
Olga
Esce poco la sera, Gianni, non รจ abituato alla vita mondana e la confusione lo infastidisce non poco.
Ma si sente solo e vorrebbe fare qualcosa, affrontare con un poโ piรน di serenitร la sua condizione. Decide di aprire lโarmadio, colmo di vestiti acquistati nel tempo per unโoccasione che non si รจ mai presentata. Prende una camicia azzurra decisamente giovanile, un paio di pantaloni eleganti ma non troppo e li indossa.
Ha finalmente deciso di uscire e provare a vedere cosa cโรจ lร fuori, in quel mondo per lui misterioso che ora ha deciso di esplorare.
Un poโ di profumo e una lucidata alle scarpe sono sufficienti per completare la preparazione a questa nuova avventura. Solitario ma sicuro delle sue azioni, Gianni prende la macchina e si dirige verso un locale di cui ha sempre sentito parlare, un luogo di ritrovo per persone in cerca di qualcuno con cui scambiare due chiacchiere, un sorriso e un poโ di serenitร davanti a un drink.
Parcheggia la macchina ed entra.
Si siede al primo tavolo libero rimanendo a pensare per qualche istante. Poi si volta con lโintenzione di ordinare qualcosa e il suo sguardo incrocia quello di una donna, seduta vicino al bancone, dallโaspetto molto fine.
Lo stava osservando da un poโ, ma lui non se ne era accorto. I due si guardano per qualche minuto, poi Gianni torna a immergersi nei suoi pensieri.
Qualcosa, improvvisamente, lo scuote. La donna, silenziosamente, si รจ avvicinata al suo tavolo e lo accarezza. Lui non รจ abituato e le domanda sbigottito ยซChi sei? A cosa devo questa carezza?ยป. Lei non risponde, ma con un gesto fa cenno di seguirla.
Gianni non รจ convinto, ma al tempo stesso pensa sia la serata giusta per vincere la solitudine e la segue.
Il locale ha un piano superiore, raggiungibile attraverso una piccola scala nascosta sul retro. La donna sale e Gianni la segue. Raggiungono un minuscolo pianerottolo su cui si affaccia una stanzetta.
Lโuomo nota che sulla porta cโรจ una targhetta con un nome โOlgaโ. Chiede chi sia Olga, a chi appartenga quella stanza, ma la donna non risponde, solo un cenno con il dito indice sulle labbra ad intimare, ma con delicatezza, di fare silenzio.
I due entrano nella stanza e la porta si chiude dietro di loro. Rimane solo il silenzio, rotto improvvisamente da un urlo, da una voce maschile sofferente. Eโ quella di Gianni, che giace sul pavimento colpito al cuore da uno stiletto. La donna รจ sulla soglia della porta. Lo sguardo รจ un misto di amore e compassione, si avvicina e sussurra allโuomo ยซil cuore non va mai lasciato solo, altrimenti soffreโฆlo capisci?ยป.
Gianni la guarda, mentre la vista si appanna.
La donna, il cui sorriso rassicurante รจ diventato qualcosa di sinistro, si alza e si allontana lasciando lโuomo, per terra, esanime.
Avete messo Mi Piace1 apprezzamentiPubblicato in Narrativa
Ciao Rossano, io ho dato un’interpretazione differente al racconto (rispetto ai commenti sotto). Non so, ho la sensazione che il tema di fondo sia la paura di soffrire per amore: puรฒ uccidere, tradire, รจ difficile fidarsi e lasciarsi andare in esso. Ho visto Olga piรน come un simbolo che una persona in carne ed ossa
Ciao Micol. Olga puรฒ essere entrambe le cose, senza ombra di dubbio. E se, comunque, fosse un serial killer in libertร ?
Povero Gianni, la solitudine gli ha tirato proprio un bello scherzo… Ma chi รจ Olga? Un’ entitร malefica? Un demone a cui piace uccidere? Credo anch’ io che una serie ci starebbe bene. Piaciuto!
Grazie! Olga รจ una serial killer di cuori solitari. La solitudine รจ il suo movente. E’ ancora in libertร , da qualche parte…
Ciao Rossano, mi sono identificato col personaggio, con la sua voglia di conoscere gente nonostante la timidezza, e la conclusione mi ha spiazzato piacevolmente… ne farai una serie? Io ci penserei se fossi al tuo posto, Olga potrebbe mietere altre vittime…
CIao Antonino. Grazie per aver letto la piccola storia di Gianni e l’incrocio del suo destino con la temibile Olga. In effetti potrebbe essere interessante l’idea di creare una serie con il ritorno di Olga e i suoi delitti…ti ringrazio anche di questo. Ci penserรฒ seriamente…