L’ultimo sono io

Ciao sono Antonio, ho 17 anni e l’ultimo sono io! A dire il vero mi sembra strano esserlo. Ho una famiglia, tanti amici, diverse passioni …eppure sono così fottutamente solo! L’ho un pò sempre pensato in realtà, fin da quando ero bambino, ma solo negli ultimi mesi ne ho preso piena consapevolezza. Avete presente quando mescolate un cucchiaino di olio in un bicchiere d’acqua? Bene…La mia famiglia, i miei amici, le persone per la strada, voi tutti, siete l’acqua…invece io, io sono quelle poche gocce di olio che non riescono ad unificarsi al resto. Infatti tutti i miei amici, se così posso definirli, mi hanno sempre preso in giro perché non sono mai stato molto portato per lo sport…perché non mi sono mai vestito alla moda…perché ho sempre avuto qualche buco in più sulla mia cintura. A casa dopotutto, la situazione non mi è mai parsa diversa da questa…sono sempre stato quello diverso, quello che infangava il buon nome della famiglia. Così ho iniziato a guardare allo specchio un mostro: un mostro che non si ama, che ha poca fiducia, che ha poca autostima, un mostro acido, senza cuore, con un sorriso spento e degli occhi vuoti, un mostro geloso della società poiché consapevole che non potrà mai diventare qualcuno. Il problema è che questo pensiero si insinua nella testa e il suo ticchettio scava, scava sempre più in fondo, mandando in frantumi le mie poche certezze rimaste. Ma d’altronde questo a voi non importa. Non vi importa se io stia bene. Non vi importano le mie emozioni. Non vi importano le lacrime che verso sul cuscino ogni sera. Non vi importano i tagli sul mio braccio. Non vi importa l’umiliazione che provo quotidianamente. L’importante è dimostrare di essere sempre migliori di me! Pensavo che la cosa peggiore nella vita fosse restare solo. No, mi sbagliavo, non lo è. Vi posso assicurare che la cosa peggiore nella vita è quella di finire con persone che ti fanno sentire solo. Alle volte mi piace immaginare la vita, il mondo come un grande puzzle. Con i pezzi piccoli piccoli come formiche e colorati come una farfalla. Solamente che non riesco mai a trovare la mia posizione in questo grande complesso armonico. Dovunque mi collochi, e come se mi sentissi sbagliato, fuori luogo. Per questo mi domando…”Dev’ essere possibile nuotare nell’oceano di chi ami senza affogare? Dev’ essere possibile nuotare senza diventare acqua tu stesso? Ma io continuo a ingoiare quella che credevo aria. Continuo a trovare pietre legate ai miei piedi.”

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