piene di armonia, dolcezza e pathos. Nella frase “Il vento si sollevò, facendo tremare i glicini” ho avvertito una certa dissonanza non a te imputabile. È colpa della lingua italiana, di quel “gli” di glicine che per chissà quale motivo pronunciamo con la “g” dura di gluteo, non sarebbe più dolce un “gli” di un battito di ciglia? Prova a rileggere la frase con la diversa pronuncia e vedrai che suona meglio, che meravi’gli’a. Anche per oggi ho detto la mia, se ti disturba glissa via, fai finta che io non ci sia. CiaoTiziana.
Scherzi? Mi hai dato una dritta preziosa. Grazie per essere passato e per il tempo che mi hai dedicato.
“Okay, lo ammetto» disse Clara con le mani sui fianchi. «Se adesso spuntasse un coniglio con l’orologio da tasca, non mi sorprenderebbe affatto”: ecco, appunto 😅
🤣🤣 Morfeo la sa lunga….
“Quelle ninfee si aprivano e si chiudevano come palpebre curiose, e le siepi sussurravano tra loro piegandosi al nostro passaggio” : adoro queste immagini tipo Alice nel paese delle meraviglie ❤️❤️❤️
❤️❤️❤️
Riesci ogni volta a condurre in una dimensione parallela, quasi onirica, mantenendo sempre con lucidità il bandolo di una matassa sempre più intricata
Grazie Gabriele, troppo gentile ☺️
Meritato Tiziana
Descrizioni pazzesche! Non solo del giardino incantato, ma anche degli sguardi dei protagonisti, dei loro cenni e atteggiamenti.
La storia, a mio parere, continua a reggersi molto bene su una trama complessa, ma che va srotolandosi. Mi aspetto un colpo di scena.
p.s. il finale è proprio bello 🙂
Ciao Cristiana, per fortuna abbiamo il limite di mille parole per episodio, mi perderei nelle descrizioni di scenari e personaggi. Grazie, sempre gentilissima 💖
“È anche un monito, Moirania: ti ricorderà che sei fatta di sogni. E i sogni… non possono vivere senza conseguenze.”
❤️
“«Okay, lo ammetto» disse Clara con le mani sui fianchi. «Se adesso spuntasse un coniglio con l’orologio da tasca, non mi sorprenderebbe affatto.»”
😂 bello!
Quanto mi piace questo Morfeo❤️
❤
Bellissima la riflessione sui sogni e sulla speranza data dall’amuleto. Inizio a capire perchè Moirania crede nell’amore al punto di voler cambiar destini. Ha ereditato la capacità di sognare dal padre 🤭
Anche lei, in fin dei conti e fatta della stessa “materia dei sogni”. Grazie per la lettura
Questa storia trasuda qualità da ogni lato la si guardi.
Infinitamente grazie!
«Non è un’arma» disse. «Ma ti servirà più di una spada.»
Mi piace molto l’ idea dell’amuleto. Non ci avrei scommesso, però, escogitare qualcosa che ci permetta di sperare che non tutto é perduto -immergendomi in questa storia e quasi credendoci – mi conforta.
La speranza è il vero motore della vita. Non può mancare in una storia in cui si parla di destini cambiati e sfide contro il sistema.😉❤️
Onirico e vivido: il giardino “respira”, le ninfee-palpebre e gli alberi a spirale restano negli occhi. Bella la dinamica di controllo/tenerezza tra Morfeo e la protagonista, sigillata dal pendente. Le Moire alzano la posta. Voglio l’udienza con l’oracolo subito.
Ciao Lino, è un piacere ritrovarti. Ci sto lavorando🤓. Nella prossima stagione incontreremo alcune personalità di spicco dell’antica Grecia e mi sto documentando. Spero che il prodotto finale ti piaccia. Alla prossima ☺️
«Non ringraziarmi. È anche un monito, Moirania: ti ricorderà che sei fatta di sogni. E i sogni… non possono vivere senza conseguenze.» Ma quanto è bella questa frase? 😍 Sarebbe da evidenziare tutto il dialogo con Morfeo, ma ho scelto questa perché, anche al di fuori della storia, lascia un segno.
Grazie Mille!
Ciao Tiziana, sono sempre bellissime ed evocative le descrizioni dell’ambiente, dove ogni dettaglio è al posto giusto e contribuisce a creare l’atmosfera. Il dialogo con Morfeo è molto intenso, mi ha emozionato, soprattutto sul finale e ha alimentato tantissimo la mia curiosità.
Fino a dove arriva il potere di Moirania? Spero tantissimo che Atena conceda delle risposte.
Tantissimi complimenti come sempre!
Ciao Melania, non smetterò mai di ringraziarti per i bellissimi commenti che lasci ogni volta. La prossima stagione dovrebbe concludere la storia e ho iniziato a sistemare gli appunti e a rileggere la bozza di alcuni dialoghi. Inizialmente avevo pensato a un ruolo marginale per Atena, ma mi sono resa conto che sta venendo fuori un personaggio con una personalità più articolata che non mi dispiace. Darà voce alle ragioni delle Moire, ma devo ancora stabilire il suo ruolo nello scontro finale. Mi hanno prestato alcuni testi di Luciano De Crescenzo e prima del climax vorrei leggerli per carpire qualche suggestione interessante. Ci mettere un po’ a pubblicare il prossimo episodio, spero di ritrovarti.❤❤
Bello il dialogo tra padre e figlia e bello come descrivi il giardino: per un attimo ho sentito il profumo dei fiori e della terra bagnata. Poi, pensavo che Morfeo non può essere contrario all’amore di Clara e Hyun-woo. Come dio dei sogni, ha potere anche sull’amore, che è esso stesso un sogno. Brava, Tiziana👏👏❤️
Hai colto nel segno. Morfeo è il dio dei sogni, Moirania è sua figlia, equazione perfetta!!
Grazie per essere passata ❤
Mi complimento per la lucidità con cui intrecci le maglie della trama
Ciao Gabriele, sei molto gentile 🙏