
LO STRAPPO
Quando il cielo è sfilacciato da nuvole, l’azzurro sembra strapparsi e mangiucchiarsi fette di cuore.
“Perché il cuore è a fette?” Potrebbe obiettarmi qualcuno.
“Certo che lo è!” non esiterei a rispondere, perché di cuori a fette ne ho visti tanti, e ho anche osservato i cuori cono sciogliersi come un gelato nel bel mezzo di un dolore lancinante.
Se, ad esempio, i cuori fossero troppo statici e compatti, non avrebbero smagliature, né strappi ma sarebbe come se la vita non li attraversasse.
La verità è che la vita è lo strappo e le fette le crea a suo piacimento ogni volta che incide nel profondo.
Lo strappo è necessario! Senza, non saremmo vivi, ma amebe avulse da passioni ed emozioni.
Lo strappo degli strappi è quando veniamo al mondo e tutto ci appare volatile, dopo aver nuotato nel liquido amniotico per molti mesi. È il primo appuntamento con l’amore che immette nel mondo: da allora siamo e ci riconosceranno. Vuoi mettere i diritti alla felicità? Li rivendichiamo sin da subito dopo il primo pianto.
Qui entriamo in una sfera più alta e comincia la lotta con il tempo. Secondo strappo: trovare un nostro ritmo!
Il tempo ha fretta e noi pure, prometeici cerchiamo di togliergli il primato ma, come il bucato, ci piace asciugarci al sole, ché troppa competizione ci distrugge e ci fa entrare in crisi.
Ad un certo punto ci trasformiamo: camaleonti che si mimetizzano o crisalidi che rompono il bozzolo? Altro dilemma!
Terzo strappo: incontrarsi! Ci affanniamo a dare amore, poi ci dimentichiamo della cosa più importante: amarsi!
Chi siamo? Come siamo? Riusciamo a stare ancora a galla come quando eravamo nella pancia della nostra mamma?
Dobbiamo darci tregua, dobbiamo fare pace con i difetti che notiamo prima dei pregi e ripetere più volte a noi stessi: “Ehi, tu, non sei affatto male!”
Funziona, certo che funziona! Il viso si distende, le rughe si attenuano, il petto si gonfia, l’autostima sale, un ultimo sguardo e ci si sente quasi pronti a fare la differenza.
Quarto strappo: distinguersi! Essere straordinari con semplicità e in tutta franchezza, innamorandosi di ogni bizzarria. Riparte di qua il discordo della felicità: se io posso riuscirci, perché non puoi provarci anche tu? Un contagio di ottimismo e buone intenzioni.
E tra tutte le fette del cuore quella della speranza ci sta, ci sta sempre!
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Ciao 🙂
Mi è piaciuto molto qst scritto…. le immagini che usi per raffigurare le emozioni sono molto particolari
Grazie mille!
Molto toccante e vera questa tua teoria dello strappo. Mi ci sono ritrovata. Bella la tua scrittura, fluida ed essenziale. Molto brava
Ciao Angela, mi piace e mi intriga questa idea che la vita sia una serie di strappi. Nei momenti in cui vedi ‘strappi’ io cerco sempre di vedere anche momenti di ‘fusione’, e probabilmente le due cose non sono in contrapposizione, anzi! Grazie di questa condivisione.
Certo che non sono in contrapposizione ma sequenziali. Grazie per la tua attenzione!