
Nuovi compagni?
Serie: La luna che risplende nella notte
- Episodio 1: Il riflesso nel suo sguardo
- Episodio 2: Pensieri superflui
- Episodio 3: Incontri
- Episodio 4: Il ritorno dei ribelli
- Episodio 5: Nemici o alleati
- Episodio 6: Dubbi
- Episodio 7: Intrusi
- Episodio 8: Alla ricerca di risposte
- Episodio 9: Tradimento
- Episodio 10: La principessa abbandonata
- Episodio 1: Il Profeta dell’Amore
- Episodio 2: Gli sguardi che ti incatenano
- Episodio 3: Cambiamenti
- Episodio 4: Dietro un sorriso
- Episodio 5: Nuovi compagni?
STAGIONE 1
STAGIONE 2
A volte capitava che Selina si svegliasse nel cuore della notte e come sempre la prima immagine su cui il suo sguardo si poggiava era quella del Principe Ereditario addormentato sulla poltrona. E come quasi fosse diventato un rito, ogni volta si alzava e gli metteva una coperta, per poi ricoricarsi a letto. Ogni mattina, quando si risvegliava, la poltrona era vuota e lei rimaneva a fissarla per qualche minuto chiedendosi se quell’immagine fosse stata solo il frammento di un sogno.
Era confusa dalle azioni di Lantis, non capiva quali fossero le sue intenzioni, ma era consapevole che le sue visite avevano consolidato la sua posizione di Principessa Consorte ed era anche grazie a ciò che il personale del suo palazzo aveva iniziato a rispettarla.
I due per lo più parlavano di argomenti frivoli, senza mai accennare al Primo Ministro, ai Briganti Rossi e agli eventi passati.
L’incidente e la morte di Lily vennero archiviati rapidamente: la conclusione fu che i Briganti Rossi avevano attentato alla vita della Principessa Consorte, catturati e giustiziati.
Selina non rimase nemmeno stupita della cosa, una spia che aveva non solo servito la famiglia Welmart, ma che era entrata a Palazzo grazie alla Regina Felicia… Il ricordo di Lily era una minaccia sia per suo padre che per la famiglia reale.
Nessuno si chiese dove fosse finito il ribelle ferito, solo Lantis cercò di indagare per conto suo, ma senza successo.
Selina non disse una parola su Lukas, aveva paura che se fosse stato catturato non sarebbe riuscita ad avere nessuna delle risposte che stava cercando, ma soprattutto voleva condannarlo lei stessa alla ghigliottina.
Non le era mai piaciuto, ma in un modo contorto si fidava di lui e di quel legame speciale che aveva con Eugene; il pensiero che potesse essere lui stesso l’assassino del suo amato fratello era qualcosa che la tormentava incessantemente.
“Porgo i miei saluti a Vostra Maestà, la Regina.”
“Principessa, vi stavo aspettando.”
Inaspettatamente le due avevano passato molto tempo assieme nell’ultimo periodo, Felicia sembrava favorire la sua nuova figlia e spesso la convocava nelle sue stanze.
“Ho deciso di lasciarvi completa libertà nella gestione del vostro Palazzo, questo comprende anche il personale, ovviamente.”
“Vostra Maestà, come potrei? Sarebbe un affronto alla Vostra autorità”
“Principessa Consorte, non siete forse voi la futura regina di questo regno? È il momento che vi rendiate conto della vostra posizione…” poggiò la sua tazzina da tè e con sguardo serio continuò “sinceramente trovo sciocco da parte vostra non far affidamento sul Primo Ministro e il fatto che non vi siano ancora notizie di un erede mi fa pensare che il rapporto con mio figlio non sia così roseo come vogliate far credere…”
Selina rimase senza parole, era risaputo che la Regina fosse una persona riservata e che non amasse esporsi; il suo disinteresse verso il potere fu tale che la sua stessa famiglia, i Lester, si ritirarono dalla scena politica poco dopo la sua incoronazione.
Per quanto fosse la donna col più alto rango del regno, una regina senza erede, amore del re e appoggio di una famiglia potente non veniva nemmeno considerata dai nobili.
Felicia Lester si tenne sempre distante dalla politica non perché fosse inavvicinabile o protetta da qualcuno, ma perché veniva vista come uno strumento inutile.
Le sue parole, però, erano una prova del fatto che nonostante nessuno facesse attenzione alla Regina, lei osservava tutti, come un predatore che pazientemente aspetta che la preda cada nella sua trappola.
Ma quali erano le sue reali intenzioni?
Dopo quella conversazione Selina si diresse immediatamente nel Palazzo del Principe Ereditario.
“È raro che veniate voi qui, a cosa devo l’onore?” Chiese Lantis compiaciuto.
“Vostra Altezza, vi prego di darmi il permesso di portar via sir Randal con me”
Il povero cavaliere sentì lo sguardo gelido del principe e con occhi disperati fece cenno di non sapere nulla su quella situazione.
“Quindi siete venuta qui per Randal… capisco…” continuò con un sorriso forzato “e potrei sapere il motivo?”
“Vorrei che mi aiutasse a reclutare alcuni cavalieri come mie guardie.”
Lantis era a conoscenza della situazione del personale del Palazzo della Principessa Consorte, diede il permesso e i due lasciarono le stanze.
“Vi avrei aiutata io stesso se me l’aveste chiesto…” bisbigliò tra sé e sé una volta solo.
I soldati che non erano stati ancora assegnati ad una postazione precisa spesso fungevano da supporto e passavano la maggior parte del tempo libero nel campo di addestramento.
“Durante l’ultima investitura alcuni giovani provenienti dalle famiglie più nobili hanno ricevuto il loro titolo, penso che questi potrebbero fare al caso Vostro…” spiegò Randal.
Selina si guardò attorno e presto la sua attenzione venne catturata da un uomo sulla quarantina che si allenava da solo.
“Chi è quello? Il capitano di qualche squadrone?”
“Ah quello… È un soldato che non ha ancora ricevuto il suo titolo.”
“A quell’età? Eppure da quel che vedo mi sembra che sia più che qualificato”
“Vostra Altezza, vi conviene non averci nulla a che fare con quello. La sua famiglia è andata in rovina e ormai il suo titolo nobiliare è solo di facciata” intervenne un cavaliere “a tal proposito, mi presento, sono il terzo figlio del Ministro Paulan, è un onore fare la Vostra conoscenza.”
Selina lo ignorò e si avvicinò all’uomo solitario.
Un fisico imponente, pieno di cicatrici, dei capelli grigi arruffati e una barba disordinata.
“Saluti alla Principessa Consorte” si inginocchiò lui.
“Alzate lo sguardo.”
La sua espressione pareva quella di una persona che aveva perso tutto, ma i suoi occhi spenti trapelarono un odio vivo quando incrociarono quelli della ragazza.
“Qual è il tuo nome?”
“Jacob…Deret”
“Vostra Altezza, è meglio che ritorniate nelle vostre stanze, il sole sta calando” interruppe Randal.
“Jacob, d’ora in poi il tuo posto sarà nel mio Palazzo” disse Selina prima di allontanarsi.
L’uomo chinò il capo senza proferire alcuna parola.
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- Episodio 1: Il Profeta dell’Amore
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- Episodio 3: Cambiamenti
- Episodio 4: Dietro un sorriso
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