
Mortara
In un piccolo paese di campagna, c’è un podere a fianco di una stradina, zappato da un vecchio contadino.
“Porca Ciabatta! Di questo passo, cenerò domani.”
“Scarpone schifoso! Quanto è grande questo campo?”
“Mannaggia al Mocassino! Giuro sul mio occhio mancato che…”
Mentre riaggiustava le proprie mani sull’utensile, si sentì toccare la spalla.
“Scusi, cos è tutto questo casino?”
“Ah, stavo urlando? Mi dispiace agente, cercherò di abbassare la voce. “
“Le persone che passavano di qui, non si sono lamentate solo del casino.”
“Sono di brutto aspetto ma non credo possa dare fastidio a qualcuno.”
“Non faccia lo spiritoso, le sue imprecazioni sono state sottolineate come vergognose e blasfeme.”
“Vergognose? Non me ne vergogno mica.”
“Continua a fare lo spiritoso, signor?”
” Roberto Mortara.”
“Signor Mortara, l’articolo 981 della nostra costituzione dice espressamente che qualsiasi imprecazione di stampo blasfemo è punita con una sanzione da 30 a 90 denari.”
“Sul serio !? Ho ‘imprecato’ in questo modo per anni e nessuno mi ha mai detto niente!”
“Forse i miei precedenti colleghi hanno sorvolato un’po’ troppo, ma io! Enrico Seggi, agente di polizia, non posso sorvolare su queste cose.”
“Non può sorvolare? Perché non è nato aereo di linea come i suoi colleghi?”
“Visto che è così tanto pieno di spirito che ne dice di questo: 90 denari da pagare in centrale entro questa settimana! E ora ? Dove è finito il suo spirito? Eh!? Arrivederci!”
Interrompendo bruscamente la conversazione, l’agente si allontana dal contadino che rimettendo le mani sul suo attrezzo, ricominciò a lavorare, più innervosito ma anche più silenzioso di prima.
“Oggigiorno non si può più dire nulla.”
“Brutto bastardo, 90 denari, dovrò adattarmi a fumare meno sigarette per un po’.”
“Vabbè, è inutile piangere sul latte versato, finisco di lavorare e dopo mi riposo un po’.”
Dopo aver finito di lavorare, il contadino prese il suo utensile che purtroppo scivolò dalle sue mani, cadendo in maniera pesante sul suo piede .
“PORCA BOMBETTA! Che male!”
“Porca miseria, spero che nessuno abbia sentito, però credo sia poco probabile trovare qualcuno che crede in…”
Non si sa come, una ragazza aveva sentito quello che il contadino aveva urlato, andandogli incontro.
“Scusi, come si permette ad urlare queste cose?!”
“Mi suona familiare.”
“Tu chi sei? Che cosa vuoi da me ?”
“Quello che ha detto è stato molto offensivo.”
“Non ho mica offeso te.”
“Fa pure lo spiritoso?”
“Non è mica illegale.”
“Scherzare no ma la blasfemia, invece, è punita con una multa da 30 a 90 denari.”
“Non ci sono più aerei di linea al giorno d’oggi.”
“Come?”
“Niente, quindi cosa vuoi concludere con ciò?”
“Andrò dalla polizia.”
“Vai vai, vediamo che dicono, io sto qua e non mi muovo.”
Pentendosi di quello che ha detto, vede la ragazza andare verso il centro cittadino, alla stazione di polizia.
“Porcaccia la suola della ciabatta, con quel’ agente, altro che poche sigarette, andrò in astinenza.”
Dopo un po’ vide, sorpreso, la ragazza di prima, giù di morale, senza alcun agente al seguito ,ritornare da lui.
“Ehi ragazzina! Che succede?! Dove sono gli agenti?”
“Non mi hanno dato retta.”
“In che senso?”
“Sorridendo, mi hanno detto che per loro non è blasfemia, non la riconoscono come tale. “
Il contadino scoppio in una risata, subito soffocata, per lasciar spazio ad una rabbia che fece emergere tutte le vene già varicose di loro.
“Andiamo ragazzina!”
“Dove?”
“Come dove!? Da quel aereo di linea mancato!”
“Aereo di linea?”
“Lascia perdere, andiamo.”
Il contadino, anche se curvo e acciaccato, arrivò speditamente insieme alla ragazza nella stazione di polizia.
“Buon giorno cosa posso fare per… ma lei è quel vecchio nel campo…Mortara giusto? È venuto a pagare la sua multa?”
“Neanche per sogno.”
“Neanche per sogno? Cosi raddoppierà.“
Rivolgendosi alla ragazza il vecchio chiese.
“È lui vero?”
“Si.”
“Allora che è venuto a fare se non è venuto a pagare la multa?”
“Pretendo che lei ritiri la mia multa.”
l’Agente scoppiò in una risata profonda.
“Ritirare la sua muta?! Ormai la vecchiaia ha fatto il suo corso vedo, perché mai dovrei farlo?”
“Questa ragazzina è venuta a denunciarmi per blasfemia e voi non avete accettato, solo perché era diversa dal solito.”
“E anche se fosse ?”
“Se questa denuncia non è stata accettata, le altre non hanno alcun motivo per essere accettate, perché se lei rispetta a metà una legge non la rispetta affatto e se i suoi precedenti colleghi erano aerei di linea, lei è un treno merci!!”
“Come si permette ad alzare la voce davanti a un pubblico ufficiale?! Questo non è tollerabile! Forse dovrei andare oltre le multe nei suoi confronti.”
L’agente cominciò ad alzarsi dalla sedia in qui era seduto, quando si alzò completamente, la ragazza che assisteva in silenzio, intervenne.
“L’abuso di ufficio è un reato ancora peggiore!”
“Abuso di ufficio?! Ragazzina non ti….”
“Quello che ha appena detto sembra proprio descrivere una cosa del genere, ma anche se non prendiamo in causa questa esclamazione, la sola indifferenza verso un reato minore, concentrandosi solo sulla parte che le sta più cara, possa interessare ad un giudice in tribunale.”
“Stai scherzando vero?”
“Vuole correre il rischio oppure far rispettare la legge , senza eccezioni?”
Il contadino guardò orgoglioso l’agente ,ma realizzando meglio il discorso, strabuzzo gli occhi e guardò, con un sorriso nevrotico, la ragazza.
“Ragazzina quindi dovrei far pagare il doppio al signor Mortara?”
Il contadino sudò molto freddo.
“No, essendo che ha nominato una sola blasfemia in mia presenza, penso che 30 denari bastino come contravvenzione.”
“Sono comunque 120 denari per il signor Mortara, non credo che a lui vada be….”
Roberto Mortara guardò l’agente con sguardo sconsolato ma sicuro.
“Accetto, ma solo se viene messo per iscritto che questa blasfemia era diversa dalle altre. “
L’agente, sconcertato e confuso, alla fine annui e fece una seconda contravvenzione al Signor Mortara.
“Essendo che ormai non puoi nasconderti più nell’anonimato, ragazzina dimmi il tuo nome , metterò a verbale che sei stata testimone contro il signor Mortara.”
“Va bene, Beatrice Rossi.”
“Apposto, abbiamo finito questo teatrino, signor Mortara lei deve pagare in centrale 120 denari entro questa settimana, arrivederci.”
Roberto Mortara e Beatrice Rossi escono dalla centrale, il contadino ormai rassegnato , si avviò in silenzio verso casa, la ragazza lo accompagnò.
“La ringrazio molto per quello che ha fatto per me.”
“Non ringraziarmi, non l’ho fatto per te.”
“E perché lo ha fatto?”
“Per due motivi:
Primo: ho visto un occasione per risparmiare 90 denari e ho provato a realizzarla ma , a causa di qualcuno, è andata in fumo.
Secondo: unico motivo per cui ho accettato , per via di una mia convinzione personale.”
“E, se posso, qual è questa ‘convinzione personale’?”
“Lo stato è l’unione dei singoli cittadini, quei cittadini che si sono messi al servizio di esso devono lasciare le proprie idee per il bene collettivo, se lo stato è marcio tocca ai suoi servitori rimediare ma se essi stessi sono marci , i singoli cittadini devono rimediare, incalzandoli e combattendoli per il bene dello stato, questo è il motivo.”
La ragazza, colpita dalla risposta, rimase in silenzio vicino al contadino , accompagnandolo fino al suo campo.
Arrivato al suo campo, il contadino si allontanò senza proferire parola.
La ragazza, però, gli andò in contro di nuovo.
“Grazie.”
“Ti ho detto che…”
“So cosa mi ha detto ed è per questo che le dico grazie.”
Il contadino se ne andò di nuovo, facendo un cenno di saluto alla ragazza.
Lei, sorridendo, lo salutò ,avviandosi verso casa.
Avete messo Mi Piace2 apprezzamentiPubblicato in Narrativa
Ironico e significativo questo racconto apparentemente d’ altri tempi, che contiene il messaggio di uno Stato ideale, forse utopistico.
Grazie mille del commento, sono affezionato a questa visione, rara , di come le persone si approcciano sia allo stato che agli altri. Grazie ancora
è una satira pungente e ben riuscita di una certa igiene del linguaggio, oggi imperante nella forma del “politicamente corretto”, che si dimostra assai severa con chi dice mezza parola sbagliata su una qualsiasi minoranza mentre appare molto più tollerante nei confronti dei veri potenti.
Mi piace molto questa tua visione, onestamente non ci avevo pensato ma mi piace molto, Grazie del commento