Luci e tremolio
Serie: Tempo; affreschi
- Episodio 1: Luci e tremolio
- Episodio 2: Dipingere l’incolore
- Episodio 3: Aprile
- Episodio 4: Borges, i bravi uomini e il non appartenerci
STAGIONE 1
«Questa è decisamente un’idea del cazzo» sbraita Omar, sbuffando fumo acre dal naso; nervosamente, continua a rigirare tra le dita giallastre una sigaretta tutta stropicciata.
«Ma se ti dico di no, sarà no, eh? Per una benedetta volta dammi retta! Fidati del boss – gli risponde Mauro, in maniera concitata, quasi mangiandosi le parole per la foga – e poi lo sai benissimo anche tu che ho ragione! Un’occasione così non ci ricapita più!»
Taciturno, assorto dalle volute impalpabili che sfiorano il naso di Omar e ascendono verso il blu abissale della volta celeste, i miei pensieri sono rivolti all’istantaneo e all’infinito; come corone di stelle tremanti, raggi di luce diffranti dalla gelida atmosfera invernale, spire di madreperla si aggrappano all’arazzo impressionistico del cielo notturno, quasi fossero consapevoli del destino tremendo che le attende, terrorizzate di precipitare in un vuoto antico, senza nome, impietoso ed estraneo; il loro destino è già segnato, le attende l’irreversibile oblio.
«È deciso: lo faremo, e lo faremo stanotte. Tutti in macchina, subito!»
La voce di Mauro mi riporta alla realtà. Anche Omar sembra essersi convinto, poiché lo vedo annuire con la testa un paio di volte, con decisione: sta esprimendo la sua approvazione, avendo cura di farsi vedere da Mauro. Non fa quasi in tempo a finire, che Omar si volta verso di me e cambia improvvisamente atteggiamento. Con una vena di disprezzo, storcendo le labbra e il naso, mi intima di muovermi:
«Facciamo in fretta gente! Non abbiamo tutta la notte!»
E mentre mi esorta ad essere quanto più rapido possibile, lo vedo armeggiare con le chiavi dell’auto e dirigersi verso la vettura, per prendere il posto del guidatore.
«Ci siamo – penso, mentre raggiungo il gruppo – Non si torna più indietro.»
Mi congedo dall’orizzonte punteggiato di stelle con una tranquillità che mi sorprende. Mentre prendo posto su uno dei sedili posteriori, mi resta il tempo per farti una promessa solenne: ci rivedremo, te lo giuro; e se dovessi fallire, svaniremo nel nulla, tu ed io e l’universo intero. E sarà come non fosse mai esistito niente, né l’attimo indivisibile, né l’interminabile eternità.
Serie: Tempo; affreschi
- Episodio 1: Luci e tremolio
- Episodio 2: Dipingere l’incolore
- Episodio 3: Aprile
- Episodio 4: Borges, i bravi uomini e il non appartenerci
Sono molto curiosa del proseguimento.
Ciao Marco,
complimenti per il tuo primo brano, l’inizio di una nuova serie.
Sono molto curioso di vedere come procederà la storia
Ciao Marco. Ho apprezzato molto questo racconto che dà vita ad una vera e propria serie. Breve e asciutto, eppure c’è dentro tutto l’universo a cui il protagonista si rivolge.
Ti ringrazio! 🙂