
Mama Goja
Serie: Streghe in pensione
- Episodio 1: Mama Goja
STAGIONE 1
Per la natura stessa della loro arte, le streghe sono sempre state portatrici di chiacchiere, pettegolezzi e curiositร , ma una strega che vive in una palude vale doppio agli occhi superstiziosi della semplice gente delle Pianure Mott.
In questa prolifica regione, le cittร vivono in una costante competizione di prestigio ed i cittadini sono disposti ad indebitarsi pur di potersi accaparrare un buon drago o unโinfestazione di folletti, per poi sbatterli in faccia ai propri vicini alla prima occasione! Le raritร in possesso dalle cittร della pianura sono orgoglio e timore dei propri abitanti e, soprattutto, sono reliquie il cui possesso riveste grande importanza nei grandi banchetti, ai galร , ai tavoli delle trattative ed anche a quelli di guerra. Eโ universalmente riconosciuto tra i paesi della pianura che la rocca infestata dei Dorkville valga molto piรน del pozzo senza fondo di Rapknut, e che il draghetto bofonchiante delle Moklands abbia maggior valore del ritratto ridente di Bott ma circa lo stesso dei tre grandi gatti del Mago Boff del terzo piano che terrorrizzano la cittร di Valnir.
Mama Goja era quel tipo di strega nella palude che sarebbe stata meritevole della piรน lunga e sanguinosa faida tra qualunque cittร volesse accaparrarsi il privilegio di un tale cittadino, se solo qualcuno avesse mai avuto il coraggio di pretendere lโannessione dellโaspra e selvaggia palude nei propri territori.
Lโalba giunse pigra quel giorno e, nonostante non avesse una gran comprensione dei calendari, era evidente lโinflusso astrologico del lunedรฌ mattina sulla sua prestazione. La luce colpรฌ stancamente le tende arancioni della sola camera da letto di tutta la palude. I suoni che annunciavano lโarrivo del giorno erano un crescendo vitale e disordinato di gracidii, ronzii e dellโoccasionale inseguimento tra prede e predatori che portano avanti il grande e mutevole ciclo della vita. Un unico abitante deteneva il privilegio del silenzio intorno al suo sonno, ed in quel momento la pace regnava nei pressi della sola casa di tutto lโacquitrino.
Su una poltrona un tempo rossa, un feroce russare faceva tremare un paio di guance pendenti ed una gola tronfia e ripiegata come quella di un vecchio rospo pasciuto. Lโorigine era la sola persona che aveva non solo lโardire, ma anche il piacere di abitare in quella palude, ed era da molti considerata una grande strega. Grandissima a dire il vero, in tutti i sensi del termine. Lโanziana donnaย dormiva sonoramente, occupando per intero lโenorme poltrona che si affacciava alla rozza finestra della casa. Prima di insediarsi nel vecchio e stagnante pantano che gli abitanti della regione chiamavano Grande Palude del Sud, le sue storie erano state raccontate di villaggio in villaggio, disperdendosi ai quattro venti come polline a primavera. Nei racconti narrati e distorti di bocca in bocca aveva assunto molti aspetti, tantissimi ruoli ed altrettanti nomi.
Ad essere precisi, il nome completo della strega sarebbe stato Goja Estalia, Matrona del Circolo del Crepuscolo, Prima strega della Grande Palude del Sud, Saggia consigliera dei capitribรน dei Nomadi delle Zanne, Colei che sconfisse LโOrangodrago, Divoratrice del Banchetto-che-prima-si-riteneva-fosse-infinito-ma-ora-รจ-stato-dimostrato-non-esserlo-abbastanza. Ma lei era una donna pratica e dalla sopportazione di soffione al vento, perciรฒ la gente si limitava a chiamarla Mama Goja.
Sulla sua leggendaria pancia, riposava lโunico essere di tutta la palude in grado di poter convivere nella stessa stanza in cui lei russava: tranquillo dentro ad un bitorzoluto vaso di terracotta stava un enorme esemplare diโฆ diโฆ di un esemplare vegetale sufficiente vorace da non aver ricevuto una nomenclatura vera e propria.
Non che appartenesse ad una specie mai incontrata fino ad ora, piรน e piรน volte anche, ma gli esploratori non avevano mai avuto modo di comunicare la scoperta ai loro colleghi: nessuno aveva avuto modo di raccontare lโesistenza di piante carnivore grandi abbastanza da poter inghiottire un buon cane da caccia in un boccone, composte da diverse file circolari di foglie dentate in grado di chiudersi sulla gamba di un ignaro passante per mangiarlo in pochi minuti ed animate da uno spirito di amicizia degno del piรน misantropo abitante dei Picchi Solitari (noti, per chi non ne avesse mai sentito parlare, per avere dei pessimi rapporti di vicinato: ogni abitante ha casa su un diverso picco della catena montuosa, ma non perderร mai occasione di litigare con il vicino a 4 leghe di distanza per aver fatto crepitare il suo caminetto troppo rumorosamente la notte precedente). Questo esemplare, tuttavia, aveva un nome: Rammi. Gli fu dato dalla strega dopo averlo in un certo senso adottato, a seguito della sventurata idea della pianta di avvolgere il suo morso sul piede vecchio e calloso della strega. Il risultato fu di essere sdradicata e trascinata fino alla casa dal passo implacabile che Mama Goja รจ solita tenere quando sovrappensiero. Da allora le due convivono pacificamente in una civile e reciproca astensione dellโuna dal provare a mangiare lโaltra.
La luce calda dellโalba passava dalle tende consumate per infiltrarsi tra le palpebre di Mama Goja, annunciando la nuova giornata. Fu un lavoro lungo e debilitante, ma il successo fu sancito dal terminare del terribile russare ed annunciato da uno sbadiglio proveniente dal piรน profondo angolo dellโenorme pancia della vecchia fattucchiera.
La strega si svegliรฒ.
Serie: Streghe in pensione
- Episodio 1: Mama Goja
Io adoro le streghe. Bellissimo primo episodio. Non vedo l ora di leggere i seguiti. Inoltre l ironia รจ preziosa mia compagna. E qui ce n’รจ molta. Complimenti.
Ti ringrazio! Anch’io amo il tema delle streghe per la loro vicinanza al fantasy piรน folcloristico e per la loro flessibilitร nell’essere potenzialmente divertenti, grottesche e spaventose!